𝒖𝒏𝒂 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂?||𝒍𝒖𝒄𝒊𝒇𝒆𝒓

"sono solo una semplice umana"

" la mia vita non ha più senso ormai"

•chloe pov•
io e linda stemmo insieme ancora per due ore, poi visto che si fece sera, linda dovette tornare a casa sua così mi lasciò sola.
linda oltre che a essere una buona madre per charlie, e una brava psicologa, era anche una fantastica amica, c'è sempre stata per me nel momento del bisogno
ma i miei pensieri su linda non durarono a lungo, perché subito la mia mente tornò ancora su lucifer.
non potevo smettere di pensare a lui, era così bello, quei lineamenti sul suo volto, la mascella squadrata, i muscoli del petto ben scolpiti, insomma era semplicemente perfetto
"mi sono innamorata del diavolo" pensai subito
"fantastico" mi dissi,
"brava chloe, non potevi innamorarti di un semplice umano? no tu dovevi innamorarti del diavolo" continuai a ripetermi.

non mi dispiace affatto di essermi innamorata di lui, insomma era l'uomo perfetto chi non si sarebbe innamorato?
ma la cosa che mi chiedevo sin da quando ci siamo conosciuti è "perché lui si è innamorato di me?"
"cosa ci trova in me? sono una semplice umana, e non sono neanche niente di che, insomma lui è un tipo da Britney, cosa ci trovava di speciale in me?"
mi guardai allo specchio, sembravo uno zombie a causa delle occhiaie, cercai di non notare quei dettagli per vedere com'ero davvero, ho poca autostima
ero una semplice umana.
"davvero non capisco cosa ci trovi lui in me" pensai
ma non feci in tempo a pensare ad altro perché il campanello della mia porta suonò
andai ad aprire, era dan con trixie.
"chloe tutto ok?" mi chiese lui vedendo le mie condizioni
"mammina!" esclamo trixie mentre mi abbracciava
mi abbassi per ricambiare il suo abbraccio
"ciao scimmietta" le dissi
"tutto ok dan, non preoccuparti" dissi al mio ex marito
"ok allora io vado, ehm, ciao" mi disse dan un po' perplesso
io e trix ci sedemmo sul divano, volevo parlarle ma non avevo la più pallida idea di cosa dire
"mammina?" mi disse trix con aria interrogativa
"che c'è tesoro?" le chiesi
"dov'è lucifer?"
quando sentì il suo nome rabbrividì
"e, Mmh, vedi tesoro, lui è, è dovuto partire per questioni familiari" le risposi balbettando cercando di avere in aria convinta
"io non penso proprio" mi risposte trixie
era una bambina intelligente, sapevo che non l'avrebbe bevuta
"sai una cosa scimmietta?" le domandai, "hai ragione, lucifer non se ne è andato per questioni familiari, ma vedi, ora non posso proprio spiegarti"
"ok mammina" mi disse trixie abbracciandomi
"posso farti una domanda?" mi chiese sempre mia figlia
"certo tesoro dimmi pure" le risposi
"ma tu vuoi bene a lucifer?"
avevo le lacrime agli occhi, cercavo di trattenerle, non volevo piangere davanti a mia figlia
"certo che gliene voglio tesoro,penso anche che io non gli voglia solo bene" le dissi
"quindi mi stai dicendo che tu e lucifer avete fatto delle cose mentre eravate nudi sul letto?" mi chiese trix
"trixie!" esclamai
"scusa mammina" mi rispose
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•amenadiel pov•
sento girare le chiavi nella porta di casa mia, mi giro, e vedo entrare linda, sembra abbastanza triste e sconvolta
"cos'è successo? " le chiesi perplesso
"dobbiamo trovare un modo" mi disse linda
"un modo per cosa linda?" le chiesi io sempre più perplesso
"per far tornare lucifer a casa, mi sembra ovvio!" disse linda mentre camminava avanti e indietro per la cucina.
"linda, ascoltami" dissi cercando di tranquillizzarla,
linda improvvisamente si impuntò
"no ascoltami tu amenadiel!" mi disse con tono arrabbiato
"è passato poco più di una settimana, e chloe continua a peggiorare, lei sta male perché lo ama, se continua così dovranno ricoverarla!" mi disse linda mentre stava quasi per scoppiare a piangere
"oh, capisco" risposi io con tono comprensivo
"ascolta ho un idea" dissi a linda
"che tipo di idea?" mi chiese linda con occhi pieni di speranza
"ho un idea per riportare lucifer sulla terra" le dissi io sorridendo
vidi linda che stava per parlare ma non fece in tempo ad aprire bocca che io avevo già spalancato le mie ali, nere e lucide, come quelle di una volta, presi il volo e linda rimase sempre nello stesso punto, incredula di quello che stessi facendo.