-buona fortuna per domani Brian!- Erika sventolò la mano per salutare il suo nuovo amico, mostrandogli un caldo sorriso che avrebbe potuto sciogliere anche il ghiaccio.
-a domani!- ricambiò il saluto e cominciò ad allontanarsi in direzione del bosco.
Erika entrò in casa, dove l'aspettava un buon odore di pane fatto in casa, appena sfornato.
-mamma! Ti sei data alla cucina?- scherzò mentre faceva capolino con la testa in cucina.
-a quanto pare...- sorrise la donna spostando i capelli castani che non erano raccolti nello chignon.
-però, dev'essere buono il pane ha un ottimo odore!-
-spero sia venuto bene... Vai a lavarti le mani, così apparecchi, tra poco arriva tuo padre.-
-arrivo!- la ragazza salita le scale, si diresse in bagno ed in poche semplici mosse raccolse la chioma in una coda di cavallo.
-sono a casa!- urlò il padre dall'ingresso.
-eccoti finalmente! Com'è andata?- chiese affacciandosi dalla cucina.
-bene, Erika mi ha trovato un aiutante!- rispose mentre saliva in camera a cambiarsi.
-davvero? Come si chiama?-
-Brian Thomas, è il ragazzo che si è trasferito qui.- rispose Erika per lui.
-ah, perché non lo inviti a cena, visto che già vi conoscete?-
-mamma, neanche ci conosciamo, l'ho solo aiutato ad orientarsi e trovare lavoro!- sbuffó la ragazza posizionando i piatti sul tavolo in legno.
-hai sedici anni e ancora non ti decidi a portarmi a casa un nuoro!- scherzò la donna togliendo la leccarda piena di pane dal forno.
-MAMMA SMETTILA!- la rimproverò la figlia, con le guance bordeaux.
-infatti deve avere almeno diciotto anni!- sbraitò il padre entrando nella stanza.
-sempre i soliti...- sbuffó.
-che poi, lascia in pace quel povero ragazzo, ha già i suoi problemi, molto più importanti di una fidanzata!- Erika posò l'ultima forchetta su di un tovagliolo.
-che problemi ha?- chiese l'uomo inarcando un sopracciglio.
-ho promesso di non dirlo a nessuno!- disse la giovane ragazza mimando l'azione di chiudere un zip sulle labbra carnose.
-mh... Allora siete un po' amici, lui ti ha confidato un segreto!- ghignò compiaciuta sua madre- e non fare come se non si fosse sentito che ti ha salutato dicendo "a domani"!-
-oh Gesù, chi me l'ha fatto fare!!- Erika alzò gli occhi al cielo.
-ah, visto che è vero?- rise vittoriosa. -e dimmi... È bello almeno?-
-o Dio, prima se l'è chiesto Marilyn ora tu! Ma lasciatelo in pace!!-
-mai!- continuò ad esultare sotto gli sguardi accigliati della figlia e del marito.
Sembrava una ragazzina e a Erika piaceva vederla felice, perché anche se i genitori glielo tenevano nascosto lei sapeva che sua madre soffriva di cancro.
Bisognava ammettere che Brian era bello ma non era affatto interessata, le piaceva cominciare a vederlo solo come un amico.
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Bad Liar {Hoodie}
FanfictionErika Herbert, 16 anni, è una ragazza normale, con una vita normale. Ma cosa succederà se un giorno tutta la monotona tranquillità del suo paesino viene rimpiazzata dall'arrivo di uno strano sconosciuto, un estraneo pieno di misteri ed un passato pi...