𝐶ℎ𝑖 𝑠𝑒𝑖?

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Che giornata difficile quella di ieri, sono rimasta al computer a guardare alcuni video delle battaglie che gli Avengers hanno affrontato, in una di queste c'era quella a Sokovia che mi ha sconvolto davvero perché sono stati davvero fortunati a portare in salvo tutte quelle persone, a sopravvivere e sopra tutto molto coraggiosi.
Ho visto alcune foto del capitano Steve Rogers quando era in guerra ,al suo fianco combatteva il sergente Barnes uno dei migliori soldati e anche il suo migliore amico.

Non so come qualche anno fa hanno scoperto che non fosse morto ma in realtà era vivo, però sembrava cambiato e penso che ancora ci stiano lavorando per far sì che torni come una volta quindi non è un lavoro così semplice, forse per questo Tony non me ne ha parlato e anche perché non conosco bene nessuno di loro per pretendere delle spiegazioni.
Vabbè adesso mi aspetta un altra giornata, prima ho ricevuto una chiamata da uno sconosciuto ma non ho risposto perché non mi fido di chi chiama in anonimo potrebbero infastidirmi al punto di rompere il mio telefono in mille pezzi.

Mentre sono in macchina rifletto sulle parole di Nathan, mi aveva detto che era un assassino senza scrupoli..
Non voglio che pensi ci tenga sul serio a lui, non ho mai provato un sentimento d'affetto per nessuno tanto meno per un uomo che non conosco nemmeno.

"Visione buongiorno."

"Signorina Smith che piacere, il signor Stark non c'è ma se vuole può aspettarlo nella sala qui vicino."

"Oh si certo, aspetterò."

Sono passati 20 minuti e di Tony nessuna traccia, decido di girovagare in questa sala che sembra essere dall'aspetto il suo ufficio.
Trovo varie cose ma nessuna di tanto interessante o che potesse darmi nuove informazioni, un vero peccato e uno spreco di tempo.

"Chi sei?"

Cazzo mi hanno scoperta o? Mi giro subito per vedere di chi si tratta e quando capisco chi è quasi non ci credo, è appoggiato allo stipite della porta che mi guarda in modo sospetto.

"Oh io.. sono una che sta facendo il tirocinio per conto di.-"

"Si non m'interessa, vorrei sapere perché stavi frugando tra le sue cose."

Oddio mio, e adesso? Non posso inventare sul momento delle scuse decenti per poter sembrare innocente.

"Mi era caduto il bracciale in mezzo a questi fogli."

Non ho un bracciale in realtà, che pessima scusa Megan.

"Sono Megan comunque."

"Bucky, penso di averti già vista qui l'altro giorno o sbaglio?"

"Si mi hai spinto per sbaglio.. credo."

Ride, ha un sorriso fuori dal comune che mi trasmette serenità e calma.

"In realtà sei tu quella che mi è arrivata addosso perché eri al telefono, non preoccuparti non c'è l'avevo con te.." Che voleva dire?

"Perché cosa era successo? Se posso saperlo.."'

"Non ne parlo con nessuno se non con Steve quindi non sei tenuta a saperlo."

"Ma.. senti nessuno mi tratta in questo modo! Cioè ti rendi conto che prima fai il gentile e adesso mi tratti come una sconosciuta?"

"Perché chi sei esattamente? Non ci siamo mai visti e ci stiamo scambiando giusto due parole o sbaglio?."

Sono abbastanza delusa dalle sue parole, non devo restarci poi così male per colpa sua.

"Hai ragione, non so perché io ti abbia chiesto qualcosa di così privato sinceramente.."
Esco dalla stanza andando verso il bagno e mi chiudo a chiave, perché mi sento così triste?
Perché ci sono rimasta talmente male che mi viene voglia di piangere?

Svegliati Megan nemmeno vi conoscete, non puoi sentirti in colpa per qualcosa che non hai fatto.


Sento improvvisamente bussare alla porta e non ho intenzione di rispondere, bussano ancora insistentemente.
Ma chi diavolo è?

"Ei sono ancora io."
È Bucky, adesso qui non sono l'unica ad avere dei sensi di colpa.

"Che c'è?"

"Non volevo dire tutto quello che ho detto, davvero mi dispiace è che sono così nervoso in questi giorni che a volte non riesco a controllarmi.."

Tiro un sospiro di sollievo e apro la porta, averlo così vicino è quasi piacevole.

"Dispiace anche a me, in realtà mi sento in colpa per essere quasi sempre ficcanaso."

"Non centri tu sono io che sono stato scortese, ricominciamo da capo va bene?"

Sorrido i e lo guardoper qualche secondo, i suoi occhi sono sinceri e non assomigliano a quelli di un assassino.

"Signorina Smith."
Tony ci coglie di sorpresa guardandoci completamente confuso, sorpasso Bucky per andare verso di lui.

"Che cosa fai fuori dalla tua stanza Bucky?"

"Prendo un po' d'aria, sai mi sento bene oggi."

"Ne sono felice, adesso riposati ancora un po' va bene?

Sorrido dolcemente a Bucky e lo guardo andare via fino a quando non lo vedo più lungo il corridoio.

"Scusami per il ritardo ma ho avuto dei problemi con la mia fidanzata Pepper, diciamo che stiamo organizzando il nostro matrimonio e quindi.-"

Lo fermo prima che potesse dire altro rassicurandolo che non doveva darmi nessuna spiegazione.

"Torniamo a te, domani incontrerai Nick Fury perché ho messo una buona parola per far sì che questo lavoro sia tuo."

"Davvero?"

Sono ormai dentro, devo comportarmi al meglio per non deludere ne Cortez che mi dava la grana per andare avanti e Tony, non so perché ma sento che da domani le cose cambieranno radicalmente.

𝐓𝐨𝐱𝐢𝐜 || 𝐁𝐮𝐜𝐤𝐲 𝐁𝐚𝐫𝐧𝐞𝐬 IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora