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La festa a casa di Steven More era davvero un successo

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La festa a casa di Steven More era davvero un successo.

Aveva, come c'era da aspettarsi, le tre perle che trasformavano una semplice festicciola da weekend in una festa super cool, che sarebbe rimasta sulla bocca di tutti per settimane.

La prima era stata una mega-rissa tra le due Janette, Janette B. aveva scoperto che Janette C., sua migliore amica e spalla da anni, limonava duro con il suo ragazzo, Chris Gomez, nello sgabuzzino dei sette minuti in paradiso. Per premiarla di tanta passione e fedeltà, le aveva strappato tutte le extension, lasciando le ciocche indiscriminate sul pavimento spoglio del soggiorno.

La seconda era la presenza delle BC, le Bitches' Clothes, ovvero le stronze, zoccole, estremamente bastarde e ipocrite della Charity High. Crystal, Bridget e Penelope erano le persone più infime che conoscessi. Ero certa che se il diavolo avesse avuto una progenie, sarebbero stata senz'altro questo trio maledetto.
Non che avessi qualcosa in contrario a delle figlie di papà viziate e rifatte, per me si potevano rifare anche il cervello, se fosse servito a qualcosa. Ma da quando, in terza media, mi avevano versato il succo di pomodoro sui jeans bianchi, spargendo la voce che avessi un ciclo mestruale potente come le cascate del Niagara e iniziando a chiamarmi "Tampax Girl" non ero rimasta una loro grandissima fan, ecco.
Però contrariamente al mio personalissimo odio viscerale e illimitato nei loro confronti, erano le star indiscusse della nostra scuola. Quindi me le dovevo sorbire ad ogni singola festa, dove si sarebbe trovata la terza perla per una festa cool, Derek Mcdougal. Stella nascente del pugilato, considerato il sex simbol della Charity, era l'elemento assicurato, il jolly per una mano vincente. Dove c'era Derek, c'era chiunque contasse qualcosa, le cheerleader, la squadra di nuoto, la squadra di football e i pugili gli ruotavano intorno come le api intorno a un fiore dal nettare prelibato.
E, quindi, eccomi qui, in un covo di liceali ubriachi, vestita come quelle escort da un centinaio di euro all'ora, cercando di attirare meno attenzione possibile e aspettando, seduta in disparte sulle scale in legno d'acero, il cocktail promesso da Miles.

《Posso farmi un giro?》Una voce biascicata, mi colse totalmente alla sprovvista mentre mi stavo arricciando convulsamente una ciocca con le dita. Un gesto abitudinario, ma con la capacità di rilassarmi, che facevo quando non sapevo bene cosa fare.

Matthew Smith, il quarterback dei Falcons, la nostra squadra di football entrò nel mio campo visivo. Dietro di lui, sembrava che la festa continuasse alla grande. Erano tutti presi a baciarsi, strusciarsi e flirtare. Ma ero certa che qualcuno mi stesse attentamente controllando, pronto a rivelare ogni mio singolo spostamento a Miles o Derek.
Guardai curiosa Matthew, mostrandogli il dito medio, smaltato di nero. Era completamente fradicio di sudore, al punto tale che la camicia hawaiana che indossava sembrava essersi fatta un bel giretto in un secchio zeppo d'acqua. La pesante zazzera arruffata, color miele, gli cadeva completamente sugli occhi verdi, leggermente arrossati dall'alcool. In una situazione diversa avrei detto che era molto figo, un figo spaziale, ma sapevo bene che mi aveva rivolto la parola solo perché non avevo Miles o Derek alle calcagna. Nessuno alla Charity sembrava mostrare un minimo di interesse per me, o almeno non dopo che Derek aveva rotto il naso, giustamente, al mio ex. Ero stata fidanzata con Evans per ben sei mesi, non moltissimo, ma relativamente tanto se paragonato alla durata media delle relazioni alla Charity. Ovviamente quando passi la totalità del tuo tempo con due maschi alfa, protettivi e possessivi nei tuoi confronti, è complicato instaurare nuove amicizie e, ancor più complicato, instaurare una relazione.

Ero uscita con Evans perché era l'unico a non essersi lasciato intimidire dal fascio di muscoli e nervi di Derek e dalla subdola meschinità di Miles. Aveva trovato il coraggio di fermarmi in corridoio, sotto lo sguardo sbigottito di Derek e quello annoiato di Miles, e mi aveva invitata ad uscire. Da lì, eravamo diventati una coppia a tutti gli effetti, o quasi. Visto che non andavamo a letto insieme.
Nonostante lui ci avesse provato e riprovato, insistentemente, non riuscivo a fidarmi ancora totalmente, avevo bisogno di più tempo. Essendo cresciuta in mezzo a soli uomini e con tre fratelli più grandi, incapaci di tenerselo dentro i pantaloni, capivo l'importanza del sesso. Però, avevo un sacco di aspettative e di desideri, forse merito della Disney. La mia prima volta doveva essere speciale e importante, con una persona che non mi faceva pressioni.
Questo a Evans non era andato molto giù, così mi aveva lasciata dandomi della frigida e spargendo la voce per tutta la scuola. Ripensarci mi faceva stare ancora male, mi aveva così ferita ed ero stata così distrutta da saltare la scuola per una settimana e rinchiudermi in camera. Al mio ritorno, avevo scoperto che il giorno dopo avermi lasciata Evans si era vantato della cosa negli spogliato. Era bastata mezz'ora prima che Derek lo venisse a sapere, lo aveva aspettato nei corridoi e gli aveva spaccato completamente il setto nasale, riempiendolo di botte al punto da farlo diventare quasi più scemo di quanto fosse.
Com'era successo ogni singola volta in cui qualcuno aveva osato contraddire o sfidare Derek, nessuno aveva visto niente e il preside si era limitato a una piccola ramanzina e a qualche giorno di sospensione.
Un mese dopo, Evans era in un'altra scuola, lontano dalla mia vista e soprattutto dalla mia vita. Cosa di cui ero profondamente grata.
《Ci sei? Ed io che sto rischiando la vita per parlare con una sordomuta.》Mi si sedette accanto sulle scale.
《Non credo sia una mossa saggia.》Cercai di spiegargli, con il tono più gentile e accondiscendente possibile. Avevo imparato a parlare agli ubriachi quando mio padre stava per uccidere, nel vero senso della parola, quel cazzone di mio fratello Liam, dopo aver scoperto che aveva rubato l'auto dei vicini e gli aveva cagato sulla soglia d'ingresso, totalmente ubriaco.
《E perché?》Mi domandò, guardandomi in completa adorazione.
《Perché primo sei stato poco carino e, secondo, se Miles o Derek ti beccano qui, sei un uomo morto.》Gli spiegai, elencando ogni punto con le mani, per dare più enfasi alla risposta.
《Voglio rischiare, cazzo.》
Una testa rossiccia inconfondibile sbucò dalla cucina, con Millie e Derek al seguito.
《Oh merda, alzati.》Provai ad alzare Matthew con entrambe le mani, senza alcun risultato. Ci sarebbe voluto un esercito a sollevare il suo corpo sodo e muscoloso e chiunque era a conoscenza della mia mancanza di interesse verso tutto ciò che prevedeva una fatica fisica. Guardai ancora verso il trio che si era fermato a parlare con le BC, Crystal stava aprendo la camicia di Miles davanti a Millie, senza che lei facesse alcun ché per fermarla. Nel frattempo, Derek pattugliava la stanza con lo sguardo, come se quello che stava accadendo tra Miles, Millie e quella stronza di Crystal non lo riguardasse minimamente. Cercai di distogliere lo sguardo da quel volto scolpito dagli dei greci, per concentrarmi sul quarterback ubriaco affianco a me. 《Ti prego, alzati. Prima che arrivino.》Lo pregai.
Mi rivolse un sorriso furbo. 《Mi alzo, se accetti di uscire con me.》
《Ma cosa stai dicendo. Io non esco con nessuno.》Gli risposi totalmente disdetta da quella richiesta, possibile che non si curasse di quello che poteva succedere? Era ubriaco a tal punto?
《Ragion per cui devi uscire con me.》Disse, spostandosi distrattamente i capelli dalla fronte sudata.
Alzai lo sguardo per cercare i miei amici e, nonostante il marasma di persone e la musica ovattata, non potei non rimanere incatenata da un paio di occhi azzurro ghiacchio che sembravano aver finalmente trovato quello che stavano cercando. Senza interrompere neanche per un'istante il contatto visivo, Derek aveva lasciato gli altri con le BC e si stava incamminando lentamente, lasciando un varco al suo passaggio, che neanche le Kardashian, verso di me.

 Senza interrompere neanche per un'istante il contatto visivo, Derek aveva lasciato gli altri con le BC e si stava incamminando lentamente, lasciando un varco al suo passaggio, che neanche le Kardashian, verso di me

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