• Capitolo 5 •

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Dopo aver scritto le informazioni a Jungkook, io e Taehyung andammo a prepararci. Mancavano circa tre ore prima dell'uscita.

Ci facemmo una doccia assieme con l'intento di risparmiare del tempo, anche se alla fine non fu così. Dio Santo, Taehyung aveva gli ormoni di un quindicenne, non sembrava avesse ventitré anni.

Dopo aver perso una buona oretta dentro il box doccia, uscimmo e ci asciugammo i capelli. Taehyung si era fatto delle specie di ondine e coi suoi capelli grigi ci stava maledettamente bene. Io, invece, gli lasciai al naturale.

Mi sedetti sul lavandino e Taehyung prese i nostri trucchi, cominciando a truccarmi e fermandosi ogni due per tre per baciarmi a fior di labbra. Era un piccolo angelo.

Quando finì di truccarmi andò a sedersi sul lavandino e io scesi, truccandolo a mia volta e riempiendolo di baci come aveva fatto lui con me poco prima.

Ci vestimmo e uscimmo fuori, entrando in auto.

***

Dire che Jungkook fosse agitato era un eufemismo. Appena finito lavoro era corso a casa alla velocità della luce. Aveva aperto l'armadio e aveva buttato giù qualsiasi cosa fosse disponibile, facendo abbinamenti su abbinamenti, alcuni anche molto discutibili. Fece prove su prove, guardandosi allo specchio talmente tante volte da perderne il conto.
Era in ansia come non mai, era una cosa nuova per lui provarci con due persone in contemporanea e sinceramente non sapeva che fare.

Alla fine trovò i vestiti giusti e poi guardò l'ora: aveva dieci minuti di tempo per arrivare in orario alla pizzeria.

Perché non in tre? | KookvreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora