epilogo

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Narrator's pov

3 anni dopo...

Sono passati esattamente 3 anni da quella famosa festa in famiglia.
In questi anni ne successero di cose.
Sia di belle sia, purtroppo, di brutte.
Partiamo con il nostro amato capo famiglia, come lo chiamavano gli altri, il leader del gruppo, Namjoon.
Aveva trovato l'amore?
Forse.
Era felice?
Molto.
Gli amici?
Li aveva ancora.
Possiamo dire che era il più felice tra i 7 ragazzi antiproiettile, come si facevano chiamare ancora.
Namjoon era maturato molto in quei pochi anni.
Stava per realizzare il suo sogno segreto.
Diventare un professore di filosofia.
Bhe, cosa possiamo dire?
Normale per un ragazzo intelligente come lui voler diventare una fonte di conoscenza per gli altri.
Nel mentre aspettava di finire l'università di lettere e filosofia, lavorava presso una libreria.
Amava tanto i libri.
Erano la sua vita.
Maturò anche quello nel corso di quegli anni.
Il suo amore per i libri.
Che dire?
Un ragazzo intelligente e acculturato.
Per non dimenticare che era ed è bellissimo.
Per quello Jackson si era innamorato di lui.
Ma Namjoon ancora non ne era a conoscenza.
Jackson era solo uno dei tanti ragazzi dei primi anni dell'università che per forza doveva andare a prendere un libro per studiare.
Un classico vero?
Certamente.
Infatti dalla prima volta che Jackson trovò Namjoon a sistemare i libri nello scaffale di 'astronomia' se n'era innamorato.
I suoi capelli corvini, gli occhi nocciola, le braccia muscolose e quella sua maglietta bianca che gli fasciava il suo petto tonico.
Una meraviglia per gli occhi per quel ragazzo cinese.
Aveva provato più e più volte ad approcciarlo ma Namjoon sembrava come disinteressato all'amore.
Ma non era così.
Voleva solo trovare quello giusto.
Niente di più.
Niente di meno.
Ma secondo voi mollò Jackson?
Che sia mai!
Ci aveva provato per due anni interi finché, finalmente, Namjoon non si decise anche lui a fare un passo avanti.
Da quel famoso giorno dello scambio dei numeri di cellulare, non ci fu giorni che non parlarono.
Da quei giorni nacque un'amicizia e poi un qualcosa di strano.
Si piacevano ma nessuno osava a dirlo.
Perché?
Avevano paura.
Paura di non essere adatti uno per l'altro.
Che stupidi vero?
Non del tutto.
Avevano la stessa paura.
Come biasimarli?
Erano perfetti sconosciuti.
Ma non fino a quel momento.
Un appuntamento.
Finalmente Jackson si decise a chiedergli quell'appartamento dei suoi sogni.
Namjoon non ci pensò due volte a scrivergli 'si'.
Finalmente uscirono e lì ci fu quell'agoniato primo bacio.
Da lì iniziarono a frequentarsi fino a questo giorno.
Dopo Namjoon di chi parleremo?
Ah sì.
Hoseok e SeokJin.
Forse la coppia più bella dal punto di vista amoroso.
Ormai vivevano insieme da più di due anni.
Appena si scoprirono nuovamente a vicenda decisero che per loro era meglio vivere insieme.
Erano felici assieme.
Certamente anche loro avevano degli alti e bassi.
Ma mai litigate dove rischiavano di mettere in gioco il loro rapporto.
Sempre litigate su quale film da guardare oppure su quale colore abbinare a un altro.
Erano la coppia più felice.
A loro andava bene così.
Da quando vivevano insieme erano più rilassati, potevano fare quello che volevano senza avere nessuno che gli interrompesse oppure orari da rispettare.
A loro piaceva tutto ciò.
In quel momento si trovavano insieme.
Sul letto.
Coperti dalle lenzuola.
Forse potete immaginare anche in quali condizioni.
Si stavano scambiando dei piccoli baci.
A ogni braccio una frase dolce.
E viceversa.
Si amavano e a loro importava solo quello.
Erano abbracciati a scaldarsi uno con l'altro.
I capelli spettinati.
Attaccati alla fronte ancora sudaticcia.
