ᑕᗩᑭITOᒪO 1

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Avani:daiiii!!! Mi urlò la mia migliore amica dall'altra parte del telefono.
Io:Avani non posso.
Tempo zero erano tutte sotto casa mia, vi spiego stasera vogliono portarmi ad una festa ma mio padre non me lo permetterebbe mai
Io:ragazze mio padre
Charli:digli che andiamo nel bar di sempre
Io:ok...
Presi coraggio e bussai allo studio di mio padre Alex Smith un uomo  che non sorride mai,avrei voluto un padre  fiero di me che giocasse insieme a me ma purtroppo non fu così lui trova sempre un modo per sminuirmi.
<AVANTI> mi urlò lui al di là della porta, apro con molta cautela
<hai intenzione di uscire stasera?>
Io:s-si
<dove?>
Io:aal so-solito ba-bar. Stavo iniziando a sudare freddo per paura che scoprisse tutto
<a casa alle 1:00> detto questo esco dalla porta tornado in camera mia dalle mie amiche
Io:ci ha creduto
Ragazze:siiii tieni. Dicono porgendomi un vestito
Io:ragazze se mi vede mio padre mi ammazza
Addison:daiiii
Io:ahhhh ok. Lo prendo e mi vado a cambiare

Uscii dal bagno ed erano tutte a bocca aperta non è da me mettere queste cose

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Uscii dal bagno ed erano tutte a bocca aperta non è da me mettere queste cose. Mi truccarono, mi piastrai capelli e ci dirigemmo alla macchina stando attente che mio padre non mi vedesse così.

Direzione Tenax (discoteca)

Siamo in macchina quindi prenderò questa mezz'ora per raccontarvi un po' di me:
Sono May Smith ho 15 anni e sono parecchio bassa mio padre è l'uomo più ricco d'America e poi c'è mia mamma quella povera donna che in casa cucina pulisce insomma mio padre ragiona ancora come un uomo di secoli e secoli fa. Faccio ginnastica artistica ma aspettate non è bello come sembra si è la mia passione ma non ce la faccio più la faccio tutti i giorni 7/7  per 4 ore mio padre si aspetta l'oro alle Olimpiadi per questo mi alleno così tanto a volte viene a vedere che progressi ho fatto e ogni volta l'unica frase è "non è abbastanza".
ho sempre studiato a casa con l'insegnante privato cosa per niente bella. Non so nemmeno se chiamarlo padre ormai per me è solo Alex Smith l'uomo più ricco, spregevole, dell'America, diciamo che sono la pecora nera della famiglia la seconda figlia è già ho una sorella che però ora è al college lei la primogenita  la preferita di mio padre lei la tratta come una figlia io per lui sono solo un altra.con un solo sguardo riesce a farmi stare a spalle contro il muro.
Siamo arrivati entriamo e in lontananza vediamo i nostri amici ci avviciniamo
Io:ragazziii
Mattia:ODDIO MAY CI SEI ANCHE TU!!
Io:certo baby. Dissi ammiccando
Ci andammo a sedere quando parti baila baila baila di Ozuna presi mark il primo che mi è capitato e lo portai in pista mi piace ballare mi libera dopo un po' mi sento osservata mi guardò intorno e vedo un ragazzo che mi fissava uno sguardo che mi riuscì a mettere letteralmente al muro proprio come quello di mio padre, nessuno mi faceva quell'effetto oltre a lui fino ad ora....
Io:mark vado a prendere una boccata d'aria
Uscii e mi misi su una panchina a pensare a quello sguardo che mi mise così in soggezione mio dio.

Iniziai a muovere la gamba freneticamente dal tanto stress.

"Potresti fermare quella gamba che tra un po' ti si stacca"mi giro e c'è il ragazzo di prima ora che ci sono i lampioni riesco a vederlo meglio ha due occhi marroni e i capelli biondi cenere è alto molto alto e dovrebbe essere poco più grande di me riesco a vedere anche i suoi lineamenti.

È di una bellezza disarmante

Io:scusa e che sono nerv- aspetta ma perché devo dare spiegazioni a te?! Non so nemmeno chi tu sia! E poi che ci fai qui mi segui per caso?'

"Mi dispiace darle un dispiacere principessina ma sono solo venuto a prendere un po' d'aria" rispose beffardo.

"Ah ah ah simpatico"gli dico con tono sarcastico.

Dopo quella "discussione" decido di stare zitta ma non per poco perché il signorino incomincio di nuovo a parlare.

"Che c'è ti sei offesa perché non sono venuto per te?" Mi disse prendendomi in giro

Infastidita da quella conversazione mi alzai di scatto con l'intento di entrare ma mi bloccò il polso portandomi davanti a lui.

Si avvicinò così tanto alla mia faccia che credevo mi stesse per baciare, ma tirai un sospiro dentro di me quando iniziò a parlare.

"Dimenticavo di dirti una cosa" disse quasi sussurrando, io con un filo di voce risposi "cosa" non sono mai stata così vicina ad un ragazzo è la cosa mi metteva sia a disagio sia paura.

"Sei bellissima, prima quando ballavi non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso" poi si avvicinò al mio orecchio e ancora più piano disse "e neanche ora" poi se ne andò lasciandomi lì impalata con i suoi complimenti impressi nella mente, insieme ad un altra domanda

L'averi mai incontrato?

-Gaia⚡️

𝙏𝙃𝙀 𝙂𝙃𝙀𝙏𝙏𝙊 𝘽𝙊𝙔 🔫😈//𝙥𝙖𝙮𝙩𝙤𝙣 𝙢𝙤𝙤𝙧𝙢𝙚𝙞𝙚𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora