Raccolta di OS per le prove della "Libreria del Cappellaio Matto" del 2020.
🥇PRIMO POSTO PER: "Due vite in una" Terza Traccia
🥈SECONDO POSTO PER: "La scoperta" Quinta traccia
🥉 TERZO POSTO PER: "This is the end... may be" Dodicesima traccia
🥉 TE...
Immaginate, un giorno, per un incredibile, cosmico errore, che voi cominciate a vedere il vostro angelo custode. Forse avvertivate la presenza, forse no, quel che è certo è che adesso avete davanti ai vostri occhi increduli una figura. Se non fosse per quelle meravigliose, scintillanti ali piumate che spuntano ardite dalle spalle, non l'avreste mai capito! E, quel che è peggio, vi rendete conto di essere la sola persona al mondo a vedere gli angeli!
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Giuliana si svegliò in preda a una crisi di panico.
Da quando la sua vita era andata a rotoli, sentiva spesso sussurrare: «Andrà tutto bene, vedrai Giuliana, andrà tutto bene».
«Bene un cazzo!» urlò Giuliana alle pareti di camera sua, aggiungendo: «Si può sapere chi cazzo sei e cosa vuoi da me? Non basta che la mia vita sia rovinata? Ti ci metti pure tu a prendere per i fondelli?»
Quel giorno prese una decisione drastica, abitava al dodicesimo piano e avrebbe chiuso i conti con quella vita di merda.
Aprì la portafinestra e si recò sul balcone sfidando le vertigini poi, voltando le spalle all'esterno, posò una sedia accanto alla ringhiera, vi salì, chiuse gli occhi e si lanciò all'indietro.
Inspiegabilmente la sua discesa si fermò, solo un paio di piani sottostanti.
"E adesso? Cosa succede?" Giuliana era più incazzata che sollevata. Era finalmente riuscita a prendere una decisione drastica e ora si era impigliata in qualcosa che l'aveva fermata? Era vero, allora, che la sfiga ce l'aveva con lei.
«Cosa mi combini Giuliana? Non ti bastavano le mie assicurazioni che sarebbe andato tutto bene?»
La ragazza voltò leggermente il capo verso la direzione della voce e vide... un uomo, pure figo! Poi si accorse di un particolare, l'uomo aveva le ali, e stavano volando. Giovane, carino e alato... ALATO?
«Aargh! Chi, o cosa, saresti? E perché sono sospesa in aria?»
«Oh, scusami Giuliana, che maleducato. Ma è il mio primo impiego e non so bene come ci si comporta quando si salva il proprio protetto. Io sono Josef, il tuo Angelo Custode» rispose, sorridendo, il tizio alato.
"Bene, sono ammattita del tutto. Potrei essere già morta e sto vagando nel limbo, dove vedo cose assurde, probabilmente mi metteranno nella lista per l'Inferno."
«Okay, Josef. Lo scherzo è terminato. Forse sto ancora sognando e ho solo immaginato tutto. Comunque possiamo chiudere qui il mio delirio onirico, è universalmente noto che gli angeli non esistono. Ho visto anch'io il film di Wenders e mi sono emozionata come tutti, ma questa è la vita vera e tu non esisti, o forse sì, ma sei il barista del bar all'angolo e io non mi ero mai accorta di quanto fossi figo. Adesso fammi svegliare, che mi devo buttare di sotto.»
Mentre parlava, Giuliana si trovò nuovamente sul proprio balcone, con di fronte il tizio alato.
Aveva le braccia incrociate sul petto –accidenti che tartaruga si notava sotto la felpa– e sembrava arrabbiato.
«Okay, non t'arrabbiare. Io non credo agli angeli e alle robe simili. Forse sto desiderando di essere la protagonista di quella saga fantasy dove c'è uno stupendo elfo alato che si invaghisce di me. Se fosse così non sarebbe nemmeno tanto male. Sei sicuro che non ti chiami Rhysand?»
«No» rispose pazientemente l'essere. Giuliana lo osservò meglio e –avendone già apprezzato bicipiti e pettorali– ne studiò il viso squadrato, gli occhi blu e i capelli neri, lunghi fino alle spalle. Era davvero un bel tipo, se non fosse stato per quelle cose che gli spuntavano dalle scapole.
Giuliana fu perfino tentata di proporgli qualche capriola sul materasso, ma con quelle ali sarebbe stato piuttosto complicato.
Josef sorrise, come se avesse colto i pensieri sconci che le passavano per la mente.
«Mi spiace, non mi è consentito» le disse, sogghignando e facendola arrossire come un papavero.
«Allora, vorresti spiegarmi cosa ci fai qui? E perché mi hai salvata? Dando per scontato che tu sia quello che dici di essere e non uno strano extraterrestre.» lo incalzò Giuliana.
Josef si sedette a terra incrociando le gambe e le ali sparirono come d'incanto, poi provò a spiegare.
«Noi angeli custodi siamo sempre vicini ai nostri protetti; prendercene cura ed evitare che commettano stupidaggini, come quella di poco fa, è il nostro lavoro. Io sono un novellino, quello che c'era prima di me... Beh, ha protestato con il Capo che eri troppo imprevedibile e gli causavi superlavoro, ha chiesto di essere sostituito e perciò eccomi qui.»
«Ma che stronzo! Come ha osato affermare che gli causavo superlavoro, se manco sapevo che c'era?»
«Ambasciator non porta pena, cara Giuliana. Che ne dici di vestirti e andare a fare colazione?»
Mentre camminavano sul marciapiede, affiancati, lei notò che Josef sembrava un ragazzo come tutti gli altri, vestito con jeans e felpa, senza ali. Sembrava un umano, ma la gente lo attraversava... semplicemente non lo vedeva e gli passava attraverso, per loro era invisibile, trasparente e... inesistente.
Giuliana provò a conversare con lui ma si accorse degli sguardi straniti dei passanti, sembrava una pazza che parlava da sola, allora pensò a ciò che desiderava chiedergli e la risposta giunse direttamente alla sua mente. Telepatia; poteva comunicare telepaticamente con Josef e, per tutto il mese seguente, la ragazza dimenticò i propri guai e si divertì a passare il tempo con il suo angelo.
Quando erano in casa si parlavano mentre, in mezzo al resto del mondo, i colloqui erano telepatici.
Si accorse di iniziare a vedere anche altri angeli custodi, quelli delle persone che incontravano, inconsapevoli di quelle presenze. Non li notava nessuno, tranne lei.
Vide un angelo far frenare di colpo un'auto che stava per investire un'anziana, e un altro far inciampare una mamma che, distratta dal cellulare, stava conducendo il passeggino verso un camion.
Vide quegli strani eventi che capitano agli umani, impicci di cui nemmeno si rendono conto, dando la colpa alla propria sbadataggine o al caso, senza sapere che li causano loro, gli angeli, per proteggerli.
Giuliana comprese. Tutte le stranezze, i dejà vu, le scelte che facciamo modificando all'ultimo i nostri piani e che ci fanno esclamare: «Che fortuna non essere passato di là a quell'ora», le nostre "Sliding Doors", sono guidate da loro. Noi non li vediamo, forse nemmeno ci crediamo, ma loro ci sono, sempre.
Giuliana morì di vecchiaia, a quasi novant'anni e, seguendo un percorso assegnatole alla nascita, divenne a sua volta un giovane angelo custode. Aveva imparato molto da Josef, e lo mise in pratica con gioia ed entusiasmo.
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Ci sono? Sono fra noi? E chi lo sa. Io non ne ho mai avuto la percezione, e voi? Certo che se il mio fosse carino come Orlando Bloom mi piacerebbe davvero conoscerlo.