Bene, ero nella più totale merda.
Però avrei dovuto scegliere Louis, per forza. L'unico problema era andare a casa di Louis. Cosa avrei dovuto dire a Jennifer?
Decisi di dirlo a Louis, così avremmo trovato una scappatoia. Ma no! Avrei dovuto dire a Jennifer che sarei uscita proprio con lui.
Così alle tre mi recai verso casa Tomlinson con l'ansia e il cuore a mille.
Suonai e mi trovai la mia amica bella e pimpante alla porta.
"Allora, andiamo?!" Disse euforica.
"Non hai letto il messaggio? Oggi esco con tuo fratello..."
"Da quanto lo frequenti, scusa?" Si stava innervosendo e lo sentivo nell'aria.
"Da mai, non lo frequento. Mi ha chiesto di uscire e ho accettato volentieri, mica sono fessa."
"Bene, allora ciao." disse per poi uscire e sorpassarmi. "Lui è in camera sua."
Entrai e mi chiusi la porta dietro.
Aprii la porta della camera di Louis "ti sembra carino farmi litigare con l'unica buona amica che abbia mai avuto nella mia vita?"Rise. "Ma se non la sopporti più."
"Okay, potrebbe essere, allora ti sembra carino farmi litigare con l'unica persona che mi sopporti?"
"Forse un po'."
"Bene, andiamocene." mi presi un attimo in più per scrutarlo, indossava un paio di jeans, una maglietta aderente e un paio di vans, semplice ma sempre mozzafiato. Si alzò dalla sedia che aveva accanto al letto, prese telefono e chiavi e mi fece cenno di uscire dalla stanza "prima le donne", disse.
In fretta e furia scesi le scale sperando di non incontrare Jennifer, ed invece era lì, ed era con Niall.Cosa sarebbe potuto succedere ora? La casa sarebbe andata a fuoco? Lo scopriremo nella prossima puntata.
Seguita da Louis uscii dalla porta salutando Niall e la sua fidanzata sclerata, e quest'ultima, non mi degnò di uno sguardo.
Io e Louis-testadicazzo-Tomlinson salimmo in macchina e rimanemmo in un inquietante silenzio per un secondo. Io iniziai a sclerare e lui a ridere fragorosamente.
"Sai che tra te e Niall non andrà ancora avanti?"
"Lo so. E' che... non voglio rovinare niente. Non voglio rovinare nessun matrimonio, ma non posso rinunciare a lui, mi piace troppo, capisci?"
"Già già." disse soltanto. "Devi spezzare qualche cuore per uscire da questa situazione."
"Insegnami." sospirai "dimmi come fare, Tomlinson."
"Regola numero uno: divertiti. Ah, no. Quello l'hai già fatto abbastanza" e partì. "Regola numero due: non attaccarti a qualcuno che potresti perdere."
Mi toccai la testa "ho già sbagliato tutto."
"Già. Ora devi essere la prima a correre, Ali."
L'auto si fermò di botto e stava piovendo a dirotto. "Che è successo, Louis?"
"Siamo a secco, porca troia."
"Non potevi pensarci prima, razza di idiota?"
"Sempre gentile tu, grazie amore della mia vita." rispose pungente.
"Prego, caro. Ti dispiace se mi accendo una sigaretta? Oh, no, grazie!"
Dettaglio non indifferente: avevo dimenticato le sigarette.
"Dammene una, Lou, per favore."
"Mh, fammi pensare" mise due dita sul mento fingendo di pensarci su "solo se mi baci."
"Contaci." dissi amaramente, rinunciando alla mia sigaretta.
"Uno, due, tre."
"Sempre simpatico come un dito in culo."
Circa mezz'ora dopo smise di piovere e riuscimmo a fare il pieno, passai un bel pomeriggio alla fine e (soprattutto) Louis mi aveva preso un pacchetto di sigarette alla cioccolata.
Mi riportò a casa per le otto e -come sempre- mia madre mi fece l'interrogatorio e dopo essermi sorbita l'ennesimo cazziatone dove la frase 'figlia deludente' era ripetuta circa 394 volte, andai a letto.
L'indomani, a scuola, c'era il mio amico Harry ad aspettarmi.
"Buongiorno principessa sul pisello!" esclamò sorridente
"E' un modo carino per offendermi?"
"Diciamo che è un modo per offenderti.. simpatico."
"Grazie, Tarzan." dissi la prima cosa che pensai, sinceramente.
"Tarzan?"
"Hai mai visto i tuoi capelli?"
"Gne, ora me ne vado a letteratura, che due palle. Ciao acidona." mi salutò con un bacio sulla guancia e scappò a lezione.
Io avevo ora buca, perciò uscii un po' a leggere e a ripassare per l'ora successiva.
Oh, un messaggio.
"Da: Niall
Lo sai che sei proprio bella oggi? Ah, girati sono seduto due scalini più su. ;)"
"Ehi." dissi soltanto, le parole di Louis mi rimbombavano in testa ed ero piena di sensi di colpa.
Lui mi baciò, come se fosse la cosa più normale del mondo, ed effettivamente lo sarebbe stata se non si stesse organizzando un matrimonio con la mia presunta migliore amica.
"Tutto okay?" soffiò nel mio orecchio.
"Sì, certo."
"Okay. Cosa si facevi ieri con Louis?" domandò un po' incerto, tipico del suo carattere.
"Uscita tra amici."
"Quuuindi, ora siete amici." si grattò la nuca. "E com'è successo?"
"Regola numero due: non attaccarti a qualcuno che potresti perdere."
"Senti, è successo e basta." ringhiai. "Come noi due, è successo e basta."
Mi toccai la testa "ho già sbagliato tutto."
"Già. Ora devi essere la prima a correre, Ali."
Mi alzai raccogliendo tutti i miei libri e la borsa. Presi le chiavi dell'auto e scappai da quella situazione imbarazzante. Lasciando Niall, lì, seduto solo e perplesso, con la testa tra le mani a pensare chissà cosa.
Louis aveva ragione.
E penso che ormai sia ora di spezzare qualche cuore.
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HEYA
meglio tardi che mai, no?
Ci tenevo soltanto a ringraziare tutti, nonostante le mie infinte assenze continuate ad essere in tantissime!
Baci<3
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The Proposal. || Louis Tomlinson.
Fanfiction"Questo è un ricatto bello e buono, Tomlinson." Sputai in preda alla rabbia. "Il tuo è un tradimento bello e buono, Johnson." "Cosa vuoi in cambio?" "Dovrai fare tutto ciò che voglio, per un solo mese, e giuro che non parlerò." "Va bene, ci sto."