Capitolo 7

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Avevo intuito l'intento di Oscar, far passare un'intera giornata senza oppressioni a Cesar per poi metterlo di fronte dal suo più grande incubo.
L'indomani notte fece portare Cesar in un parco dove si trovavano Latrelle e dei suoi amici, erano ubriachi marci, un colpo liscio e pulito, nessuno se ne sarebbe accorto.
Cesar era accompagnato da un membro della gang mentre il resto aspettava a casa per 'festeggiare' il primo strike di Cesar e per averla vinta un'altra volta sui Prophets.
All'una di notte inoltrata finalmente Cesar tornò

"Quanto tempo ci hai messo per ammazzare un tizio ubriaco fradicio" scherzai e tutti risero

"Hai fatto Hermano?" chiese Spooky come se avesse bisogno di un ulteriore conferma.
Cesar annuì e dopo qualche birra andò in camera sua

"Prepara il rasoio per domani" mi disse Spooky dopo che Cesar se ne andò
La mattina successiva Spooky ed io entrammo in camera di Cesar con uno sgabello e un rasorio in mano.

"Siediti hermano" disse Oscar appoggiando lo sgabello mentre io attaccavo la spina alla corrente, Spooky si mise davanti a lui e iniziò il suo discorso.
Accesi il rasorio e iniziai il mio lavoro

"Hai fatto la scelta giusta, ti sei guadagnato un futuro" iniziò Spooky

"Sono fiero di te, tutti sono fieri" quando finii di rasargli i capelli spensi il rasorio e Spooky prese il mio posto

"Da adesso sei un Santos" esclamò lui appoggiandogli le mani sulle spalle e in quel preciso momento Cesar si sporse per vomitare anche l'anima.

"AH io non lo lavo questo schifo" dissi uscendo dalla camera.

Arrivata la sera eravamo tutti riuniti a casa e ciò significa: musica, alcool e erba. La serata stava andando bene fino a quando non si sentì uno sparo. Tutti si misero in all'erta e cercarono di capire da dove venisse.
Molte persone vestite a festa uscirono di corsa dalla casa di un amico di Cesar e tra la folla intravidi il viso di Latrelle e in mano aveva una pistola.

"Oscar, è Latrelle!" urlai sbigottita, doveva essere morto, e in quel momento mi ricordai che a quella festa c'era anche Cesar.
Non ci pensò due volte e si diresse subito verso quella casa, lo seguii anch'io. Arrivati lì trovammo due ragazzini a terra e nessuno dei due era Cesar.
Cesar vide il fratello e sbiancò di colpo, si era reso conto di aver fatto un enorme cazzata e di aver compromesso una vita umana.
Per tutta la notte la polizia presidiò il quartiere e la mattina dopo se ne andarono, Spooky ci riunì tutti in salotto. Disse di dover andare a parlare con il leader dei Prophets per non far scoppiare una guerra, che non fa bene agli affari.
Prese la macchina e andò, da solo, tutti noi dovevamo aspettare e sperare in una buona notizia.
Quando tornò era molto serio ma ci spiegò che non scoppierà una guerra, per ora

"Sono riuscito a convincerlo ma abbiamo pagato caro, con la nostra reputazione" disse e tutti annuirono

"Tutti ridevano, quei topi di fogna" quasi urlò

"Siamo sempre noi i migliori Spooky" esclamò Marcos e tutti lo incoraggiarono.

La giornata passò con una grande tensione nell'aria e quando Cesar si presentò alla porta chiedendo perdono una bomba esplose

"Ti prego Oscar, fammi tornare a casa" Cesar stava implorando il fratello davanti a tutti quasi in lacrime

"Perdonarti? Ho fatto una figura di merda davanti hai Prophets per salvarti il culo per un errore tuo!"
Cesar spostò lo sguardo su di me, implorandomi con lo sguardo ma declinai con la testa, nessuno poteva perdonarlo.

"Tu non fai parte dei Santos e non fai parte neanche di questa famiglia" esclamò Spooky

"No ti prego, sono tuo fratello!"

"Io non ho fratelli e ora vattene" disse Spooky avanzando verso di lui e tutti gli altri lo seguirono creando un muro affianco a lui per far indietreggiare Cesar.
Cesar se ne andò e tutti noi tornammo a fare quello che facevamo prima di essere interrotti da, ormai, un ex membro.

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