Capitolo 2

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Alla vigilia della scarcerazione di Spooky tutti i membri della gang con le rispettive ragazze ci ritrovammo tutti a casa.

"Allora sei felice chica?" mi chiese Sofia sedendosi affianco a me
"Non hai idea, con lui mi sento al sicuro e quando non è con me ho sempre paura che quei idiotas dei Prophets possano fare qualche mossa"
"Tranquilla i Santos ci sono sempre" cercò di tranquillizzarmi
"Certo e quando lui è stato preso nessuno ha fatto niente, nessuno a cercato di raccimolare i soldi per la cauzione ed è dovuto stare in quel buco di merda per 4 anni, quindi facciamo finta che questo non sia mai successo perché non voglio rovinarmi un giorno speciale" non so perché ho risposto in quel modo, forse sono solo in ansia oppure perché quella puta non mi sta a genio.

Finalmente il giorno tanto atteso arrivò, mi svegliai presto per andare a comprare le ciambelle più buone di Los Angeles, so che a lui piacciono tanto, e dopo di che tornai a casa per prendere la sua macchina e andare in carcere.
Quando uscì di casa incontrai Cesar, il fratellino di Spooky

"Blanca, si dice in giro che oggi uscirà Oscar" disse avvicinandosi
"Si volevo dirtelo ma non ti facevi vedere, vuoi venire?"
"Meglio di no"
"Perché no, è tuo fratello sarà felice di rivederti" non capivo il perché Cesar non volesse vedere suo fratello
"Va bene, vengo"

Per tutto il viaggio in auto restò zitto e immobile ma vidi le sue mani tremare
"Ehi" cercai di attirare la sua attenzione
"Come mai sei cosi nervoso di rivedere Oscar?"
"So cosa mi aspetta appena lui tornerà a casa" sapevo di cosa stava parlando, in una delle tante visite che feci a Spooky mi disse che appena sarebbe tornato a casa avrebbe fatto entrare suo fratello minore nei Santos, anche con la forza.

"Tranquillo, non è così male" dissi per smorzare quell'aria negativa che si era formata

Passammo gli ultimi 10 minuti di macchina in totale silenzio, quando vidi l'enorme carcere il mio cuore fece un balzo
"Siamo arrivati" dissi a Cesar mentre parcheggiavo la macchina nel settore dedicato ai visitatori
"Io resto qui, vi aspetto fuori" mi disse scendendo dalla macchina e appoggiandosi al cofano. Entrai nella sala d'attesa e mi dissero di aspettare lì.

Dopo 5 minuti lo vidi venire verso di me senza guardie intorno, finalmente libero. Gli saltai letteralmente addosso e lo abbracciai come se fossi un koala
"Mamacita" mi sussurrò all'orecchio
Dopo minuti abbondanti di abbracci ci dirigiamo verso la macchina dove si trovava Cesar
"Hermano" esclamò Spooky alla vista del fratello minore e si abbracciarono.

Per tutto il viaggio verso casa Oscar raccontava storie dal carcere ed io ascoltavo mentre Cesar, nei sedili posteriori, restava in silenzio.
Arrivati nel vialetto di casa tutti i Santos lo aspettavano e urlavano il suo nome così che tutti nel quartiere sapessero che Spooky era tornato.

La giornata passò velocemente tra i vari festeggiamenti e le tante bevute, quando tutti andarono via tra cui Cesar che disse di dormire a casa di un suo amico, finalmente eravamo soli e vi lascio immaginare cosa successe dopo.
Appena finimmo di farlo mi sdraiai vicino a lui e mi mise un braccio intorno alle spalle, mi passò una canna e l'accendino

"Da quanto non facevamo una cosa del genere?" gli chiesi facendo un tiro
"Troppo"

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