A scambiarsi quell'amore che provavano uno per l'altro.
Ebbene sì.
Siamo quasi arrivati alla coppia più attesa.
Ma non dimentichiamoci di una delle coppie più agoniate da tutti.
Taehyung e Jimin.
Per loro quegli anni furono difficili invece.
Per il primo anno Jimin fece di tutto per far sì che Taehyung si innamorasse di lui.
Passò un anno, nulla.
Passò il secondo, nulla.
Finalmente l'inizio del terzo anno ebbe quella risposta.
Erano a Jeju all'inizio dell'anno nuovo, in vacanza.
Erano insieme almeno.
Pensò Jimin in quel momento.
Almeno quello...
Non si aspettò mai di passare il penultimo giorno di quella vacanza nella suite più lussuosa dell'hotel in cui alloggiavano.
Non si aspettò la dichiarazione inaspettata del suo Taehyung.
Non si aspettò il risveglio del mattino dopo, abbracciato al suo Taehyung ancora nudo dalla serata precedente.
Finalmente era arrivata la vera felicità.
Finalmente anche Jimin poteva essere felice.
Quell'ultimo giorno passato a Jeju fu il più speciale.
Lo passarono assieme.
Come una coppia vera e propria.
Appena tornarono a casa, Jimin corse dal suo, ormai, migliore amico Jungkook.
Gli raccontò di quei giorni all'isola e degli ultimi due andando quasi troppo nei dettagli.
Era entusiasta quasi quanto Taehyung che corse da, strano ma vero, Yoongi.
Finalmente la felicità arrivò anche da loro.
Ma adesso parliamo della nostra coppia protagonista.
La più amata, si spera.
Yoongi e Jungkook.
Dopo tante difficoltà finalmente erano di nuovo insieme.
Avevano lasciato tutto quel passato così buio indietro.
Erano anche loro felici.
Per i primi giorni fu difficile per la coppia ricominciare come prima.
Jungkook era ancora scosso da tutto quello che successe in quella casa.
Decisero di trasferirsi.
Cambiarono casa.
Non andarono troppo lontano.
Ma volevano entrambi cambiare aria.
Andarono più verso la periferia.
Dove c'era più campagna.
C'era aria pulita e tranquillità.
Come piaceva a entrambi.
La tranquillità.
Finalmente erano tranquilli.
Insieme.
Erano solo loro due.
L'amore sempre presente.
Ogni giorno il loro amore cresceva e di conseguenza avevano sempre più voglia di stare assieme.
A Yoongi venne una grande idea ma prima dovette chiedere aiuto alla sua famiglia.
Un giorno richiamò tutti, eccetto Jungkook, a casa propria mentre il 'non' nominato era al lavoro.
Rimasero tutti lì finché Yoongi non disse di andarsene e che da lì a poco sarebbe tornato il suo piccolo coniglietto.
Appena tornò il, questa volta, nominato Yoongi fece finta di nulla.
Come se gli altri non fossero mai venuti.
Come se lui non avesse in mente nulla.
Si salutarono con un bacio a stampo.
Fecero quello di sempre.
Cena, salotto, amore, letto.
Ormai era un'abitudine.
E a loro piaceva quell'abitudine così strana.
Finalmente arrivò il terzo anno.
Era il loro ottavo anniversario quel giorno.
Otto anni che stavano insieme.
Wow.
Che record.
Pensarono tutti e due.
Yoongi fece finta di ignorare il più piccolo per tutto il giorno.
Jungkook ci rimase male.
Aveva preparato quel suo regalo con così tanta cura e il suo Hyung lo ignorava.
Sentiva una strana sensazione al petto.
Era quasi... Deluso.
Dopo otto anni poteva essersi stufato di lui?
Può darsi.
Ma Jungkook cercò di pensare ad altro per tutta la giornata.
Finalmente arrivò la sera.
Gli era arrivato un messaggio da Jimin dove gli diceva che sarebbe venuto a prenderlo in auto.
Jungkook rimase confuso ma fece come stato detto dal suo migliore amico.
Si cambiò.
Era davvero uno schianto.
Bellissimo.
Una maglia nera con uno scollo a V, pantaloni del medesimo colore stretti sulle cosce, giacca sempre nera con dei ricami bianchi.
Fantastico.
Appena fu pronto cercò di chiamare il suo Hyung ma non ricevette risposta.
Strano.
Fino a un'ora fa era in casa, e ora?
Sbuffò ormai stufo di quella situazione.
Era il peggior anniversario che potesse passare.
Ora era veramente deluso dal suo Hyung.
Appena uscì di casa chiuse a chiave la porta e appena si girò rimase senza fiato.
Cazzo.
Non se l'aspettava.
Una macchina nera era parcheggiata davanti a casa, uno Yoongi appoggiata a essa e vestito da Dio.
Camicia bianca aderente, giacca nera semplice, pantaloni stretti eleganti.
Un cazzo di Dio greco.
Quando Yoongi vide Jungkook ancora a bocca aperta e senza dare alcun segnale di vita gli si avvicinò con un sorriso stampato in volto.
Lo richiamò e gli prese la mano.
Lo accompagnò in auto in assoluto silenzio.
Aveva solo detto il suo nome.
Non disse nient'altro durante il tragitto.
Arrivarono in un ristorante.
Sembrava uno di quelli per i ricconi.
Pensò Jungkook.
Yoongi uscì dall'auto e andò verso la portiera del più piccolo e la aprì come un gentiluomo.
Quelli che si vedono nei film.
Era veramente sexy quella sera.
Non vedeva l'ora di sbottonare quella camicia appena arrivati a casa ma si maledì per quel pensiero impuro.
Non poteva permetterselo in quel momento.
Uscì dall'auto e guardò Yoongi.
Gli sorrise.
Quel sorriso gommoso.
Quanto lo inteneriva.
Yoongi gli prese la mano portandolo dentro al ristorante tanto ricco quanto costoso.
Un cameriere si avvicinò a Yoongi e gli chiese se avesse prenotato.
Min.
Il cognome che Jungkook ha sempre sognato nei suoi documenti.
Gli sarebbe piaciuto sposare il maggiore e prendere il suo cognome.
Si risvegliò dai suoi pensieri appena Yoongi lo tirò per andare al posto.
Non era un posto qualunque.
Era il privato del ristorante.
Chissà quanto gli era costato a Yoongi quel posto.
E tutto questo solo per lui.
Gli occhi gli stavano brillando.
A Jungkook sembrava che negli occhi avesse una galassia piena di stelle.
Come il loro amore.
L'amore che provavano uno per l'altro poteva essere paragonato a una galassia.
Infinita.
Come i loro sentimenti.
Jungkook si sedette al tavolo e Yoongi fece lo stesso davanti a sé.
Il maggiore era nervoso.
Jungkook lo conosceva abbastanza da sapere che lo fosse.
Ma il suo subconscio gli disse di non fare domande.
E così fece.
Stettero in silenzio per tutta la durata della cena.
Si scambiarono qualche sguardo fugace.
Qualche sorriso sincero.
Ogni tanto il loro gambe si sfioravano da sotto il tavolo.
Erano emozionati.
Entrambi.
Chi per un motivo.
Chi per un altro.
Finita la cena si alzarono.
Il più grande pagò fregandosene del prezzo.
Avrebbe fatto di tutto per il suo Jungkook.
Se avessi avuto le possibilità gli avrebbe regalato anche la Luna.
Per Yoongi Jungkook è la sua Terra, il suo punto di riferimento e lui stesso è la Luna che orbita intorno a lui, al suo tutto.
Tornarono in macchina.
Yoongi partì subito con la sua bellissima auto.
Andò ancora di più in periferia, in aperta campagna dove finalmente la civiltà scomparse.
Jungkook guardava fuori dalla finestra.
Il paesaggio era meraviglioso.
Come tutta la serata a dire il vero.
Ma perché lo stava portando in campagna?
Perché non stavamo tornando a casa?
Mentre Jungkook era ancora pieno di dubbi, Yoongi parcheggiò in una zona isolata dal mondo.
Era vicino a un boschetto.
Era bellissimo.
Scesero entrambi dall'auto e Jungkook si guardò attorno meravigliato.
All'improvviso vide solo buio.
Era appena stato bendato da Yoongi.
In tutto quel lasso di tempo non parlò.
Non voleva rovinare l'atmosfera creatasi.
Yoongi lo prese per i fianchi e lo accompagnò chissà dove.
Il minore era veramente ansioso.
Era curioso di vedere dove lo stava portando.
All'improvviso si fermarono.
Prese un respiro profondo.
Era il momento della verità.
Finalmente Jungkook avrebbe scoperto dove il suo grande amore lo aveva portato.
Era emozionato.
Il cuore gli martellava nel petto.
Finalmente.
La benda è stata tolta.
La verità è stata smascherata.
Rimase nuovamente a bocca aperta.
Era sorpreso dalla vista che gli si palesava davanti.
Un lago.
I raggi della Luna.
Era tutto così meraviglioso.
Ma non era finita qui la sorpresa.
Arrivò Yoongi.
Si mise davanti a lui.
Mise le mani sulle sue guance.
<<Jungkook...>> cominciò a parlare.
Ed ecco di nuovo che il cuore del minore riprese a martellare.
Ma non era l'unico cuore che si muoveva freneticamente.
Anche quello del suo Hyung batteva all'impazzata.
<<Questo è l'ottavo anno che ci conosciamo, che ci amiamo, che viviamo la nostra vita assieme... Volevo dirti che per tutti questi anni il mio cuore è stato tuo, dalla prima volta che ci siamo visti i tuoi occhi da cerbiatto smarrito, quello che eri, mi hanno incatenato a te e non mi hanno mai liberato, ringrazio tutti quello che posso ringraziare per averti incontrato o, meglio dire, per essermi venuto addosso>> ridacchiò e fece la stessa cosa il minore.
<<Da quel giorno non ce ne fu uno soltanto che non pensassi a te, al tuo viso, alla tua voce e al tuo corpo... Come se fosse per destino continuammo a incontrarci, a me veniva quasi da ridere perché mi chiedevo sempre come un ragazzino come te potesse essere dappertutto dov'ero... In poco tempo divenni speciale per me, diventammo amici ma sapevo che c'era qualcos'altro sotto, non era solo semplice amicizia, non c'era solo affetto, ma ogni giorno cresceva quel sentimento che ora chiamiamo amore, io non me ne capacitavo perché pensavo che un ragazzino di Busan non poteva diventare qualcosa per me e poi io non volevo trovare l'amore in quel periodo, non mi interessava proprio ma tu mi hai fatto cambiare idea nel giro di qualche minuto... Il tuo sguardo mi è bastato per innamorarmi perdutamente di te, avevo paura che tu alla fine non ricambiassi, ero terrorizzato dal fatto che tu potessi amare quel tuo amico che poi scoprì essere Taehyung... Era tutto così confuso, se non ci fosse stato Hoseok ad aiutarmi a quest'ora sarei ancora nella mia vecchia casa a Seoul a rigirarmi tra le coperte decidendo sul da farsi... Che idiota dirai vero? Me lo dico pure io ma quei giorni furono importanti per il mio cuore, quando tu tornasti a Busan per me è stata la fine, credevo di non rivederti ma più e poi? E poi tu mi mandasti quel messaggio dove mi dicevi che saresti tornato per rivedermi e alla fine abbiamo fatto il contrario, io sono venuto a sorpresa da te e quella giornata è stata wow... Credo una delle giornate più belle che abbia passato insieme a te, da quella giornata ce ne furono tante altre, ogni tanto venivi tu e ogni tanto venivo io da te, ricordi? Il più delle volte venivo io da te, ero preoccupato per un ragazzino di soli sedici anni che viaggiava da solo fino a Seoul, così mi sacrificai io per vederti, tutto solo per te, per l'amore che provavo per te... Ti ricordi poi quando, due anni dopo, a sorpresa mi trasferì da te? La tua faccia è stata la cosa più bella che potesse esistere. Eri davvero sorpreso e io non mi aspettavo minimamente questa tua espressione, avevo paura che tu fossi contrario, che non mi volevi in quel momento o anche mai più... Sai con il tempo mi sono fatto mille paranoie, mi chiedevo se mi volessi ancora con il passare degli anni, se volevi trascorrere la tua vita con me o se volevi lasciarmi da un momento all'altro, a volte andavo pure in panico per queste cazzo di paranoie inutili... Ora mi sono deciso, ho detto a me stesso di farlo, di fare questo enorme passi avanti, di non fermarmi davanti a nulla e di farlo anche se mi dovesse costare la vita, ammetto di aver ricevuto dell'aiuto, il mio cuore diceva di farlo, di tentare il tutto ma il mio cervello mi fermava con la scusa che tu non mi volevi più e altre di quelle mille paranoie>> ridacchiò nuovamente dopo quel lunghissimo discorso emozionante per entrambi.
Si inginocchiò davanti al più piccolo e prese una scatolina di velluto nera dalla tasca interna della giacca.
Mise la scatolina sul proprio palmo e la aprì rivelando un anello dorato.
<<Jeon Jungkook, vorresti condividere con me la tua vita come hai fatto fino a ora, donarmi ancora tutto te stesso e prenderti tutto di me, saresti disposto a condividere ancora tutte le nostre prime volte come se fossero le uniche e gli unici a provarle? Per questo ti chiedo... Mi vuoi sposare?>> increbile.
Jungkook non si capacitava di quelle parole.
Perlomeno non ancora.
Aveva tante di quelle emozioni in corpo che sembrava neanche vivo.
Stava piangendo.
Tanto.
Ma non dalla tristezza.
Dalla felicità.
Aveva aspettato così tanto quel momento.
Nei suoi sogni.
Sognava una proposta del genere.
Lo desiderava proprio.
Annuì.
<<S-Si, si lo voglio, l-lo voglio con tutto il cuore Yoongi... Ti voglio, t-ti amo e voglio passare tutta la mia v-vita, tutte l-le mie esperienze con te, s-si Yoongi, v-voglio sposarti e vivere c-con te fino alla fine>> e detto quello Yoongi sorrise.
Si alzò anche lui con gli occhi stracolmi di lacrime.
Gli mise l'anello d'oro.
Ma prima gli vece vedere la scritta al suo interno.
'Yoongi ♡ Jungkook'
Il più piccolo sorriso e si buttò tra le braccia del più grande continuando a piangere.
Rimasero abbracciati per un tempo indeterminato.
C'erano solo loro in quel momento.
I loro corpi.
I loro respiri.
Il loro amore.
Il primo a staccarsi fu proprio Jungkook.
<<Amore... Che ne dici se andiamo a casa ora? Si è fatto tardi e... Volevo finire la serata in bellezza>> mise le mani sul suo petto facendo dei cerchi immaginari con l'indice.
Il maggiore sorrise capendo la sua voglia.
D'altronde anche lui stesso voleva.
Lasciarono quel posto magico.
Tornarono all'auto sotto lo sguardo delle stelle.
Appena tornarono a casa non fecero in tempo ad arrivare alla camera da letto che si erano già spogliati dei loro vestiti.
Degli unici ostacoli che li separavano per diventare una cosa sola.
Finalmente appena arrivarono in camera potettero dare via ai loro istinti.
Fecero l'amore quella notte.
Sotto lo sguardo vigile della luna.
Si scambiarono ancora una volta le loro promesse d'amore.
Quella notte fu speciale per loro.
Prima di addormentarsi si scambiarono ancora qualche bacio e qualche parola dolce.
Prima di addormentarsi si dissero a vicenda la cosa più importante.
<<Ti amo>>

~ciao a tutti~
Bhe che dire... Ora è definitivamente finita.
Ho pianto nuovamente scrivendo questo capitolo.
Ci ho messo letteralmente 6h per scriverlo e per trovare delle parole adatte per ciò...
Che ne dite?
Piaciuto?
Quasi 3000 parole, wow che record ahah
A parte questo ho messo delle citazioni di canzoni sempre dei BTS... Vediamo se le riconoscete!
Questa volta è un vero addio a questa storia.
Finita.
Mi spiace tanto che sia già finita ma d'altronde tutto ha un inizio e una fine no?
Detto questo vi aspetto nei vari speciali che pubblicherò in futuro... Spero vi possano interessare!
Ora vi saluto :3
Baci e abbracci a tutti
Vi voglio bene💜

ℓเѵε ωเƭɦσµƭ ყσµDove le storie prendono vita. Scoprilo ora