Ti fidi di me?

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La musica rimbomba forte nelle mie orecchie, devo uscire da qui, prima che mi esploda un timpano. Quando esco sul terrazzo, prendo un enorme respiro, l'aria gelida di dicembre mi colpisce le guance, e la mia pelle diventa subito rossa dal freddo, mi sarei dovuta mettere la giacca, ma si, lasciamola prendere aria nel guardaroba e prendiamoci una bella polmonite. Vedo in un angolo del grande terrazzo, un amaca, velocizzo i miei passi verso quest'ultima e come una signorina elegante ed educata, mi ci lancio sopra. Ashley non scherzava affatto sulla mega festa che aveva in mente, è davvero mega, ha invitato gente che nemmeno il povero Ashton conosce. Ashton.. gli si sono illuminati gli occhi quando ha visto che tutta quella gente era li per lui, e vedere tutto l'impegno che ci ha messo sua sorella nel preparare le cose, non poteva che renderlo il doppio di felice, si sono scambiati un'abbraccio che sembrava eterno e mi ha fatto ricordare mio fratello. A quanto eravamo simili a loro due quando vivevamo sotto lo stesso tetto, a quanto mi manca litigare per chi dei due dovesse scegliere il film della domenica, mi mancano le sue braccia che mi salvavano dalle cadute da elefante giù per le scale, i suoi abbracci sudati dopo gli allenamenti, le sue parole confortanti nei momenti di tristezza, quante cose mi mancano di lui, e sono passati solo due mesi, chissà cosa potrà accadere nei prossimi tre anni, è troppo tempo, e non riesco nemmeno ad immaginare. Sento il posto di fianco a me abbassarsi, e torno con i piedi per terra "Che cosa ci fai qui fuori al freddo?" lo guardo, e mi sposto i capelli dal viso "Che cosa ci fai tu qui fuori, è la tua serata." mi sorride e si toglie la giacca di pelle per posarla sulle mie spalle. "Lo so, ma la musica era arrivata al limite per le mie orecchie, e poi ti cercavo." non rimango del tutto sorpresa, abbiamo legato tantissimo in questi mesi, potrei davvero considerarlo un migliore amico, se Calum non fosse così geloso. "Come ti capisco, stavo per perdere i timpani, e poi mi hai trovata" gli faccio un'occhiolino e ridiamo. "Dovevi dirmi qualcosa?" domando, mettendomi composta, per non sembrare una scaricatrice di porto con un vestito elegante "No, niente di particolare, volevo passare del tempo con te, non ti ho vista per tutta la sera, mi fermavano per farmi gli auguri persone di cui non so l'esistenza, non sono nemmeno sicuro che li abbia invitati tutti Ashley" la sua risata è cosi contagiosa che non posso non sorridere, con Ashton mi sento bene, è il primo ragazzo dopo tanto tempo a cui ho permesso di avvicinarsi a me in modo "mentale". Con lui mi apro, gli ho raccontato ogni cosa, del mio passato, sa persino degli episodi che ho con il mio antipatico fratellastro, ma questo argomento cerco di evitarlo il più possibile, il punto è, che quando sono con lui, in qualsiasi circostanza io riesco ad essere la Cheryl che ero prima, allegra, giocosa, sempre sorridente e positiva, e penso che anche lui sia diverso con me, questo me lo ha detto Ashley, ha detto che era tanto tempo che suo fratello non si apriva così con una ragazza, e questo non può altro che fare bene sia a lui che a me stessa. "Li abbia invitati o no, quando ha visto che la sorpresa ti era piaciuta, è quasi scoppiata a piangere dalla felicità, ma questo tu non dirglielo" fa segno di cucirsi la bocca e gli spunta una fossetta, in quel momento mi ricordo del suo regalo, e credo che non ci sia posto e momento migliore per darglielo, mi alzo di fretta e per poco non inciampo, ma stabilisco il mio equilibrio e gli punto un dito contro "Non muoverti di qui, vado a prendere una cosa e torno subito" entro nel locale e mi faccio spazio tra l'ammasso di gente che balla in ogni angolo, e cerco di arrivare al guardaroba, quando ci arrivo, cerco il numero della mia borsa e trovo anche il regalo, esco e sono pronta ad imbattermi nuovamente nell'ammasso di gente tutta sudata, ragazze e ragazzi che si appiccicano come cozze per ballare, non capisco che senso abbia stare cosi vicini. Scaccio quel pensiero  e provo a farmi spazio per uscire, quando sto per varcare la porta per il terrazzo, vedo gli occhi azzurri di Luke puntati sul mio corpo, mi blocco e lo guardo, il pensiero di ciò  che è successo poco prima mi balena in testa.

Flashback

"Lasciami stare cosa fai?" "shh"

"Sorpresa!!" mi giro verso il mio rapitore e lo guardo negli occhi. "Luke, è appena entrato Ashton, mi puoi lasciare" gli sorrido per non essere scortese, ma le sue grandi mani, mi stringono in vita e piano piano mi avvicinano sempre di più a lui, il mio cuore comincia a battere più forte del normale, le gambe diventano molli come gelatina, se non fosse per le sue braccia che mi stringono, sarei caduta a terra, riesco a sentire il suo respiro, scontrarsi sulla mia pelle, sulle mie labbra, e la pelle d'oca mi ricorre il corpo. Ci guardiamo, e le sensazioni che provo, sono indescrivibili, perché non riesco a muovermi, perché per lui non provo ribrezzo, perché non riesco a scappare come faccio con tutti i ragazzi? perché il suo naso si sta strofinando col mio ed io sto bene che non riesco a spostarmi? tutto questo è tremendamente sbagliato, forza e coraggio Cheryl.. "Luke.. non possiamo" la voce mi esce in un sussurro.                                Lo sento allontanarsi, apro gli occhi e i suoi sono puntati sui di me, sembra completamente un'altra persona "Usciamo" è l'unica cosa che dice per poi uscire completamente dal nascondiglio.

Irraggiungibili || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora