(9) Gran premio d'Italia

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Finalmente è arrivato il momento del mio Gran Premio di casa, siamo a Milano i ragazzi  stanno partecipando ad un'evento di Europe Energy e cosa a me strana i ragazzi si stanno divertendo, sìdi solito durante questi eventi non facevano altro che lamentarsi. Vado vicino a Mattia che è seduto su una poltrona al telefono, "che fai asociale" dico, "mio cugino Mign rompe...a ma poi ci hai parlato su quella cosa con chi sai tu?" mi chiede, "mi sembrava che quando parlo con Tom ho bisogno del traduttore ma tu non scherzi... che hai detto?" chiedo, "bisogno di caffeina anche tanta... ho detto se hai detto qualcosa a Fabio"dice, "non hai bevuto il caffè chi era quello prima al bar... comunque no non ci ho parlato"dico.  Finalmente siamo tornati in circuito, Fabio ha un'intervista da fare in hospitality questo vuol dire, di corsa, perchè il giornalista mi ha già inviato 3 messaggi per dirmi che lui ci aspettava. Entrati all'hospitality spedisco Fabio al piano di sopra  dal giornalista, mentre io rimango giù al bar a rilassarmi , fino  a quando il mio caro amico Mattia decide di arrivare alle mie spalle e farmi prendere un colpo, " ma sei scemo" dico, " è uscito meglio di quello che immaginavo paperina" dice ridendo, "Mattia va fanculo" dico. Fabio è impegnato con gli altri ragazzi in hospitality, ne approfitto per andare a prendere i miei genitori e la peste del mio fratellino all'entrata del circuito. Sono 10 minuti che li aspetto, poi sono io quella che ritarda sempre quando devo fare qualcosa con loro, penso.  "CHLOEEEEE" sento urlare alle mie spalle, mi volto e vedo la piccola peste correre verso di me, "amore mio" dico abbassandomi pre prendere il mio fratellino, "mamma e babbo?" chiedo, "eccoli" dice indicando i miei genitori che stavano arrivando, "Chloe gioia che bello vederti" dice mia madre abbracciandomi, "mamma...babbo....quanto mi siete mancati" divo abbracciandoli. Do i pass alla mia famiglia e ci incamminiamo verso l'hopitality. "Amore come ti trovi? Franco dice che lavori tanto" dice mio padre, "papà non è che lavoro tanto e solo che per Fabio tutto questo e un'emozione nuova" dico guardando mio padre, "dimmi dov'è ora il bel ragazzo" dice mia madre sorridendo, guardo mio padre che ride, " il bel ragazzo come lo chiami tu... dovrebbe essere ancora in hospitality con gli altri... almeno spero" dico, "Mattia? ha fatto uscire pazzo qualcuno?" chiede mio padre, rido, "solo me babbo quindi tutto nella norma" dico ridendo insieme a loro. Sento il mio telefono squillare, mi alzo gli occhi a sole per leggere il nome della persona che mi stava chiamando, ed è Fabio, riabbaso gli occhiali e rispondo, "che hai combinato? Sasaki ha ucciso John?" chiedo, "ciao anche a te Chloe nulla di quello che pensi... abbiamo finito dove sei?" mi chiede Fabio, "Fa esci dall'hopitality" dico, "perchè fa caldo" dice, "sei un bambino a volte te l'ho mai detto" dico, "tantissime... perchè sei fuori?" mi chiede, sto per rispondere ma mio fratello incomincia a correre, "ALESSANDRO FERMO" urlo, "che?" mi chiede Fabio, "esci e sbrigati Fa" dico chiudendo la chiamata. Mia madre mi guarda, "Fa che soprannome scemo Chloe" dice ridendo, rido. Mio fratello ha visto Jorge, e non so nemmeno come lo ha visto dalla gente che c'era, "Alessandro mi devi fare prendere un colpo già" dico arrivando davanti a mio fratello e a Jorge, "ma non lo rimproverare lui almeno viene a trovarmi" dice Jorge stringendo mio fratello, "ma guarda che sei scorretto"dico ridendo insieme a loro. I miei genitori ci raggiungono, "ragazzo che bello vederti" dice mio padre, lo guardo ma è mio babbo quello che non lo sopportava anni fa, penso, "anche per me signore... signora" dice Jorge sorridendo, "signore e signora ancora Jorge... Patrizio e Monica" dice mia madre, Jorge sorride, "persona scorretta mamma babbo Ale dobbiamo andare da Fabio e dagli altri ci aspettano" dico, "non può venire con noi Giogio" dice mio fratello, "Giorgio deve lavorare"dico ridendo, "no sono libero posso accompagnarvi fino in hospitality" dice Jorge, "allora andiamo" dice mia madre, ma Mattia dov'è quando serve, penso. Arrivati fuori dall'hopitality, "Ale