Viola's pov
Continuavo ad andare avanti e indietro per la sala d'attesa. Ero in ansia, erano passate ore ormai ma lui non usciva!
Jo< dai, andiamo a casa. Ci facciamo una doccia e torniamo subito>
B< no, io lo aspetto!>
Lea< ci stiamo noi qui, se abbiano notizie ti chiamo subito>
H< stai tranquilla Bea!>
B< me lo prometti?>
Lea< promesso>
Così, contro voglia seguii il mio gemello verso la centrale. Ero agitata, stavo zitta per non scoppiare a piangere. Dentro di me mi sentivo persa completamente, totalmente! Il viaggio fu molto veloce, probabilmente per i mille pensieri che si aggiravano nella mi piccola mente contorta.
Jo< arrivati>
Scesi dall'auto, non sapevo il perché ma mi sentivo molto debole, iniziai a tremare.
Jo< tutto bene?>
B< NO CHE NON STO BENE! STO DI MERDA CACCHIO>
Jo< vieni dai>
Mi prese in braccio e mi accompagnò all'interno.
Jo< Christine aiutala a fare una doccia e falle mangiare qualcosa>
Ch< certo, dai vieni>
Mi sentivo morta, senza lui, il suo sorriso da bimbo che ha visto un enorme gelato!
B< Chry , mi porti all'ospedale??? Ti prego>
Ch< no ora fai la doccia, dai su>
B< ti supplicoo>
Ch< appena l'hai fatta e mangiato qualcosa si>
Così, mi arresi e mi svestii per poi entrare nella calda doccia. L'acqua scivolava sul mio corpo, quanto avrei voluto che anche i problemi facessero tale! Rimasi ferma, immobile sotto al getto, davanti c'era il mio riflesso, mi guardavo. Il mio sguardo era spento, morto. I miei grandi occhi marroni erano diventati neri come il buio di cui ho tanta paura; erano lucidi, rossi! Avevo del occhiaie lunghe fini alle guance ,le labbra screpolate dal continuo tormento dei miei denti che si sfogavano su esse, i capelli oramai bagnati, disordinati.
Ch< Bea?>
B< oh si sì>
Iniziai a lavarmi, presi lo shampoo e lo misi nei miei lunghi capelli castani scuro, iniziai a sfregare con forza, forse ne misi anche troppa che mi tagliai all'allattaccature dei capelli.
B< merda>
Ch< che succede?>
B< mi sono tagliata sfregando>
Ch< Bea!!! Da mettiti sotto l'acqua ed esci possibilmente senza farti male!>
B< si ok>
Così, mi sciacquai delicatamente, tolsi tutto lo shampoo, mi lavai successivamente anche il corpo continuando a guardarmi dritto negli occhi. Vedevo me, la me di circa 10 anni fa, la Viola che si faceva male da sola perché i compagni non la accettavano, la Viola che soffriva ogni minuto della sua giovane vita, la Viola che non sorrideva mai perché non credeva di meritarlo, la Viola che non ha mai creduto in se stessa, la Viola che non aveva amici se non i pupazzi o i libri... Mi scese una lacrima che si confuse subito con una goccia che cadeva proprio in quel punto.
Ch< Bea, stai bene?? Sono 20m che stai ferma!>
B< s-si tutto ok....>
Iniziai a piangere, non stavo bene! Un'altra volta il mio cuore era stato distrutto, era in mille pezzi, come se la colla che avevo usato non stava facendo più effetto...
Iniziai a urlare, a sfogare tutta la rabbia che provavo verso il mondo in quel l'esatto momento.
B< PERCHÈ CAZZO, PERCHÈ TUTTE A ME!! HO SOLO 16 ANNI PERCHÉ MI CONTINUI SOLO A ROVINARE, PER QUALE CAZZO DI MOTIVO MI HAI CREATA? PER SOFFRIRE E BASTA?>
Chry non parlava lasciava che mi sfogassi, facessi uscire tutto il male che avevo e tenevo dentro.
Dopo un po' mi calmai e dopo essermi calmata uscii dalla doccia con gli occhi ancora rossi.
Presi l'accappatoio e l'asciugamano e mi feci una specie di turbante sui capelli e legai la citurina dell'accappatoio per poi abbracciare Chry.
Ch< andrà tutto bene>
B< lo spero tanto, tanto>
Strofinai molto i miei capelli per poi dirigermi in camera dove si trovava la mia valigia. Presi i primi vestiti che trovai davanti: