Madhouse. (Parte 1)

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Michael's pov.

1949

Sono l'agente dell'FBI Michael Clifford. Ho 24 anni. A 17 sono stato mandato a combattere. Avevo una famiglia, ora non più. Mi sono trasferito in America per un incarico alquanto bizzarro, devo diventare un guardiano del Lunatic Asylum Danvers, nel Massachusetts.

Un ospedale psichiatrico.

In altre parole?

Un manicomio.

Se qualcuno mi chiedesse il perché io abbia accettato probabilmente risponderei per la paga. Il che, non sarebbe una bugia. Ma la verità è un'altra...in questo ospedale sono rinchiusi molti uomini impazziti per aver assistito agli orrori della guerra. Spesso penso che avrei potuto fare la loro fine, è per questo che ho accettato.

Ci sto andando con la mia spalla, Calum Hood.

Di questo andamento arriveremo circa per domani mattina. Anche il viaggio in treno è stato pagato dall'ospedale. Ho paura che sia per il fatto che debbano cambiare spesso gli impiegati.

Mi addormento nella piccola cuccetta pensando a quello che mi aspetta.

...

Calum mi sveglia di buon ora. In tempo per sistemare i bagagli e per metterci la nostra nuova uniforme.

Dalla stazione di Boston prendiamo un taxi, il viaggio non dura molto. La struttura è molto bella, sembra un castello, dicono che al di sotto ci siano decine di canali sotterranei. Non sembra così terribile...e la neve offre all'edificio un atmosfera quasi favolistica.

Ci chiamano e, percorrendo decine e decine di grandi scalinate, raggiungiamo una struttura centrale sopraelevata.

Non vedo niente di sconvolgente in tutto questo.

Il signore che ho davanti è leggermente in sovrappeso, porta un orologio da taschino nel gilet che ha sopra una camicia marrone, in sfoggio del tipico stile di Boston.

"Piacere di fare la vostra conoscenza. Signor Hood e signor... Clifford. Mi chiamo Alexander." Disse controllando ciò su un piccolo blocco di carte ingiallite.

Io e Calum rispondemmo cortesemente al saluto.

"Credo che voi tutti sappiate cosa si svolge in questo edificio." Continuò in totale serietà.

"Come avete potuto constatare la paga non si può certo definire misera ma le regole da seguire sono altrettante. Il regolamento lo troverete nelle vostre stanze...quanto a voi, signor Clifford. Desidero parlare in privato con lei. Signor Hood, è congedato."

Vidi con la coda dell'occhio Calum salutare e andarsene, continuavo a fissare quell'individuo, fin troppo comune che mi si stagliava davanti.

"Signor Clifford, ho saputo della sua provenienza tedesca. Gradirei che cominciasse oggi, abbiamo bisogno di supervisione ad un soggetto particolarmente preoccupante. È il paziente numero 59, conosciuto con il nome di Luke Hemmings. L'aspetto questa sera. Il caposala, Irwin, lo accompagnerà. Tutto chiaro?"

Annuii e Alexander sembrò compiaciuto.

"Penso che andremo molto d'accordo noi due, signor Clifford."

Sorrisi, effettivamente forse quell'uomo era abbastanza inquietante. Ma in fondo mi trovavo in un istituto psichiatrico.

Sarebbe potuto andare peggio.

...

Mangiai in una sala destinata al personale dove ebbi la fortuna di rincontrare Calum. Non ci conoscevamo da molto ma era la persona con cui ero arrivato lì, non mi sarebbe piaciuto perderlo.

Sweet. Horror. Muke.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora