Mi misi a sorseggiare un caffè caldo vicino la finestra della camera. Il sole della domenica ha sempre qualcosa di diverso, sembra essere più giallo e intenso. Due forti braccia mi strinsero da dietro e mi poggiò il mento sulla spalla pungendomi leggermente con i peli della barba.
La giornata era ancora lunga ma provavo già sconforto pensando che domani saremmo dovuti ritornare in città"Perchè non rimaniamo qui per sempre?" dissi guardando dei raggi di sole che illuminavano il prato bagnato
"Sarebbe bello, ma abbiamo degli eventi in cui eclissare il resto degli invitati" rise piano, non sapevo quali erano i piani a New York ma non me ne sarei preoccupata fino all'indomani.
"Ho una sorpresa per te che ho invitato oggi a pranzo" mi fece girare verso di lui e lo guardai confusa.
"L'unica cosa di cui hai da preoccuparti ora è di farti una bella doccia, guarda come sei ridotta" scherzò e con un dito mi indicò i capelli in disordine e il reggiseno mezzo storto. Lo spinsi nel bagno con me e tra baci e guerre col sapone impiegammo più di un'ora per lavarci.
Ordinammo grandi porzioni di cibo da un ristorante lì vicino che fortunatamente consegnò una decina di minuti prima che arrivassero gli ospiti di Zayn. Il campanello suonò e il moro si fiondò ad aprire. Da dietro la porta comparì un ragazzo alto quanto lui, con i capelli di un castano chiaro come gli occhi, indossava una semplice maglia ed un jeans."Liam" urlò mentre si abbracciavano e ricordai che era un suo vecchio amico di scuola. Successivamente entrò una ragazza coi capelli rossi e le lentiggini sul viso, era più bassa di lui ma comunque riusciva a superarmi di qualche centimetro. Aveva le braccia tese lungo il vestito rosso a pois che indossava finchè non la porse a Zayn per presentarsi mentre io facevo lo stesso con Liam.
Dopo esserci conosciuti tutti andammo a tavola iniziando a mangiare."Allora, come va nell'azienda di tuo padre?" chiese Zayn al suo amico
"Tutto bene, si è appena esteso a New York dove dovrò dirigere io, però ora che te l'ho detto non comprare anche le mie azioni" risero
"Quindi tra poco ti trasferirai anche tu in città" intervenii guardandolo
"Si, io e Madison andremo a vivere in un appartamento nostro finalmente" sorrise alla sua ragazza
"Potremo riunire il gruppo: io, tu e Niall già viviamo nella stessa città. Hai avuto notizie di Louis?" potevo sentire la felicità nel suo tono al solo pensiero di ripoter stare con i suoi amici
"Louis non si mai trasferito da New York, semplicemente sparisce per lungo tempo per scrivere i suoi racconti"
Continuarono a parlare per diverso tempo, mentre io e Madison intervenivamo raramente poichè eravamo in imbarazzo.Quando si fece sera, cenammo nuovamente insieme e giocammo a qualche videogioco a coppie. Iniziammo a parlare sempre più tutti e quattro, scoprendo quanto ci stessimo simpatici, non notammo nemmeno l'ora finchè Liam guardò l'orologio sul polso di Zayn notando che fossero le 2am.
Se ne andarono e rimanemmo solo noi due a dedicarci al rifacimento delle valigie e alle coccole.
Il giorno dopo il caso volle che finissimo tutti e quattro sullo stesso volo, ma avevamo posti molto distanti, riuscimmo a scambiare qualche parola solo al bar dell'aeroporto e mentre eravamo in fila per farci controllare le carte d'imbarco.Atterrati a New York li perdemmo di vista e decidemmo di tornare all'albergo. Non lo vedevo da soli tre giorni ma mi sembrava di mancare da anni.
"Siete tornati dalla vostra vacanza" Alyssa ci accolse con uno smagliante sorriso.
La definivo una vacanza solo perchè mi ero rilassata come non mai con lui, ma ugualmente avrei voluto più tempo."Dammi due minuti e poi inizierai a martellarmi con tutti gli impegni che ho arretrati" disse ridendo Zayn
"Comincio con i compiti della signorina Diana, allora" mi sorrise. Non capivo perchè si ostinasse ad avere quel modo così formale davanti a lui nonostante le avesse detto più volte di essere più sciolta sul lavoro.
"Tra tre giorni ci sarà una festa per l'inaugurazione dell'azienda Payne e siete stati invitati - mi fece subito piacere sapere che Liam voleva che partecipassimo al suo evento - . Già sai cosa fare" disse riferendosi agli abiti
"Allora sarà meglio che mi metta subito a lavoro" diedi un bacio a Zayn lasciandoli per un attimo sconvolti. Solitamente non eravamo così espansivi in pubblico poichè doveva essere solo una finzione il nostro rapporto, ma fu un gesto che feci d'istinto. Subito dopo il moro mi sorrise dandomene un altro per poi lasciarmi andare all'ascensore.
Lasciai la valigia in un punto qualsiasi della stanza e subito tirai fuori i fogli e il materiale di cui avevo bisogno. Il poco spazio sulla scrivania mi rendeva sempre più difficile lavorare, ma era l'unico posto in cui avrei potuto avere la mia privacy.Quando iniziavo a mettere la matita sul foglio non pensavo ad altro, ero così concentrata a farli venire bene che dimenticavo di mangiare o di riposare, infatti erano le 9 di sera quando mi finirono tutte le idee che avevo.
Zayn si presentò con due cartoni di pizza enormi e dopo aver cenato guardò i miei disegni."Mi stupisce sempre la tua creatività" li analizzò attentamente fino a scegliere un completo verde pistacchio.
"Domani hai da fare?" mi chiese guardando ancora i disegni.
"Devo solo portare i modelli dalla sarta, perchè?" mi incuriosii
"Ti devo mostrare una cosa" disse vago, posando i fogli.
Gettai i cartoni della pizza e tornai a stendermi sul materasso seguita da lui."Vuoi che ti lasci riposare?" mi prese una mano baciandola
"In realtà vorrei che tu rimanessi qui" confessai guardandolo.
"Oppure potremmo fare una cosa" il suo sorrisetto malizioso mi incuriosì.
"Invece di rimanere qui, saliamo da me e portiamo quella valigia con noi" si alzò e si avvicinò alla borsa ancora non disfatta."Mi stai chiedendo di lasciare dei vestiti da te?" chiesi sorridendo come non mai. A piccoli passi ci stavamo spingendo sempre più verso qualcosa di serio ed importante.
Facemmo come propose e passammo la notte intera a parlare nella sua camera di tutte le cattiverie fatte ai prof durante gli anni scolastici.
Mi mostrò anche qualche foto di lui da bambino e mi addolcii immaginandolo all'età di 4 o 5 anni che scarabocchiava sui muri di casa."Sei mai stato innamorato?" gli chiesi
"Una volta, ma non andò bene. Dopo sei mesi di relazione lei dovette partire e non l'ho mai più rivista" disse tranquillo.
"Non sei mai andato a cercarla?" ero leggermente invidiosa che quella ragazza lo avesse fatto innamorare in così poco tempo.
"No, suo padre era un tipo difficile. Non c'è un solo padre che mi apprezzi" si riferì agli scorsi giorni è ridemmo.
L'orologio segnava le 5:57am quando iniziammo a chiudere gli occhi lentamente.
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The stylist • Zayn Malik
FanfictionPer salvare Zayn Malik dalle ennesime malelingue, Diana Wingold, la sua stylist, dovrà fingere di avere una relazione con lui. Come andrà a finire?