Una petulante e saccente so-tutto-io |completa|in revisione|

CAPITOLO 9

Entrambi erano esperti del mondo babbano quindi al bar non si fecero troppi problemi. Si misero a sedere uno di fronte all'altra e ordinarono un caffè nero senza zucchero e un cappuccino.
Rimasero ad osservarsi in silenzio, non perchè non sapessero cosa dire, bensì perchè entrambi morivano dalla voglia di far suo l'altro.
Fecero giusto due chiacchiere di circostanza. Poi decisero che era meglio avviarsi.

-Aspettami fuori, pago e poi ti devo far vedere una cosa.-

Come chiesto dal professore, Hermione si diresse verso la porta e aspettò Severus con ansia, era davvero curiosa di sapere cosa le volesse far vedere e in più anche lei le doveva dare una splendida notizia.

-Ho fatto, che ne dici se passiamo un attimo a casa mia? Mi sembra un posto abbastanza tranquillo dove poterti far vedere questa cosa.-

In risposta la ragazza prese il braccio dell'uomo e si smaterializzarono a Spinner's End. Arrivarono direttamente nel soggiorno, era chiaro che Piton non vivesse lì, in ogni punto della casa c'erano almeno 3 cm di polvere. Con una rapida magia pulì tutto e si misero a sedere nel divano. Lui era tesissimo. Non sapeva da dove iniziare e in più aveva paura di rovinare  tutto ciò che si era creato con quella petulante e saccente so-tutto-io.

-Allora Hermione, quello che ti sto per far vedere adesso è una cosa molto delicata per me. Sai quanto io sono rimasto scottato dall'amore per Lily e sai benissimo come mi sento nei suoi confronti. Abbiamo chiarito e quindi per me ormai lei è un capitolo chiuso. Rimarrà sempre nel mio cuore, è inevitabile. Ora però sento che gran parte del mio cuore è occupato da un'altra persona. Non so dare ancora un nome preciso al sentimento che provo ma credo che quello che ti sto per far vedere sia una prova abbastanza certa di ciò che provo.- La ragazza le fece un cenno incitandolo a continuare -Expecto Patronum-

All'inizio Hermione non capiva quello che voleva dire Piton, quel discorso che le aveva fatto sembrava così strano, sentir parlare di sentimenti da una delle persone più introverse del pianeta era una cosa insolita, ma lei sapeva che dietro la maschera di rigido professore si nascondeva un grande uomo dal cuore immenso.

Dalla bacchetta uscì una scia argentata, all'inizio Hermione era convintissima che prendesse la forma di una cerva. Invece no, successe una cosa che non si aspettava minimamente. La luce argentata prese la forma di una lontra, della sua lontra. Era rimasta a bocca aperta alla visione di quell'animale. Non riusciva a crederci. Il suo cuore batteva a mille. Pensava che da un momento all'altro le potesse uscire dal petto. Piton non sapeva come prendere la reazione della ragazza, era rimasta in silenzio con occhi e bocca spalancati. Pensava davvero di aver fatto uno degli errori più grandi mostrandole i suoi sentimenti. Ora come minimo lo avrebbe raccontato agli altri e lo avrebbero umiliato è preso in giro per il resto della vita. Preso dall'ansia si alzò di scatto e andò in cucina. Se davvero le intenzioni di Hermione erano quelle di prenderlo in giro lui non si sarebbe dimostrato debole quindi si doveva ricomporre al più presto.

La Granger si accorse subito quando l'uomo accanto a lei se ne andò e sapeva esattamente cosa stava facendo in quel momento. Era scappato perchè pensava di aver fatto una cazzata, che aveva mandato a puttane la loro amicizia, che era scontato che lei la rifiutasse perchè lui non si meritava nulla. Era incredibile come quell'uomo continuasse a torturarsi e incolparsi di tutto sostenendo che lui non meritava niente e che era solo uno scherzo della natura.

Si asciugò le lacrime che ormai scendevano copiose sulle sue guance e raggiunse l'uomo.

-Hei Sev, a cosa stai pensando?-

-Lo so, non c'è bisogno che tu lo dica, sono penoso, e poi come biasimarti, cosa mai potrebbe offrire uno come me ad una come te. Ho commesso tanti di quegli errori e orrori. Ho ucciso e torturato. Mi merito solo la solitudine e il disprezzo delle persone. Anzi probabilmente mi avresti dovuto lasciar morire quella notte alla stamberga. Nessuno merita uno come me, tanto meno io merito qualcuno con cui poter passare le giornate. Va bene se vuoi finire qui il nostro rapporto, ti capirei, probabilmente anch'io farei lo stesso.-