ᴛʀᴀꜱꜰɪɢᴜʀᴀᴢɪᴏɴᴇ

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Versa il 16 febbraio 1917

Sto
addossato a un tumulo
di fieno bronzato

Un acre spasimo
scoppia e brulica
dai solchi grassi

Ben nato mi sento
di gente di terra

Mi sento negli occhi
attenti alle fasi
del cielo
dell’uomo rugato
come la scorza
dei gelsi che pota

Mi sento
nei visi infantili
come un frutto rosato
rovente
fra gli alberi spogli

Come una nuvola
mi filtro
nel sole

Mi sento diffuso
in un bacio
che mi consuma
e mi calma

𝐋'𝐀𝐋𝐋𝐄𝐆𝐑𝐈𝐀━𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐔𝐧𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora