Capitolo 1

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Suona la sveglia.
Oggi è sabato e non ho lezioni, ma devo andare comunque da Alex.

Mi alzo e vado a fare colazione, ovvero con un bicchiere di latte e biscotti.
Poi vado in camera e prendo una felpa nera con i miei soliti skinny jeans.

Vado in bagno e mi lavo, vesto, trucco e faccio i capelli.
Non mi va di tenerli sciolti, così faccio una semplice coda alta.

Esco da casa e mi dirigo verso l'ospedale, luogo che in questi ultimi due anni mi ha tenuto compagnia(cosa ovviamente non voluta).

Metto le cuffie nelle orecchie e parte "hold on" di Chord Overstreet.

Loving and fighting
Accusing, denying
I can't imagine a world with you gone
The joy and the chaos, the demons we're made of
I'd be so lost if you left me alone

Già.. Senza di lui sarei persa.

Hold on, I still want you
Come back, I still need you
Let me take your hand, I'll make it right
I swear to love you all my life
Hold on, I still need you

Resisti piccolo... Ti prego..

Mi scende una lacrima ma l'asciugo subito.
Io devo essere forte.

Finalmente o sfortunatamente(dipende dai punti di vista) sono davanti al luogo da me più odiato.

Altre lacrime minacciano di uscire, ma io prontamente le ricaccio indietro.

Non posso mostrarmi debole, non lo sono... O almeno cerco di non esserlo, ma è davvero difficile.

Entro e vengo subito colpita dal tipico odore da ospedale.
Tutto ciò che vedo non mi è nuovo: medici e infermieri che vanno da una stanza all'altra, signori che aspettano l'orario di visite per andare dai propri cari, donne con il pancione che aspettano per dare alla luce una piccola creatura e persone che piangono per una brutta notizia.

Dovrei dire di essere abituata ormai a vedere sempre le stesse cose, ma mentirei, perché la verità è che io non riesco ad abituarmi e ad accettare tutto ciò.

Vado al sesto piano...
Il piano dei bambini.
Mi incammino nel lungo corridoio colorato, anche se ormai io non lo riesco a vedere realmente, i colori.

Vedo in lontananza Luke e mia mamma.. Sorridere?
Vado velocemente da loro e "perché sorridete?" chiedo.

"Guarda tu stessa." dice mia mamma.
Mi avvicino alla stanza e vedo il mio fratellino ridere.

Wow, sono mesi che non lo vedevo ridere così tanto.
Mi avvicino di più e vedo una persona vestita da pagliaccio seduta vicino ad Alex.

Per essere una parrucca, quei capelli rossi sembrano veri.

Mi giro verso Luke e mia mamma e li trovo proprio come me: commossi.
"Posso entrare?" chiedo, guardando i due nella stanza.
"Si, ma non disturbare." dice mia mamma.

Ovviamente prima di entrare mi metto la solita mascherina che serve, non tanto per proteggere me, ma per proteggere Alex, che non ha difese immunitarie.

Entro piano e subito Alex e il pagliaccio si girano verso di me.
"Ehm, scusate se interrompo, ma volevo salutarti Alex." dico sedendomi sul suo letto, vicino al pagliaccio.

"Ciao Ally, ti presento Michael il pagliaccio ahahah." dice il mio fratellino continuando a ridere.

La sua risata riaccende nel mio petto una sensazione di calore e felicità.

"Ehm, piacere, sono Michael." dice il pagliaccio porgendomi la mano.
"Piacere, Allyson, ma puoi chiamarmi Ally." dico stringendola.

Nonostante stia seduto, capisco dalle sue lunghe gambe che è molto più alto di me.. Beh tutti sono molto più alti di me.

Pur essendo gemella di Luke, che è alto 1,90, io sono "alta" 1,65.. E ho 18 anni.

Tornando al ragazzo, vedo dalle sue braccia scoperte dei tatuaggi neri che fanno contrasto con il colore così pallido della sua pelle.
Poi lo guardo in faccia e vedo che ha gli occhi chiari, ma a causa del trucco non riesco a decifrarne il colore.

"Allora io vado." dico alzandomi.
"No no, ora dovrei andare io e puoi restare." dice il ragazzo prendendomi il polso.

Lui subito mi lascia, imbarazzato e guarda Alex, che adesso è tornato triste.
"Devi proprio andare?" chiede mio fratello.
"Si, mi aspettano altri bambini, ma facciamo così.
Domani è domenica e in teoria non dovrei venire, ma farò un eccezione solo per te, okay?" dice accarezzando una guancia di Alex teneramente.

Subito il sorriso di mio fratello si illumina, e insieme al suo anche il mio.

Vederlo così, rende felice anche me.

Lui annuisce e il ragazzo gli dà un bacio volante.
Poi guarda me e mi sorride, imbarazzato.

E se ne va.

Entrano subito Luke e mia mamma, ma io esco e corro in cerca di Michael e vedo che sta per entrare in una stanza.

"Michael, aspetta." urlo e alcuni infermieri e persone mi guardano male.
"Dimmi." dice una volta che gli sono vicina.

"Domani verrai davvero? Non potrei sopportare di vedere Alex ancora triste.
Grazie a te ride di nuovo, e credimi se ti dico che non lo faceva da tanto tempo." dico tutto d'un fiato.

"Certo che verrò, una promessa è una promessa." dice lui sorridendo, mettendo una mano sul cuore.

Rido per il gesto un po' infantile e "grazie" dico.
"Grazie per aver fatto ridere di nuovo mio fratello." continuo.
"È il mio lavoro." dice facendomi l'occhiolino.

"Ora devo andare, mi stanno aspettando altri bambini." continua lui.
"Okay, a domani?" chiedo.
"A domani." dice, per poi entrare in una stanza con l'intenzione di dare gioia a un altro bambino e a un'altra famiglia.

Oggi doppio aggiornamento perché sono buona LMAO

Btw, spero vi piaccia
Io personalmente l'adoro HAHAHAH ma vabbè, ciò che penso io non centra nada.

Baci:3
Marika

My hope ||Michael Clifford Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora