3.Sirius Orion Black

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Le lettere e parole del libro fra le mani di Remus sbiadivano mentre l'inchiostro delle pagine riscriveva gli ultimi quattro anni nella mente di Remus.
Gli anni erano trascorsi quasi in un istante, tra uno scherzo e l'altro di James e Sirius la vita a Hogwarts diventò presto piacevolmente scorrevole.
Remus diventò uno studente modello, noto per essere particolarmente esaustivo e accurato nelle sue
pergamene che in qualche modo riusciva a finire persino in anticipo.
Ebbe una carriera scolastica così immacolata da essere scelto come prefetto dal preside stesso.
Insomma l'unico difetto che sembrava affliggere la vita di Remus, era il suo appuntamento mensile.

Eventualmente i suoi amici scoprirono la sua licantropia, fu prima Sirius, poi James e successivamente Peter.
D'altronde i suoi cambiamenti così tanto repentini ogni mese erano difficili da ignorare, vivendo nella stessa stanza.
Bastarono un paio di trasformazioni per suscitare sospetti e vocii fra gli studenti, che però si affievolirono non appena iniziò a spargersi la teoria che fosse un fantasma a infestare la soprannominata "stamberga strillante".

Remus aveva sempre avuto il sospetto che fossero stati i suoi stessi amici a spargere la storia dello spettro della stamberga, ma non aveva mai avuto il coraggio di chiederlo.
Infatti a sua grande sorpresa, il suo gruppetto era sempre stato particolarmente accomodante con la situazione mensile di Remus.
Avevano persino deciso di diventare animagi per poter assistere meglio il licantropo durante le sue trasformazioni.

Mentre Remus era troppo impegnato a fissare il pavimento, la voce familiare di Sirius lo urgeva a tornare alla realtà.

"Remus... Remus!! Terra chiama Moony?! Fra!"

Remus arretrò lievemente rispetto alla mano che Sirius stava vigorosamente scuotendo davanti al suo sguardo.

"Si? Scusa stavo, pensando."
Rispose lui, cercando di riprendere il filo del libro che stava leggendo.

Era solito ignorare il blaterare di Sirius, ma stavolta non segui niente alla sua richiesta di attenzioni.

"Sirius?" chiamò Remus, senza staccare gli occhi dal suo amato libro.

Remus voltò lo sguardo al suo fianco, sobbalzando e sgranando gli occhi alla vista di un imponente cane nero.

"Sirius?!" Ripetè con tono diverso.

Il cane balzò sul divano addosso a Remus, riempiendo la faccia ancora incredula del licantropo di leccate.

La camera si riempì di risate mentre il povero malcapitato cercava di scollarsi Sirius da dosso.

"Sirius smettila! Fa il solletico!" cerco di urlare fra le risate.

Riuscì finalmente a fermargli il muso con le mani mentre cercava di ritrovare gli occhi di Sirius in quelli della creatura sopra di lui.

Sirius saltò giù dal divano, correndo in cerchi e scodinzolando come non mai.

Remus riuscì ad alzarsi dal divanetto mettendosi le mani nei capelli.

"Sirius!" esclamò "Sirius brutto figlio di puttana ce l'hai fatta!"
continuò buttandosi sul pavimento accanto a lui.

Sirius rispose correndo per tutta la sala comune, saltando sui divani e scivolando sui tappeti per finire a pancia all'aria vicino a Remus.

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