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Ignorai Harry per il resto della giornata e il giorno successivo. Lui continuava a domandarmi cosa mi fosse preso ma io non lo degnavo di una risposta.
"MALFOY? Ma cos'hai? Cosa è successo?" Disse innervosito.
Io dissi con tono seccato un rigido "niente" sempre senza rivolgergli lo sguardo.
"Bhe non mi sembra proprio, ho fatto io qualcosa di male? Perchè ti comporti così tutto d'un tratto?" Si fermò aspettandosi una mia risposta che, ovviamente, non arrivò.
"Va bene, ho capito... pensavo che finalmente fossi cambiato, ma ovviamente non è così. Avevano ragione Hermione e Ron... non cambierai mai. E io che mi ero illuso che finalmente stessimo diventando amici" si fermò e sospirò facendo un sorriso che mostrava quasi delusione. Fece per continuare la frase ma si bloccò e si girò dall'altra parte continuando a leggere un libro.
Alzai lo sguardo senza farmi notare da lui e notai la delusione nei suoi occhi. Sentii come un fitta al cuore, non era la prima persona che mi diceva che non sarei mai cambiato, non era la prima persona rimasta delusa da me... ormai non facevo altro che deludere le persone. Forse avevano ragione, non sarei mai cambiato.

***
Nei giorni successivi non ci rivolgemmo la parola, non ci guardammo neanche in faccia.
Avrei voluto sul serio parlargli o raccontargli tutto, ma il mio fottuto orgoglio non me lo permetteva. È per questo che tutti mi odiano. La mia famiglia mi ha sempre imposto delle regole, e non oso immaginare cosa mi sarebbe successo se le avessi infrante. L'unica persona che mi conosceva realmente era Pansy, nonché la mia unica amica. Anche lei si trovava nella mia stessa situazione e quindi ci siamo sempre sostenuti a vicenda.
Mi stavo trovando bene con Harry durante i giorni in cui ci parlavamo, ormai era come se mi stessi affezionando, anche se non riuscivo a capire il motivo visto che ormai erano 5 anni in cui l'avevo sempre odiato. Speravo che sarebbe tornato tutto come prima.

***
Era passata una settimana e finalmente siamo usciti dall'infermeria. Andai subito nella sala comunque dei Serpeverde dove trovai Pansy che mi stava aspettando.
"Com'è andata con Potter?" Disse lei sogghignando.
Non capivo dove voleva arrivare ma risposi comunque: "uno schifo"
"Perchè? Che è successo?" Disse con aria confusa.
"È arrivato mio padre e ci ha visti scherzare insieme, e in poche parole me l'ha vietato. Quindi il resto te lo puoi immaginare." Dissi per poi stendermi su un divano guardando il soffitto.
"E cosa ti importa? Se tieni a lui non ti deve importare ciò che ti dice tuo padre, inoltre lui non è qui e se non lo scopre non c'è nessun problema"
"Bhe si ma- aspetta, io non tengo a lui! E poi con mio padre non è così facile come sembra"
Pansy alzò le sopracciglia ridendo "ah certo, se lo dici tu"
La guardai ancora più confuso ma poi capii dove voleva andare a parare. "Ma a cosa pensi! Ma ti pare? Tu stai male"
"Ho visto il modo in cui vi guardate, un giorno ero passata a farti visita ma vi ho visti e sono tornata indietro per non disturbarvi" disse sorridendo
"Pansy smettila, non ci pensare neanche a queste cose. E se mi vuoi scusare, adesso me ne torno nel mio dormitorio, ci vediamo dopo."
"Ma dove vai? Non ti ricordi delle lezioni di recupero con Harry?"
"Mi mancava solo questa" dissi sbuffando.
Pansy mi salutò ed io cominciai ad incamminarmi verso l'aula di Pozioni, visto che sarebbe stata la prima lezione. Arrivato davanti alla porta, bussai e sentii la voce di Piton che mi diede il permesso di entrare. Aprii la porta e trovai Harry già seduto in un banco ma non mi guardò neanche.
La lezione passò molto lentamente come al solito, e sembrava come che Harry non si fosse accorto che ci fossi anche io nell'aula. Dopo la lezione di pozioni, c'era quella di trasfigurazione con la McGranitt. Intanto io decisi di parlare ad Harry e chiedergli scusa per il mio comportamento e, mentre la professoressa spiegava, io pensai tutto il tempo al discorso da fargli, infatti mi riprese diverse volte per chiedermi se stavo prestando attenzione. Finite le lezioni, uscimmo dalla classe.
"Potter!"
"Si?" Disse girandosi verso di me.
Dopo tanto tempo i nostri sguardi si erano incrociati di nuovo e ognuno si perse negli occhi dell'altro. In quel momento un brivido mi percorse la schiena e sentii come un grosso nodo allo stomaco. Nessuno dei due disse niente. Io non riuscii a parlare e a quanto pare neanche lui. Dopo un pò distolsi lo sguardo di colpo
"Devi dirmi qualcosa?" Disse lui
Non so cosa mi prese in quel momento ma non riuscii a parlare e mi girai andando via a passo veloce.
Non lo guardai in faccia ma potevo intuire che anche lui era abbastanza confuso.

***
Era ora di pranzo ed andai insieme a Pansy in sala grande e le dissi che non gli avevo parlato. "Quando avrai intenzione di dirglielo?"
"Non lo so, non credo che gli importi delle mie scuse o di me"
"Ma perché non gliel'hai detto?"
Le raccontai quello che era successo fuori dall'aula ed esclamò: "ma ti pare che non gli importi di te? Prima di tutto, non credo che si sarebbe dispiaciuto sennò, ma poi ti rendi conto di quello che è successo?" Sorrise "Secondo me è-" non finì di parlare che Silente iniziò un discorso, interrompendola.

~I hate you~ DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora