Capitolo 4

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Entriamo all'interno del locale, c'è molta gente, non come se fosse sabato, ma quasi, a quanto pare il lunedì è il nuovo weekend di molte persone. Prendiamo un tavolo e aspettiamo che qualcuno venga a prendere il nostro ordine. Meredith e Lizzie sono euforiche, io un po' meno. Sono già stata in questo bar qualche volta, non posso dimenticarlo, è stato il giorno in cui ho lasciato Logan qualche settimana fa. I ricordi di quella sera sembrano prendere il sopravvento, ma li scaccio via, voglio provare a divertirmi stasera.

Una barista viene a prendere il nostro ordine.

-Ma qua non ci lavora quel barista carino, Julie?- mi chiede Lizzie. Già qua ci lavora il barista carino a cui ho fatto un avance sessuale che il mondo sembra volermi ricordare.

-Quale barista carino?- chiede Meredith girandosi a destra e sinistra per intercettarlo.

-È un ragazzo a cui Julie ha fatto un avance sessuale mentre era ubriaca.- risponde Lizzie disinvolta, come se fosse una cosa bella da sbandierare al mondo intero, la fulmino con lo sguardo e lei ride, viene spontaneo anche a me ridere mentre Meredith alterna le sue espressioni da scioccata a super euforica di volerlo vedere.

Perquisisco con lo sguardo il locale, in realtà non mi sembra di vederlo e le mie due amiche sembrano molto deluse da ciò, anche se per me, in realtà è un sollievo.

-Julie domani viene mio fratello, te lo ricordi vero?- mi chiede Mer, in realtà l'avevo dimenticato, ma faccio finta di niente.

La serata continua in maniera molto tranquilla, alla fine uscire è stata una bella idea, ho staccato la mente e mi sono svagata un po'. Annoiarsi con Meredith e Lizzie è praticamente impossibile, sono due vulcani di energia e mi fanno ricordare che anche io ero così prima dell'avvento di alcune disavventure nella mia vita, Logan, infine, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

L'indomani mattina la sveglia suona presto e nonostante la stanchezza che sento mi impongo di alzarmi dal letto ed essere produttiva. Sono ricominciate le lezioni all'Università e tra gli obiettivi della mia nuova vita c'è quello di seguire con maggior frequenza e non accantonare per nessuna ragione al mondo lo studio e le mie passioni.

Vado in cucina e faccio colazione, Meredith è già in bagno a prepararsi, oggi verrà suo fratello a pranzo, mi ha fatto la testa enorme per tutta la settimana, a quanto pare lei è suo fratello sono molto legati e non si vedono molto spesso pur abitando nella stessa città.

Una volta che lei uscita dal bagno è il mio turno di lavarmi, e dopo essermi preparata velocemente esco di casa con la mia borsa piena di libri per dirigermi all'Università.

La mattinata fortunatamente trascorre in fretta e dopo tre ore piene di lezione metto, finalmente, piede fuori dall'Università e riassaporo un po' d' aria pulita. Tra poco arriverà la primavera, l'aria è ancora fredda, ma percepisco la tranquillità che porta solitamente la stagione nell'aria.

Entro in macchina, prima di andare a casa devo passare al supermercato per prendere alcune cose che servono per preparare il pranzo per oggi. Meredith sta preparando qualcosa di molto grande a quanto pare per suo fratello, come se non si vedessero da tanti anni, ma penso che l'affetto sia questo: mancarsi tanto quando si sta lontani anche per poco e cercare di rendere felici le persona che si amano con piccoli gesti, come un bel pranzo. L'affetto è qualcosa che ho ricevuto veramente poco in vita mia, non ricordo nemmeno più cosa significhi sentire la carezza di una madre, l'abbraccio di un padre o avere un fratello o una sorella su cui contare sempre.

Persa nei miei pensieri mi ritrovo in poco tempo davanti al supermercato. Parcheggio la macchina ed entro, faccio una spesa veloce e poi esco.

Appena arrivata a casa mi assale il dubbio di essermi persa per sbaglio un ristorante: i fornelli sono pieni di pentole, tegami e tegamini; tutte le finestre della casa sono aperte e se non ci si regge ai mobili si rischia di volare, tra poco in questa casa ci sarà un tornado. Le sedie sono alzate sul tavolo e Meredith si muove a destra e sinistra con i capelli raccolti in un pinzettone, la scopa in una mano e una pezzuola sulla spalla, assomiglia tanto ad una casalinga disperata.

La rosa blu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora