I giorni che seguono il discorso del Re alla Tavola sono stancanti, divisi tra le ronde e l'addestramento dei soldati e degli scudieri. Dagonet è molto bravo, non è ancora pronto per una battaglia, ma è in grado di difendere sé stesso e, all'occorrenza, alcune persone.
Gwen ha anche iniziato ad addestrare Elfrida, che è risultata una piacevole scoperta. E' abile nel maneggiare i pugnali, sa come usare arco e frecce, ma soprattutto, con le spade di Gwen, è in grado di disarmare l'avversario. Lancillotto è sempre presente durante gli allenamenti, inutilmente dato che c'è Gwen a controllarla, ma con il passare dei giorni la ragazza inizia a sospettare che ci siano altre motivazioni. Gli sguardi che il cavaliere lancia alla Sassone sono strani, carichi di apprensione quando Gwen la attacca, sobbalza ogni volta che finisce a terra. Forse il cuore del cavaliere, che si è sempre mostrato così distaccato e critico verso l'amore, ha iniziato a battere per quella che riteneva una nemica del suo popolo.
Tuttavia non ha ancora rivelato i suoi sentimenti, impegnato come tutti i cavalieri ad organizzare le difese della loro terra e ad indagare su Morgana e quello che è successo tanti anni prima.
Le risposte alle loro domande sono poche e frammentarie. Qualcuno ha sentito parlare della maga al castello di Caradoc, nessuno l'ha mai vista in quelle terre. Sanno che vive a palazzo, ma che è libera di uscire, questo fa supporre che non sia trattenuta contro la sua volontà e non è una buona notizia: significa che se vogliono sottrarla al controllo del Lord non avranno vita facile.
Artù ha chiuso le porte di Camelot, a nessuno è concesso di uscire dal castello, anche solo per una passeggiata, fatta eccezione per cavalieri e soldati in missione. Gwen ha dovuto discutere a lungo con il Re per poter accedere alla sua rocca, ma alla fine è riuscita ad ottenere il permesso.
Nessuno degli abitanti della fortezza, comunque, pensa di lasciarla. Tutti sono spaventati, dopo aver visto i Sassoni così vicini a loro. Nessuno è così sprovveduto da pensare di utilizzare una delle uscite nascoste. Nessuno, eccetto lei.
Quando quel mattino Gwen vede Lady Isotta correre verso di lei, con le gonne alzate e il viso spaventato, non può immaginare quello che sta per dire.
"Lady Gwen!"
"Isotta. Cosa succede?" il suo pensiero va subito alla Regina, temendo possa essere successo qualcosa. La dama fatica a riprendere fiato.
"Lady Gwen..."
"Respira, Isotta. E' successo qualcosa a Ginevra? O Artù...?"
Lei scuote la testa, prendendo un profondo respiro "E' Isobel..."
Il cavaliere donna aggrotta le sopracciglia. Lady Isobel si comporta in modo strano dalla notte dell'arrivo dei Sassoni, è sempre silenziosa e poco civettuola, soprattutto nei confronti di Galvano. Resta in attesa del racconto di Isotta.
"E' fuggita."
"Cosa?"
"Ho trovato questo." dice, porgendole un piccolo foglio di pergamena, dove, con un elegante scrittura, sono scritte poche parole.
Torno nelle terre di mio Padre, dove il mio lignaggio viene rispettato e gli uomini apprezzano le mie cure. Sir Galvano non merita le mie attenzioni.
"Non può essere così sprovveduta!"
"Lady Gwen, non so quando sia partita."
La ragazza corre verso le scuderie, seguita dalla dama.
"Avete visto Lady Isobel?"
Gli scudieri sussultano all'arrivo del cavaliere donna.
"Sì, Lady Gwen. Ha preso un cavallo questa mattina, all'alba, aveva con sé un biglietto del Re, che le concedeva di uscire per raggiungere le terre del padre."
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Camelot - Il destino dei cavalieri
FantasyNel Medioevo, dopo aver faticosamente raggiunto la libertà nella loro isola, Artù e i suoi cavalieri sono chiamati a proteggere la pace del loro popolo. A Camelot e nelle terre che la circondano le battaglie infuriano e il sangue scorre, mentre un n...