Erika puntò i palmi a terra, rendendosi conto che l'aria non entrava più nei suoi polmoni. Poggiò la fronte a terra, continuando a tossire ininterrottamente. Un suono acuto le trapassò la testa, costringendola a premere le mani contro le tempie, nella speranza di reprimerlo.
La maschera era ancora sul suo viso, ma non le impedì di vedere un uomo alto in smoking; i suoi arti erano esageratamente lunghi e magri, mentre il viso non era nulla di umano: privo di tratti somatici, solo una bianca e spessa pelle.
Stando alla presenza di lui l'unica cosa che poteva sentire era la paura, che le inondava il cuore, la mente e le vene.
In quel momento la ragazza pensò di non essere sola nella casa; girò la testa nella direzione in cui doveva esserci Brian, con molto sforzo.
Il ragazzo era piegato in posizione fetale, tossendo in modo atroce. Dopo poco smise improvvisamente di tossire e si alzò in posizione eretta. Prese il passamontagna nero, dalla tasca della felpa e lo indossò con tutta calma.
Intanto Erika continuava a contorcersi in preda alla tosse.
Sentì nella testa una presenza opprimente farsi spazio, cercando di sovrastare la sua volontà; più lei combatteva più il dolore aumentava.
Piano piano si lasciò andare alla volontà del mostro, non potendo sopportare oltre.
Tuttavia il mostro svanì, così come era venuto se ne andò.
Non appena la ragazza sentì la presenza abbandonarla, alzò la maschera e prese una generosa boccata d'aria. Il cuore riprese a batterle regolarmente così come il respiro.
Brian, evidentemente, non era stato lasciato libero. Si avvicinò ad Erika con passo rigido.
-ci rivediamo Erika.- disse chinandosi sulla ragazza ancora seduta a terra.
Lei istintivamente indietreggiò a tentoni, fino ad appiattirsi contro il muro in legno.
-s-stammi lontano!!- urlò, lasciando che una solitaria lacrima le solcasse il viso pallido e smunto.
Di nuovo sentì l'adrenalina rimpiazzarle il sangue, sentirsi carica abbastanza da affrontare un esercito ma senza averne il coraggio. Ancora una volta vide la sua vita scorrerle davanti, come un treno alla stazione, come l'acqua in una cascata.
Afferrò un'asse di legno posata proprio accanto alla sua mano e la lanciò in direzione dell'individuo. Lo colpì in pieno viso, lasciandolo leggermente intontito. Colse la palla al balzo, scivolando di lato. Si diresse alla porta che spalancò bruscamente, cominciando a correre nel bosco.
I rami più bassi le accarezzavano la chioma legnosa, mentre lei ansimava per la fatica della corsa.
Continuando a correre per altri cinque minuti si rese conto che doveva fermarsi di prepotenza, la sua scarsa resistenza le impediva di continuare. Si appoggiò con la schiena al tronco muschioso di una vecchia quercia, lasciandosi in seguito scivolare sulle foglie. Se prima lo scricchiolio delle foglie secche la rilassava, ora le sembravano tante urla e lamenti sovrapposti, pensando a quello a cui avevano assistito in silenzio.
Respirò pesantemente un paio di volte, con le palpebre serrate. Nonostante l'età, quando era spaventata riprendeva a credere di non potere essere vista se teneva gli occhi chiusi.
Aprì di scatto gli occhi alzandosi in piedi, dopo aver sentito degli scricchiolii provenire da poco lontano.
-Erika!- con tono cantilenante, Brian la chiamava- non serve a nulla nasconderti, vieni fuori!! Non voglio farti niente!-
Il respiro tornò irregolare e l'adrenalina si era ormai affezionata alle vene della ragazza, che fino a poco prima si sentiva tremendamente stanca e abbattuta.
-dai, non ho voglia di giocare a nascondino, tanto sai che vinco io!!- intanto lui era sempre più vicino.
Erika cominciò a correre nella direzione opposta alla sua; il rumore delle suole che premevano con insistenza sul terreno ricoperto di fogliame attirò la sua attenzione.
Prese a correrle dietro, riuscendo ad arrivare proprio alle sue spalle.
Poi, all'improvviso e senza un apparente motivo, si fermò lasciando che la ragazza continuasse ad avanzare spaventata, come una preda inseguita dal predatore.
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Bad Liar {Hoodie}
FanfictionErika Herbert, 16 anni, è una ragazza normale, con una vita normale. Ma cosa succederà se un giorno tutta la monotona tranquillità del suo paesino viene rimpiazzata dall'arrivo di uno strano sconosciuto, un estraneo pieno di misteri ed un passato pi...