Una volta tornata a casa, mangiò assieme ai propri genitori e diede loro la notizia che lo avrebbe tenuto.
Il padre si pietrificò ed il sorso di vino che stava bevendo gli finì di traverso, la madre invece le parve nervosa, ma felice.
Le strinse la mano e le sorrise dolcemente, illuminandosi in volto.«Appoggio la tua scelta, è veramente meraviglioso avere un bambino... Ti migliora l'esistenza e ti fa sentire completa»
Ma Dayla non si sentiva così.
Aveva bisogno della bionda per sentirsi completa, e le sue parole le tornarono alla mente.
"...Non posso vivere senza di te!"
Glielo aveva detto poco prima che perdesse i sensi e sapeva che non se lo sarebbe mai dimenticato.
Si alzò dal tavolo una volta terminata la cena e andò in camera a preparare la borsa e lo zaino per dormire da Ilaria. Si mise un top blu a maniche corte ed un paio di pantaloni neri che le fasciavano i fianchi.
Si guardò allo specchio; la pancia quasi non si vedeva, forse perché era appena il secondo mese. Mise un filo di trucco, si piastrò i capelli ed uscì con lo zaino sulle spalle e una borsa a tracolla, prendendo la macchina ed andando sotto casa della bionda.
Suonò al citofono e questa le aprì.«Ciao! Mi sei mancata da morire!»
Esclamò la minore, mettendole le braccia attorno alla vita e sollevandola, facendole cadere tutto ciò che aveva in mano e in spalla, e la fece girare un paio di volte per aria, per poi posarla a terra ed abbracciarla.
Lei, stupita da quel gesto, la abbracciò con dolcezza e le accarezzò la schiena«Anche tu, Ila. Davvero tanto»
Rispose la corvina, per poi separarsi da lei e portare i bagagli nella sua camera, abbandonandoli in un angolo della stanza.
«Dobbiamo sbrigarci, la festa finisce all'una e sono già le dieci! Non abbiamo tutta la sera»
La informò la minore, prendendola per il braccio e trascinandola fuori di casa.
Quella sera Lean aveva organizzato un'altra delle sue feste da sballo, ma si ripromise di non bere nemmeno un goccio d'alcol, perché non faceva male al bambino.
Al massimo un calice di vino bianco.
E così fu, non un bicchiere di più né uno di meno per tutto il corso della movimentata e divertente serata«Sei pazzo! Scendi di lì!»
Urlò una ragazzina dagli striminziti shorts bianchi ad un suo amico che era salito sulla ringhiera del balcone.
Era visibilmente ubriaco, perciò due ragazzi lo aiutarono a scendere di lì.
Dayla osservò la scena e fu sollevata quando questo rimise i piedi a terra.
La bionda, che era già alla sesta birra della serata, scoppiò a ridere guardando la scena, ma quando la corvina si allontanò per stendersi su un divano, si bloccò e la raggiunse.
La maggiore tirò su le ginocchia, facendole spazio per sedersi di fianco alle proprie scarpe, e poi stese le gambe sulle sue.
Questa prese ad accarezzarle lenamente una coscia, e la corvina avvampò sentendo il cuore battere all'impazzata.«Senti, Ila, ma se una tua amica ti dicesse che è innamorata di te, tu cosa diresti?»
Le chiese la maggiore, cercando di sembrare meno tesa possibile, anche se il suo respiro era accelerato esattamente come il proprio battito
«C'è solo una persona a cui direi di sì... Delle altre ragazze non m'importa se non per amicizia»
Rispose la bionda, sorridendole di sbieco e continuando ad accarezzare le cosce sode della corvina.
Dayla fece un sorriso amaro, colpita in pieno stomaco da quella risposta.
A lei piaceva qualcuna e avrebbe detto sì solo a lei. Cercò di non sospirare e si alzò dal divano«Vado a casa...»
Disse lei, stringendo le mani a pugno e infilandole nelle tasche laterali dei jeans.
La minore la guardò confusa e si alzò a sua volta, posandole una mano sulla spalla e facendola voltare per guardarla in viso.
La corvina incrociò i suoi occhi marroni e ne venne rapita. Forse lei aveva capito tutto, solo da quella semplice domanda? Beh, si, era stata decisamente esplicita, ma non aveva detto nulla che potesse far intendere che lei provasse qualcosa nei suoi confronti. O si? Il dubbio la divorava mentre la minore le si avvicinò ulteriormente.«Al mare, parlavi sul serio?»
Le chiese lei di punto in bianco.
Non è possibile! No!
Spalancò gli occhi, e socchiuse le labbra.
"Ho capito ormai da qualche giorno che... Mi piaci, Ila..." lo aveva detto sul serio, ma credeva che lei stesse dormendo! Aveva combinato un casino con quelle semplici parole, ma perché la sua amica gliene stava parlando solo ora?
Erano passati dei giorni ormai!«Ti prego, non dire niente... Ho capito, me ne farò una ragione»
Sussurrò Dayla, soffocando un singhiozzo che le tentò di risalirle la gola, mordendosi il labbro inferiore
«Ti ho sempre detto che pensi troppo. Non leggere tra le righe... È tutto più semplice di ciò che credi, Dayla»
Le disse la bionda, per poi stringerle il capo tra le mani ed avvicinarsi al suo viso.
I loro fiati si fusero, gli occhi della minore si chiusero ed il cuore della corvina parve schizzare fuori dal suo petto. Avevano le labbra premute tra loro.
"...Non posso vivere senza di te!", non doveva leggere tra le righe.
"C'è solo una persona a cui direi di sì...", non doveva leggere tra le righe!
Era stata così stupida a non averlo capito prima!
"...Gli farò da zia, sappilo!".
"...non ti azzardare ad avvicinarti a lei".
"...E poi potrei aiutarti anch'io.".
Lo aveva lasciato intendere in tutte quelle situazioni, com'era potuta essere così cieca da accorgersene solo ora?
Mise le braccia attorno ai suoi fianchi e la strinse a sé, godendosi il sapore delle sue labbra, la sua lingua che la esplorava e sfiorava la propria, prima di separarsi.«Ora hai capito, spero. Mannaggia te e al tuo brutto vizio di arrovellarti il cervello»
Disse Ilaria, scherzosa, mentre riprendeva fiato.
La corvina era stranita, quel bacio l'aveva disorientata e quelle parole le resero tutto più chiaro, ogni cosa che lei le aveva detto da quando erano amiche«Ma da quanto ti piaccio...?»
Chiese Dayla, portandosi le mani sulle labbra quando la minore alzò una mano, facendo un "3" con le dita.
Tre mesi? Tre settimane? Tre giorni?«Tre anni»
Rispose alla sua domanda inespressa, facendola sobbalzare
«Avevo capito che le ragazze non ti piacevano, e perciò mi ero arresa all'idea che saresti stata con un ragazzo e io sarei sempre rimasta solo... Una migliore amica. Ma è qualche giorno che sei strana e reagisci come reagivo io le prime volte che mi sono accorta che le ragazze mi attiravano...»
Si strinse nelle spalle come aria di scuse
«...E quando al mare mi hai detto quelle parole, ero la persona più felice della terra»
La corvina le sorrise tra le lacrime e le prese la mano, tirandola via con sé e urlando un rapido "Ciao" generale prima di uscire dalla porta d'ingresso.
La trascinò fino alla propria macchina e le mise poi entrambe le mani sul viso quando furono all'interno, sedute, e la baciò di nuovo, con trasporto, dolcezza e... Amore.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Spazio autrice:𝓗𝓲 𝓰𝓾𝔂𝓼 𝓪𝓷𝓭 𝓰𝓲𝓻𝓵𝓼!
Il prossimo capitolo è la seconda parte di questo. Sarà esplicito, perciò se siete sensibili potete saltarlo, perché non è parte cruciale della storia, solo un mio piccolo sfizio personale!
Ps. Scusate se con le uscite dei capitoli non sono puntuale
Pubblico quando mi ricordo ;-;𝓛𝓸𝓽𝓼 𝓸𝓯 𝓴𝓲𝓼𝓼𝓮𝓼, 𝓘 𝓵𝓸𝓿𝓮 𝔂𝓸𝓾 𝓪𝓵𝓵!
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𝑵𝒊𝒏𝒆𝒕𝒆𝒆𝒏
Teen FictionCome vi sentireste se a diciannove anni rimaneste incinta, se il padre del bambino vi lasciasse ed iniziaste a provare degli strani sentimenti per la vostra migliore amica? Questo è successo a Dayla, di cui vi racconterò la storia dal giorno in cu...