scendi da Jorge ora lo fai stancare" dico, mio fratello mi guarda "no" dice stringendo Jorge, guardo mia madre, che insieme a mio padre  ridono, Jorge mi guarda e sorride. "Chloe" sento la voce di Fabio e il rumore della porta scorrevole dell'hopistality, mio fratello appena lo vede scende dalle braccia di Jorge e va verso Fabio, "a cazzo ora scendi...cioè cavolo ora scendi" dico, stavo per essere uccisa sul posto di lavoro da mia madre, penso. "e tu chi sei piccola peste" dice Fabio brendendo in braccio mio fratello, "Alessando"dice mio fratello guardando Fabio che gli sorride, "peste prima Jorge e poi Fabio sei grande per essere preso in braccio lo sai" dico avvicinandomi a mio fratello che come risposta mi fa la linguaccia facendoci ridere, "a Jorge non ti avevo visto" dice Fabio freddo, "ci sono abbituato amico tranquillo... meglio che vada Patrizio Monica è stato bello vedervi...Ale mi dai un bacio" dice Jorge, ma che è oggi tutti fuori, penso. Mio fratello scende dalle braccia di Fabio e va da Jorge, "Ale se vuoi venire da me freghi il telefonino a Chloe e mi chiami che vengo a prenderti" dice Jorge, "vai via Giorgio vaiii"dico ridendo, "prima un bacio e poi me ne vado" dice avvicinandosi a me, mi abbraccia, "se non cerano i tuoi e Ale in questo momento avrei la faccia gonfia di pugni è geloso" mi sussurra Jorge all'orecchio prima di darmi un bacio sulla guancia, sorrido, "Giorgio evapora"dico ridendo. Jorge si allontana e finalmente posso presentare i miei, "ora che l'altro bambino è andato...Fabbietto loro sono la mia famiglia.... il mio babbo  Patrizio mia madre Monica e la piccola cozza che hai in braccio è come sai è Alessandro mio fratello" dico,  Fabio sorride e stringe la mano ai miei tenendo sempre Alessandro in braccio, "Chlo" dice guardandomi, "si entriamo " dico, Fabio ride. Mio padre e vinico a Fabio, mia madre è vicino a me e mi guarda, "Chloe lo sai che hai gli occhi a cuoricino" dice mia madre, "smettila e abbassa la voce Fabio è avanti... e non dire nulla dentro" dico, mia madre ride, mi mancava solo lei, penso. Appena entrati vedo i miei migliori amici alzarsi e incominciano a correre verso di noi, "fermi che fracellate qualcosa" dico ma il trio delle meravoglie non mi ascoltano e corrono ad abbracciare i miei. "zia hai visto la situazione a noi non ci ascolta" dice Mattia a mia madre, ma cosa ho fatto di male, "nipotini miei la conoscete"dice mia madre, "manca Tom poi siamo apposto...dov'è?" chiedo, "con Sasaki e John sopra...RAGAZZI CHLOE" urla le ultime parole Fabio, dopo qualche minuto li vedo correre, "ma che è oggi Sa e John piano" dico guardandoli, "salve" dice Tom avvicinandomi vicino a me, "Tom loro sono i miei genitori e la peste che è appiccicato a Fabio è mio fratello Alessandro"dico. Dopo aver presentato i miei genitori è il momento di andare a fare le prove, Alessandro non si scolla da Fabio, mio padre con mio stupore sta parlando con Tom mia madre e vicina a me, " hai 22 anni ma hai gli stessi vizzi"dice mia madre guardandomi, "mamma quelli rimangono"dico ridendo, guardo l'orologgio, "Fabio" dico nello stesso tempo del meccanico di Fabio che si avvicina a me ridendo e mi batte il pugno. Fabio da un bacio ad Alessandro indossa il casco, batte il pugno a Tom, da il cinque a me e sale in moto.  Mio fratello corre da noi, "Chloe ha la stessa medaglietta che portava il nonno" dice mio fratello, guardo Tom che si era avvicinato insieme a mio padre a noi, "lo so Ale che è uguale a quella del nonno perchè quella del nonno" dico,mia madre sorride, "signora certe volte mi chiedo se Chloe ha del proscitto davanti agli occhi...o mi sbaglio?" dice Tom, lo guardo, "caro il mio Tom non sbagli... però no signora Monica e Patrizio ok" dice mia madre, "ok Monica"dice Tom, "pettegoli Fabio e Franci  stanno incominciando le loro prove" dico cambiando discorso, "ecco Tom cambia discorso" dice mia madre, cosa ho fatto di male. Le prove per oggi sono finite, Fabio ha finito 2° e Franco 10°, la cosa più bella che ho visto oggi,inseme alla caduta di Sasaki dalla sedia, è stata quado Fabio è rientrato ai box e Alessando ha aspettato che Fabio si sedesse e togliesse il casco per saltargli in braccio, facendo sorridere tutti. I miei non si fermano a cenare in circuito con noi perchè Alessandro è crollato, Sasaki lo ha sfinito dopo le fine delle prove si sono messi a giocare a calcio. Stiamo cenando, Fabio è davvero stanco non fa altro che sbadigliare da quando si è seduto, la cena da quando Mattia ha sostituito Khairul sono diventate una guerra di palline di mollica di pane e risate con le lacrime. Sabato delle qualifiche, ieri sera come il resto del gran premio ho promesso a Fabio e Tom che dormivo con loro. Sto aspettando la mia famiglia fuori dall'hopitality.  Le qualifiche stanno quasi per finire, con mio grande stupore mio fratello sta facendo il buono, è tranquillo seduto sulla sedia di Fabio, Tom lo sta ingozzando di schifezze, mia madre li ha minacciati ma non ha funzionato, ora sono in due a mangiare le schifezze. Qualifiche finite, Fabio ha finito le qualifiche 2°, Alessandro è voluto venire con me e Tom al parco chiuso a festeggiare Fabio, che arriva tutto contento, ma non ha la solita pazzia che ha dopo la fine delle qualifiche, questo però non lo noto solo io. Aspetto Fabio dopo le interviste e foto, lo vedo arrivare, si tiene il braccio destro, in poco l'ho già capito. "Fa... devi dirmi qualcosa?" dico alzandomi dal muretto, "non riesco a nascoderti le cose" dice sorridendo, "Fabio dai" dico incrocio le braccia al petto e mi avvicino a lui, "il braccio è tronato a dare fastidio...più di Jerez" dice facendo una smorfia, sospiro, "andiamo ai box ti cambi e andiamo in clinica mobile...e non dire niente" dico, "ok però mi accompagni?" mi chiede, "certo"dico. Ritornati ai box, Fabio è andato subito a cambiarsi, ho spiegato tutto ai ragazzi. Stiamo andando in clinica mobile, Alessandro è voluto venire con noi, ma ha cambiato idea quando ha visto Jorge, lo abbiamo lasciato insieme a lui. "Tu e Jorge siete stati insieme?" mi chiede Fabio dopo un'ora passata in clinica mobile, "no si è creata sono un'amicizia che dura ancora" dico guardando Fabio, "ok"dice Fabio, sto per rispondere ma arriva il medico. Fabio come tutti i piloti ha la  sindrome compartimentale, il dolore è ancora lieve ma prima si opera meglio è. Fabio come immaginavo è giù di morale, tento di farlo ridere ma i miei tentativi sono nulli. Fabio è stato zitto tutta la cena e lo è ancora ora che siamo come ogni sabato nel suo motorhome, Alessandro ha convinto i miei genitori a restare qui a dormire, quindi niente film horror, l'ultima volta che ne ha visto uno mi ha fatto passare la notte a controllare se c'erano mostri dentro gli armadi e sotto il letto. Domenica di gara, Alessandro la sveglia ha suonato prima del mio telefono. Siamo già ai box, Alessandro ha capito che Fabio non andava disturbato ed andato da Mattia insieme a John. La gara di Moto2 è  finita da quasi mezz'ora, Mattia è arrivato 11°. Mancano 5 minuti alla partenza della gara, Alessandro è voluto venire in griglia con noi, è vicino Fabio in silenzio, Fabio sorride ad Alessandro, indossa il casco batte il pugno a Tom e il cinque a me e sale in  moto. La gara è appena finita Fabio è arrivato 10°.Appena Fabio torna ai box non fa il solito rito, ma va subito a sedersi, Tom mi guarda, così come fanno tutti, sappiamo benissimo che è il braccio che sta dando fastidio a Fabio. Alessandro che era appoggiato alle mie gambe con le spalle, corre verso il piccolo frigo, che non so come ha fatto a notare, lo apre prende una bottiglietta che sembra tanto fredda e la porta a Fabio, che lo guarda e sorride, Alessandro guarda me e Tom e ci fa segno di avvicinarsi a loro due. Fabio alza lo sguardo e guarda me e Tom, "ho tanto male al braccio" dice prendendo Alessandro in braccio, mentre gli tiene la bottiglietta sul braccio, "tranquillo Fa appena torniamo in Spagna tutto passa"dico  sorridendo e appoggiando la mia mano sulla spalla di Fabio. La mia famiglia è tornata a casa, noi siamo nel motorhome di Fabio, io e Tom stiamo sistemando tutte le loro cose, così da partire subito per Barcellona e Fabio si opera. "Ragazzi ma se vi aiuto  pure io finiamo prima" dice Fabio, Tom mi guarda, "FABIO...GRAZIE" urlo dalla stanza dove io e Tom ci trovavamo.

Piano Piano Siamo  diventati noi (Fabio Quartararo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora