L'amore di un cavaliere

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- Attenzione: questo capitolo contiene scene esplicite di atti sessuali. Non è presente linguaggio volgare o descrizione di atti di violenza, ma la descrizione è esplicita. -

Quando apre gli occhi al sorgere del sole, spera che tutta la giornata precedente non sia mai accaduta. Sa che la speranza è vana, che Gwen è ancora in quel letto, intenta a combattere contro la nera morte. Ma lei è una guerriera, sa che non si lascerà sopraffare così facilmente, lotterà con tutte le sue forze. Una parte di lui spera che le parole che continua a ripeterle la tengano aggrappata alla vita, che il suo amore sia in grado di aiutarla a guarire. Se anche lei non dovesse ricambiare i suoi sentimenti, saperla salva per lui sarebbe sufficiente.

Vorrebbe raggiungere subito le stanze del curatore, ma sa di dover mangiare qualcosa, dopo il digiuno del giorno prima. Il refettorio è silenzioso, nonostante sia affollato. Gli avvenimenti del giorno precedente hanno raggiunto ogni abitante della fortezza, facendo calare un velo di apprensione sul castello: tutti amano Gwen, Caradoc sa che colpire lei sarebbe come colpire il cuore stesso di Camelot e dei cavalieri; se dovesse decidere di attaccare ora la fortezza, Galvano non è sicuro che sarebbero riusciti a vincere.

Pane e formaggio sono le uniche cose che riesce e far entrare nel suo corpo, è in procinto di alzarsi quando Ifram e Abel li raggiungono, comunicando il messaggio di Artù, che richiede la loro presenza alla Tavola. Galvano vorrebbe ignorare quella richiesta e raggiungere Gwen, ma sa che la ragazza non approverebbe la sua defezione.

Quando i cavalieri raggiungono la Tavola si accorgono di non essere soli: Ginevra e Lady Isotta sembrano sostenere Lady Isobel, pallida e tremante, con lo sguardo basso. Il Re prende la parola.

"Cavalieri, quello che è accaduto ieri ci ha lasciato in uno sconforto profondo. E' accaduto, come molti di voi già sanno, per l'avventatezza di Lady Isobel. Non solo ha messo in pericolo sé stessa, disobbedendo ai miei ordini e lasciando Camelot, ma ha anche messo in pericolo tutti voi. Il suo comportamento ha portato al ferimento di uno dei miei più validi cavalieri. Ho inviato una missiva a tuo padre, Isobel. Lui ha prontamente risposto."

Le porge un foglio e la dama, leggendo le parole scritte dal padre, impallidisce ancora di più e grosse lacrime iniziano a scorrere sulle sue guance.

"Rithgar si dichiara profondamente deluso dal tuo comportamento e delega a me la decisione della tua punizione. Cosa hai da dire, Isobel?"

La ragazza, dopo un attimo di silenzio, solleva lo sguardo sul Re, rispondendo con voce tremante e spaventata.

"Mio padre dice che se mi esilierete da Camelot non mi riprenderà con sé."

"Tuo padre è mio alleato, sa che qualsiasi azione che possa danneggiare Camelot, soprattutto ora, può essere condannata con l'esilio."

Isobel inizia nuovamente a tremare "Mio Re, non ho mai voluto che uno dei tuoi cavalieri venisse ferito. Volevo solamente ritornare nel mio castello, volevo solamente essere considerata."

China nuovamente la testa, lasciando che le sue lacrime bagnino il grigio pavimento di pietra.

Il Re posa lo sguardo sugli uomini nella sala.

"Cavalieri, voi avete rischiato la vita per proteggere questa donna, uno di voi è stato ferito e ora lotta per uscire dalle tenebre che il veleno ha fatto scendere su di lei. Siamo qui, attorno alla Tavola, perché non posso prendere la decisione dell'esilio a cuor leggero, sapendo quali saranno le conseguenze per Isobel. Se verrà cacciata dalla fortezza non avrà un posto in cui andare e per quanto la mia rabbia sia molta, non posso lasciare che essa offuschi il mio giudizio. Chiedo a voi, miei fidati amici, di prendere questa decisione insieme a me."

Camelot - Il destino dei cavalieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora