CAPITOLO 7

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Hermione torna di corsa nei sotterranei e va a prendere Severus che praticamente viene trascinato fuori dalle sue stanze. Arrivano alla stanza in questione. Mentre camminavano in quella direzione avevano tutti gli occhi della scuola puntati addosso, ma nessuno dei due sembrava averci fatto caso.

-Severus io entro giusto un secondo per chiamare la tua sorpresa, poi esco e potrai rimanere tutto il tempo che vuoi. Penso che ti farà davvero piacere. -

Lui la guardò con la testa inclinata, come chi cerca di capire qualcosa. Presero coraggio ed entrarono.

-Lily, Lily, vieni, ho una sorpresa per te.-

Severus era sempre più confuso, non stava capendo, perchè Hermione stava chiamando Lily?

-Ciao Hermione cara, dimmi cos'è suc...-

Ma non fece in tempo a finire la frase perchè vide un uomo accanto alla ragazzina. Un uomo tutto completamente vestito di nero, con un mantello nero, gli occhi neri, i capelli neri e un naso adunco.
Severus non riusciva a crederci, aveva iniziato a piangere come un bambino e senza riflettere era andato ad abbracciare Hermione che era rimasta al quanto sorpresa da quel gesto così avventato.
Anche Lily sembrava visibilmente scossa.

-Sev, sei tu? Sei il mio Sev?-

Lily era quasi più incredula di Severus che ancora non aveva smesso di piangere. Il professore non riusciva a dire nulla, quindi si limitò ad annuire debolmente.

-Bene, io adesso vi lascio soli, così potete parlare tranquillamente. Severus per qualunque cosa io sono qui fuori dalla porta. Vorrei tanto lasciarti più libertà, ma se Minerva scopre che ti ho lasciato qui da solo mi uccide.-

-Grazie mille, grazie veramente tantissimo-

Hermione si congedò e si mise a sedere in una panchina di pietra appena fuori dalla porta.
Nel frattempo dentro c'erano due persone che stavano piangendo, più felici che mai, senza riuscire a dire una parola.

-Lily, o mio dio, Lily, non ci credo che riesco a parlarti di nuovo. Scusa, scusa, scusa. Ho fatto tante di quelle cosa terribili che mi dovrei far perdonare da te. Ti ho chiamata sanguemarcio, ho rivelato la profezia a Voldemort, mi sono fatto odiare da tuo figlio, l'ho trattato malissimo, ho ucciso Albus. Ho torturato e ucciso non so quante persone. Oh mio dio, sono così felice di vederti. Capisco se non mi vuoi rivolgere la parola mai più, ma anche solo vederti mi rende l'uomo più felice del mondo.-

-Non dire sciocchezze Sev, io ti ho già perdonato da un pezzo, e credo che lo abbiano fatto anche gli altri. Non ti devi incolpare di tutto questo e se proprio devi puoi parlarmene quando vuoi, abbiamo così tante cose da dirci. Mi dispiace per non averti mai perdonato in vita, anche se sono solo un fantasma vorrei tanto che tornassimo ad essere amici come un tempo.-

-Per Merlino, sarebbe bellissimo. Non ti rendi conto di quanto sia felice in questo momento. Non pensavo che sarei stato di nuovo così felice dopo la tua morte. Ma dimmi, com'è possibile tutto questo?-

-Oh facile, quella ragazza che ti ha accompagnato è davvero forte e intelligente, quindi è andata da mio figlio e insieme sono andati a recuperare la pietra della resurrezione che gli aveva dato Albus. Con il suo permesso è quello del ministero, hanno fatto non so quale incantesimo per far sì che molte delle persone morte tra questa e la guerra precedente potessero diventare fantasmi. Credo che quello che sto per dire adesso non ti piacerà per niente... sai, non sono l'unico nuovo fantasma in giro per il castello. Harry ha voluto anche James, Sirius, Malocchio e Fred, lo aveva proposto anche ad Albus ma lui, o meglio il suo quadro, non ha voluto. Adesso siamo confinati in questa stanza, tra qualche giorno ci dovrebbe essere l'annuncio ufficiale, volevano aspettare che ti risvegliassi e farti una sorpresa, ma credo sia meglio così. Non so come avresti potuto reagire vedendo James a pranzo di punto in bianco.-

-Quindi mi stai dicendo che tutto questo l'hanno fatto Hermione e Harry?-

-Oh si, e vuoi sapere un'altra cosa? Quando l'hanno fatto, stavano pensando a te, dicevano sempre che ti meriti di vivere felice la tua nuova opportunità, e se vedermi ti avesse fatto felice, avrebbero fatto di tutto per far funzionare quella pietra.-

-Lily io sono così felice che stento a credere che tutto questo sia reale. Ho decisamente bisogno di andare a riordinare le idee. Vado nei miei alloggi, ci si rivede presto, abbiamo tanto di cui parlare.-

Piton non riusciva davvero a crederci, era così felice che temeva il cuore gli scoppiasse da un momento all'altro. Trovo Hermione a sedere in una panchina che leggeva.

-Lily mi ha detto di chi è stata l'idea, quindi beh, ti sono davvero grato. Erano moltissimi anni che non ero così felice e magari questa notte riuscirò a dormire tranquillo. Dai torniamo giù nei sotterranei che io devo mettere apposto la mente.-

Hermione gli fece un sorriso a trentadue denti e poi si avviarono di nuovo verso gli alloggi del professore.

Il resto della giornata passò tranquillo e anche la loro convivenza era decisamente migliorata. Piton era di buon umore e questo non capita molto spesso.
Arrivò l'ora di andare a letto che non se ne erano nemmeno accorti. Ognuno andò in camera sua sperando di passare una notte tranquilla e priva di incubi.

Come non detto. Nel cuore della notte Hermione sentì un urlo fortissimo e corse in camera del professore. Quando arrivò vide Piton in una pozza di sangue che gli usciva dal collo. Lui stava cercando di fermare l'emorragia con la mano e la ragazza di precipitò a prendere tutte le pozioni necessarie per farlo stabilizzare.

Stavamo cercando entrambi di non farsi prendere dal panico, ma stava diventando sempre peggio. Ad entrambi sembrava di rivivere la notte del 2 maggio, infondo erano in luogo diverso ma c'era comunque lui morente e lei che cercava di salvarlo.

Severus non si stava scomponendo più di tanto, anche se dopo aver rivisto Lily gli sarebbe dispiaciuto dover morire. Hermione invece stava piangendo a dirotto, non voleva certo che lui morisse. Prima di quel momento lei avrebbe dovuto aiutarlo a smettere di odiarsi.

Dopo quasi due ore passate a medicarlo il sangue si arrestò ed entrambi si calmarono. Inutile dire che nessuno dei due dormì di nuovo quella notte. Hermione rimase nella stanza del professore, nella sedia, esattamente come la notte precedente.

-Severus, come ti senti?-

Non rispose, ma in realtà ci aveva provato. La ragazza vide chiaramente le sue labbra muoversi.

-Severus, riesci a parlare?-

Ci riprovò, ma ancora una volta non smise alcun suono. A quel punto la giovane Grifondoro si fece prendere dal panico. Poi le venne l'idea.

-Severus, proviamo a fare con la legilimansia?-

Lui fece un cenno di assenso con la testa.

Severus mi senti?

Si, forte e chiaro Hermione

Tu hai sempre idee su quello che accade, ne hai per questo?

Si, deve essere per il fatto che il morso di Nagini mi ha lacerato le corde vocali e tutto questo sangue le deve aver rovinate ancora di più. Non ti preoccupare, stai tranquilla. Dopo pranzo  sentiamo il medimago e vediamo cosa dice lui.

Si anch'io pensavo così. Comunque nel frattempo, visto che non puoi urlare, se per te non è un grosso problema, credo che sia meglio che io resti qui con te.

Si, va bene. Comunque non ti preoccupare troppo, vedrai che si risolverà tutto. Anche se mi dispiace non poter parlare credo di meritarmelo.

Non dire così Severus. Tu non ti meriti proprio niente, se non un po' di tranquillità e felicità. Mi dispiace davvero. Ora che sembrava andare meglio, avevi anche fatto pace con Lily, sembra sia fatto apposta per non farti rilassare mai!

Grazie davvero Hermione. Nessuno si era mai preoccupato per me.

Lei gli donò un bellissimo sorriso e entrambi si spostarono sul divano per poter leggere un libro in religioso silenzio.

Ogni tanto lei cercava un contatto mentale con lui per assicurarsi che andasse tutto bene. Poi scrissero al medimago e aspettarono la risposta che non arrivò prima del giorno successivo.

Una petulante e saccente so-tutto-io |completa|in revisione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora