"è bello quando qualcuno dimostra che farebbe di tutto per te o la tua famiglia... Anche nonostante i propri problemi".
"ci siamo fidanzati!" disse Ginny entrando nella camera di Draco
"sono felicissima...Harry?"
"lo lascieró domani mattina, sai devo preparare il discorso"
"ok, peró fai più delicatamente possibile"
"certo in fondo è un mio amico" disse Ginny sospirando
"quindi che si fa?" domandó Blaise entrando nella stanza
"scacchi?"
"no" risposero Hermione e Ginny
"ok, poi dicono che siamo noi quelli strani. Quindi che si fa?"
"obbligo o verità?" disse Hermione
"con penitenza" aggiunse Blaise ridendo.
"perché non me lo hai mai detto che avevi una conserva di alcolici sotto il letto?" chiese Hermione
"perché probabilmente ti saresti ubriacata ogni due per tre"
"divertente Ahahahah" disse sarcasticamnete.
"allora chi inizia?"
"io" disse Hermione
"Blaise obbligo o verità?"
"obbligo"
"devi andare da Astoria ed urlargli nell'orecchio vaffanculo da Hermione, probabilmente se lo facessi io mi ucciderebbe, al massimo ti lancia una spazzola" disse Hermione ridendo insieme a Draco.
Dopo un pó di minuti si sentì Astoria che urlava
"HERMIONE JEAN GRANGER DOVE STRACAZZO SEI!"
"non ci sono" urló Hermione chiudendo la porta con un incantesimo.Mentre nei sotterranei si festeggiava nel dormitorio maschile, nella stanza del sesto anno si trovava Harry che stava facendo un altro dei suoi sogni premonitori. Harry si trovava in una radura che, combattevano contro delle ombre grigie non riconoscibili. L'unico particolare che si ricordó Harry era Narcissa seduta a terra con del sangue e dei vestiti sporchi. Appena si alzó notó che c'era Ron che lo guardava stranito. Non aveva più incubi da quando il signore oscuro, Voldemort, non era caduto. Harry prese il mantello dell'invisibilità ed andó nella camera di Ginny su cui trovó il letto fatto. Entró nella camera di Hermione, la stessa situazione così decise di andare nei sotterranei per cercare di raccontare a Draco tutto quello che avava visto. Per fortuna alcuni serpeverde del primo anno avevano nascosto la parola d'ordine dietro una colonna e così riuscirono ad entrare.
"Furetto! Ho fatto un sogno" disse spalancano la porta
"che ci fa lei qui? Attaccata a quel bastardo"
"Ginny hai avuto abbastanza tempo pe ril discorso" disse Hermione. Ginny si alzó seguita da Harry. Appena finito Harry corse verso Blaise e gli puntó la bacchetta contro
"hai detto che hai fatto un sogno, quale? Lascia stare Blaise" disse Ginny.
Appena Harry smise di spiegare erano tutti a bocca aperta ed Hermione aveva le lacrime agli occhi.
"impossibile mia madre è morta"
"Dra I sogni di Harry sono sempre reali, vuol dire che non è morta" disse Hermione abbraccaindolo
"dovrebbe piangere Draco non tu Hermione" disse Ron
"lunga storia, zitto sono ancora arabbiata con te. Allora che facciamo?"
"se è viva dobbiamo trovarla. Ci penso io" disse Harry
"quando di solito fai tu i piani finisce tutto a puttane, vorrei pensarci io" disse Hermione
"per noi va bene"
"zitto coglione" urló Harry a Blaise
"domani in biblioteca, salteremo le lezioni"
"Hermione che vuole saltare una lezione? Impossibile!"
"Ron sei una merda, esci subito da qui! Ora! A domani"
"ti ricordo che non potresti dormire qui"
"non è la prima volta che dormo qui e neanche la decima. Ora andatevene, a domani e per piacere un minimo di buon senzo" disse chiudendogli la porta in faccia.
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The lost souls
FanfictionLei era un'angelo in cerca di caos, lui un demone in cerca di pace. Erano differenti e questo lo sapevano tutti. Lui era purosangue con un profondo odio verso i sanguesporco, per lui esseri inferiori che non meritavano poteri magici; lei sanguesporc...