ᴀɴɴɪᴇɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ

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Versa il 21 maggio 1916


Il cuore ha prodigato le lucciole
s’è acceso e spento
di verde in verde
ho compitato

Colle mie mani plasmo il suolo
diffuso di grilli
mi modulo
di
sommesso uguale
cuore

M’ama non m’ama
mi sono smaltato
di margherite
mi sono radicato
nella terra marcita
sono cresciuto
come un crespo
sullo stelo torto
mi sono colto
nel tuffo
di spinalba

Oggi
come l’Isonzo
di asfalto azzurro
mi fisso
nella cenere del greto
scoperto dal sole
e mi trasmuto
in volo di nubi

Appieno infine
sfrenato
il solito essere sgomento
non batte piú il tempo col cuore
non ha tempo né luogo
è felice

Ho sulle labbra
il bacio di marmo

𝐋'𝐀𝐋𝐋𝐄𝐆𝐑𝐈𝐀━𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐔𝐧𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora