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《Credo sia meglio tu te ne vada

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《Credo sia meglio tu te ne vada.》 Dissi, alzandomi in piedi e obbligando Matthew Smith ad alzarsi a sua volta.
《Ti ricordo che devi accettare di uscire con me.》 Continuò, totalmente preso a sorridermi con uno sguardo ebete.
《Lei non deve accettare di uscire con nessuno.》La voce profonda e roca di Derek mi fece improvvisamente accapponare la pelle, cogliendomi alla sprovvista. 《Ora levati dalle palle.》
Mi strinse con fare possessivo un fianco, mentre con l'altra mano teneva un bicchiere di vetro trasparente con un liquido ambrato all'interno, certamente whisky senza ghiaccio. Una roba fortissima che riusciva a bere solo lui. Ripensai a quella sera al bar, in cui io e Miles, per imitarlo, avevamo buttato giù un bicchiere a testa, e a come avessimo ballato sotto la pioggia urlando che eravamo tosti tanto quanto lui, se non di più.
Gli andai vicino, assaporando il profumo di menta che emanava. Derek non era affettuoso come Miles, potevo contare sulle dita di una mano le volte in cui aveva cercato un contatto fisico, di qualsiasi tipo. Anche solo una stretta di mano era preziosa per lui, o almeno con me, visto che toccava tranquillamente le BC e qualsiasi essere femminile ci provasse con lui.
Mi piaceva pensare che mi rispettasse troppo per vedermi in una maniera diversa dalla sorellina più piccola, bisognosa di affetto e protezione. Però, se proprio dovevo essere sincera, bruciava. Non tanto perché non mi guardava con gli stessi occhi con cui osservava le altre, ma perché dopo che ero stata con Evans, lui era l'unico capace di farmi provare qualcosa di più del ribrezzo per l'altro sesso. Con questo, non che il trauma mi abbia fatta diventare lesbica, sono una fan sfegatata degli uomini e non potrei vivere senza di loro. È stato grazie a degli uomini che sono diventata la Katy che sono ora. Però se non sei Brad Pitt o Cillian Murphy è difficile attirare la mia attenzione.
Ecco, questo non vale minimamente per Derek Mcdougal. D'altronde con i capelli corti color caramello, gli occhi azzurri freddi come dei laghi ghiacciati, una spruzzatina di lentiggini su quel naso tanto dritto quanto perfetto e quelle labbra carnose costantemente serrate era impossibile non attirare la mia attenzione, come quella dell'intero corpo studentesco.
Derek era davvero l'incarnazione della perfezione maschile.
《Credevo fosse libera di scegliere.》Matthew incrociò le braccia, guardando Derek in cagnesco.
《È sfida quella che sento nella tua voce?》Derek gli mostrò un sorriso freddo, uno di quelli collaudati che l'avevano reso tanto affascinante quanto pericoloso.
《Sì, credo che se potesse scegliere uscirebbe con me. 》
《Tsk. Illuso.》Derek, aveva lasciato il bicchiere in mano a Millie, che ci aveva raggiunti insieme a Miles, per mettermi anche l'altro braccio stretto in vita. Nel frattempo, mi accorsi che la musica era totalmente sparita e tutti stavano guardando il nostro piccolo battibecco, come se fosse un film in prima visione, assolutamente da non perdere.
《Come scusa?》
《Tu credi davvero che sceglierebbe uno come te? Ripetitelo se serve ad autoconvincerti, ma sappiamo entrambi la verità.》Era stato Miles adesso a parlare, guardava la scena come se lo annoiasse terribilmente e gli stessimo facendo perdere tempo prezioso, ma sapevo perfettamente che era una maschera. Miles viveva per momenti come quello, mi aveva spiegato più volte che riuscire ad avere l'ultima parola in una discussione lo elettrizzava, molto più che giocare  a Gta. A pensarci tutta era strano forte, a volte, ma lo adoravo proprio per questo.
《Quale verità?》Chiese Matthew,  grattandosi la testa e guardandomi, come se io potessi avere voce in capitolo nella loro discussione.
A volte mi mancava uscire ed essere corteggiata. Per quanto valeva, mi era piaciuto stare con Evans, avere qualcuno che ti guardava come se fossi qualcosa di più che una sorella o un'amica davanti a cui ruttare e scorreggiare come non ci fosse un domani, non che Derek lo facesse, ma Miles faceva letteralmente schifo al riguardo.
《Perché lei è troppo per uno come te.》Rispose Derek, stringendomi ancora di più e portandomi con la schiena di fronte a lui, come a volermi tenere ancora più vicina.
《Ah, e quindi la dolce Katy Sunders va bene per uno come te?》Gli domandò con sarcasmo Matthew.
《Non è questo quello che ho detto,  quarterback.》Potevo sentire la minaccia velata in ogni sua singola parola. 《Vedo che mal interpreti le mie parole, come d'altronde mal interpreti le richieste del tuo coach.》
Miles iniziò ad applaudire, mi voltai stralunata verso di lui. E, guardando gli occhi nocciola illuminati di pura cattiveria e divertimento non riuscì a trattenere un brivido. Odiavo quello sguardo. Lo sguardo di chi sta per uscirsene con qualche assurda e strampalata idea.
Evidentemente anche Derek doveva essersene accorto, perché mi strinse ancora più forte, prima di pronunciare: 《Qualunque cosa sia, no. 》Sembrava stranamente teso, cosa inaudita per Derek Mcdougal. Ma io sapevo bene che aveva tutti i motivi per farlo, Miles ci avrebbe presto messo in uno dei suoi soliti casini.
《Dato che non voglio darti il beneficio del dubbio, Smith. Propongo una sfida.》Disse improvvisamente Miles mostrando il suo solito sorriso smagliante a trentadue carati.
《Brutto coglione, ho detto di no.》Continuò Derek nervoso, dietro di me.
Matthew, visto l'agitazione creata da quella piccola proposta, fece un cenno con il mento a Miles. 《Ti ascolto.》
Io non potevo far altro che restare ad aspettare la bomba partorita dalla testa eccentrica di quel bambinone cresciuto.
《Uscirete entrambi con Katy e, entro il Winter Formal, lei dovrà scegliere chi dei due preferisce.》

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