Mi piacerebbe molto che leggeste lo spazio autrice, grazie❤
La mattina seguente ne abbiamo parlato e ho cercato di essere il più comprensiva possibile.
Ha ragione, ha un contratto e delle regole da seguire, non può fare ciò che vuole.
Ma nonostante questo, l'amaro sapore delle bugie continua a rimanermi sullo stomaco.
Sopratutto con la consapevolezza che non ci vedremo per un lungo lasso di tempo e non essendo abituati a stare lontani, questo complicherà le cose.Oggi pomeriggio Luca parte e non mi sento pronta, proprio per niente.
Stamattina ci siamo alzati di buon ora e mentre lui preparava la valigia, io cercavo di studiare, senza però ottenere grandi risultati.
Questa situazione mi riempe la mente di dubbi, paranoie e domande.
E se non ci dovessimo vedere per delle settimane o addirittura qualche mese?
Che cosa succederebbe?
Cerco di rimanere positiva, ma non ne sono mai stata capace, figuriamoci in un momento del genere.
La situazione riguardo al Corona Virus non fa che peggiorare, ormai al telegiornale ci siamo abituati a vedere disgrazie e la speranza si sta lentamente spegnendo.
La Lombardia è la regione più colpita e ogni giorno mi ritrovo a chiamare i miei amici per assicurarmi che stiano tutti bene.
Sarò anche paranoica, ma non ho niente di meglio da fare.
E adesso mi toccherà farlo anche con Luca.Siamo nudi, stesi sotto le coperte e ho la testa sul suo petto.
Abbiamo fatto l'amore fino allo sfinimento.
Ho la testa appoggiata sul suo petto che si alza e si abbassa per il respiro.
"Va tutto bene?"mi domanda accarezzandomi i capelli e lasciandoci di tanto in tanto dei baci casti.
"Ho tante cose per la testa"sussurro.
"Anche io"sospira.
Mi alza la testa con un dito, costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Andrà tutto bene piccola"mi guarda con i suoi grandi occhi scuri, carichi di empatia e amore.
Annuisco poco convinta e lui mi stampa dei bacini sul naso.
Chiudo gli occhi per godermi il momento e lo stringo a me, mentre le sue labbra si stampano su ogni centimetro del mio viso.
"Pensi che appena torneranno i tuoi fratelli potrai tornare a Milano?"chiede dopo qualche attimo di silenzio.
"Non lo so, devo vedere se riesco a prendere i permessi".
"Devi richiederli una settimana prima circa, poi analizzano le tue motivazioni e in base a quello te li danno".
"Ma devi esserne sicura, perchè finchè è zona rossa, se entri in Lombardia dopo non puoi più andartene per nessun motivo"aggiunge accarezzandomi delicatamente la guancia con l'indice.
Annuisco e gli chiedo per che ora pensa di partire.
Guarda l'orario e mi dice che tra 1 ora si metterà in viaggio.
"Non riesco a pensare di stare un mese senza di te Luca, non ci riesco"una lacrima mi riga la guancia mentre lo sguardo del moro diventa preoccupato.
"Giu"sussurra stringendomi a se e accarezzandomi la schiena nuda.
Affondo la testa nell'incavo del suo collo e singhiozzo mentre mi lascia tanti baci sulla testa.
"Supereremo anche questa. Non staremo lontani per troppo tempo e riusciremo a trovare una soluzione"cerca di darmi sicurezza, ma la sua voce trema.
Annuisco e tiro su con il naso, per poi alzare la testa e guardare il mio moro metre forza un sorriso e ricambia il mio sguardo.
Ogni volta che mi soffermo a guardarlo il mio cuore si colma di amore e batte un po' piu forte.
Anche solo mentre ci guardiamo negli occhi riesce a trasmettermi una quantità di amore impressionante.
Quando mi guarda intenerito, come in questo momento, i suoi occhi si fanno più piccoli e le sue pupille si ingrandiscono, mentre le sue labbra si curvano in un piccolissimo sorriso.
Passerei le 24 ore che ho a disposizione in un giorno a guardarlo e ammirarlo, come si può fare solo con le cose più belle.
E lui è uno di quelle.
È bello, da morire.
Avvicina la testa alla mia e mi stampa un bacio sulle labbra, lo prolunga, ma senza metterci la lingua.
"Ti amo"sussurro appoggiando una mano sul suo collo e accarezzandolo con il pollice.
"Ti amo anche io Giu, più di quanto possa immaginare".
Le sue labbra sono di nuovo sulle mie e il bacio prende una piega più passionale finchè non mi ritrovo sotto di lui.
Prende il preservativo e prima di infilarselo mi bacia.
I nostri corpi si uniscono, facendoci diventare uno solo, un cuore solo e un anima sola.
E ogni bacio è come se fosse l'ultimo.Luca sta andando a salutare Elia a casa, il quale dista a 10 minuti a piedi dalla mia.
Mi ero offerta di accompagnarlo, ma ha insistito perchè rimanessi a casa ad aspettarlo.
Sono sul balcone a fumarmi una paglia, mentre la mia testa straripa di pensieri.
La nostra potrebbe trasformarsi benissimo in una relazione a distanza e io so già che non sono in grado di gestirle queste cose.
Sono una persona molto fisica e ho bisogno del contatto e della presenza.
Magari tutto questo finirà in fretta e torneremo alla nostra vita normale in poco tempo.
Ma il mio sesto senso femminile e il mio subconscio mi ricordano in continuazione che devo essere realista
Questo è solamente l'inizio del peggio.
Ci sono molti casi anche a Bologna, la gente non esce di casa, le strade sono praticamente deserte e nonostante questo siamo una delle città meno colpite di tutta l'Emilia Romagna.
Non riesco ad immaginare come se la stiano passando i miei amici, obbligati a rimanere barricati in casa, senza poter avere nessun tipo di contatto.
Dev'essere terribile.
Insomma, neanche io sto uscendo di casa , se non per fare la spesa o andare dal tabaccaio sotto casa.
Ma è ben diverso, loro ne hanno il divieto assoluto, se non per i beni di prima necessità.
Siamo solo all'inizio e questa storia del Corona Virus si sta già trasformando in un incubo.Il moro entra in casa, nascondendosi qualcosa dietro alla schiena.
Lo guardo confusa e lui mi fa un sorriso sghembo.
"Che cos'è?"cerco di sbirciare ma continua a muoversi in modo da non farmi vedere nulla.
"Chiudi gli occhi"dice.
Faccio come richiesto, finchè non mi richiede di aprirli.
Mi ritrovo davanti un mazzo di fiori gigantesco, pieno di rose rosse, bianche e rosa.
La rosa è uno dei miei fiori preferiti e Luca lo sa bene.
Sulle mie labbra si crea un sorriso a 32 denti e gli butto le braccia al collo, stringendolo a me.
Lui appoggia i fiori sulla mensola e mi avvolge i fianchi con le sue lunghe braccia.
Io avvolgo le gambe al suo bacino e lui mi solleva, senza mai mollare la presa su di me.
Mi bacia il collo ripetutamente, mentre le mie mani sono tra i suoi capelli.
Non vorrei staccarmi mai, per nulla al mondo.
Mi rimette giù e mi porge il mazzo di fiori in mano.
Si allontana e poi rientra con un mazzo di ortensie azzurre.
"Questo sono per mamma Gio"dice con un sorriso, mentre si gratta la testa con fare imbarazzato.
Non riesco a non pensare a quanto sia bello.
Più lo penso, più vedo la situazione in cui ci troviamo e mi fa male il cuore.
Metto i fiori in un vaso e porto le rose in camera mia, mettendole sulla scrivania.
Raggiungo Luca all'ingresso che, con voce fleibile, mi dice che è ora di andare.
Annuisco abbassando lo sguardo e prendo la giacca dall'attaccapanni, per poi infilarmela sotto il suo sguardo attento.
Prendo le chiavi di casa e usciamo.
Con un tuffo al cuore chiudo il portone.
Scendiamo le scale con le mani intrecciate e un silenzio che quasi rimbomba.Raggiungiamo la sua macchina e carica i suoi bagagli, mentre mi propone di farci un ultima paglia, prima della partenza.
Annuisco e mi porge il pacchetto, guardandomi mentre estraggo una sigaretta dal suo interno.
Le accendiamo e poi apre le braccia, invitandomi ad avvicinarmi a lui.
Appoggio la testa sul suo petto mentre il suo braccio mi cinge il fianco con fermezza.
Il cuore gli batte fortissimo e insieme al suo, il mio.
Il silenzio che ci avvolge parla da sè, mentre stiamo accoccolati l'una all'altro in mezzo alle nuvole di fumo.
Finisco la paglia e butto il mozzicone per terra, allontanadomi da quelle braccia che costituiscono il mio rifugio sicuro.
"È ora"sussurra con lo sguardo rivolto verso il basso.
Prendo il suo viso tra le mani e gli accarezzo le guance.
"Ti amo"sussurra.
"Ti amo"sussurro mentre le lacrime rotolano sulle mie guance.
Unisce le sue labbra alle mie, dando vita ad un bacio disperato e colmo di tristezza.
Stampa un ultimo bacio e mi asciuga una lacrima.
"Ti chiamo quando arrivo"sospira con gli occhi lucidi.
Annuisco e mi stampa un bacio sulla fronte, prima di salire in macchina.
Mette in moto e mi fa "ciao" con la mano, mentre il veicolo si allontana da me, lasciandomi da sola in un mare di lacrime.È arrivata la sera e con lei Elia, che si è autoinvitato a dormire da me per darmi un po'di conforto.
Ho passato il resto del pomeriggio in lacrime al telefono con Alessia.Pensavo che non potesse andare peggio di così, ma mi sbagliavo.
Mentre io, il mio migliore amico e mia madre siamo a tavola, il telegiornale ci comunica la notizia.
Siamo ufficialmente in quarantena, c'è il divieto di uscire dalla regione, dal comune e di casa.
Tutta l'Italia è zona rossa.
Il peggio è appena iniziato.---------------------------------------------------
Ciao a tutti! Come state?
Questo capitolo non mi convince troppo, ma spero che a voi piaccia.
Fatemelo sapere nei commenti.Ho iniziato a scrivere una nuova storia su Shiva e mi chiedevo, anche se non è su Luca, se la pubblicassi la leggereste? Fatemelo sapere, ci tengo molto.❤
STAI LEGGENDO
Capo Plaza ≠ Luca D'Orso
Fanficse ti va leggila, non te ne pentirai! Luoghi, persone e scene sono per la maggior parte frutto della mia fantasia! Se ti piace la storia lascia una stella e fammi sapere nei commenti! Grazie❤️ (In pausa)