Chapter 4: Jungkook (pt. 2)

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Più tardi quella sera Jungkook stava mettendo in ordine il proprio bucato mentre Jimin se ne stava appollaiato sulla scrivania, passando il tempo col suo cellulare.

Il gioco che avevano fatto a cena continuava a venirgli in mente. Prima aveva pensato a Jimin e a Taehyung, a quello che stava accadendo tra di loro e si era sentito frustrato, si era sentito tradito e solo. Ma poi si era ricordato che Jimin lo aveva scelto come ipotetica persona con la quale scopare e a quel punto gli era nato uno stupido sorriso sul volto. Tuttavia anche quel ricordo era stato spazzato via dal pensiero che tutti avevano riso di lui dal momento che era ancora vergine. Ma la sua mente velocemente doveva elaborare l'informazione che anche Jimin lo era, lui non era l'unico. Ovviamente a quel punto si era domandato allora che diavolo stessero facendo lui e Taehyung insieme.

Emotivamente stava vivendo le montagne russe e aveva bisogno di trovare una via d'uscita prima di impazzire completamente. Guardò Jimin che ora era seduto sul pavimento. Lui l'aveva difeso, non era stato cattivo o provocatorio con e cosa ancora più importante, Jimin era ancora vergine.

Jungkook tornò a mettere in disordine alcuni capi solo per far finta di doverli ripiegare. "Hyung-" Disse con leggerezza, tenendo le mani impegnate a riordinare il bucato. "Sai prima, mentre stavamo parlando?"

"mmmh" Rispose Jimin senza dargli troppa attenzione.

"Quante cose hai fatto? Intendo...sessualmente." La sua faccia stava già bruciando dall'imbarazzo e per coprirsi un minimo aveva scosso i capelli per far ricadere la frangia davanti agli occhi.

"Oh, solo lavori di mano in realtà." Rispose il biondo. Jungkook sentì il rumore del telefono che veniva appoggiato sul tavolo. Ora aveva la sua completa attenzione.

"Desideri mai di aver fatto di più?" Continuò, chiedendo nel modo più tranquillo possibile.

"Non è una delle cose a cui penso spesso, Jungkook." Sembrava onesto. "Perché mi fai questa domanda?"

Il maknae prese un respiro profondo, tanto prima o poi avrebbe dovuto dirglielo, pensò. "Tutto quello che io ho fatto è baciare a stampo qualcuno." Disse con voce sottile, si morse il labbro, esitando ad ammetterlo quasi come se quell'argomento gli desse fastidio ma dall'altro lato aveva bisogno di dirlo ad alta voce e di sfogarsi. Sentendosi piccolo e insignificante alzò lo sguardo, incontrando gli occhi di Jimin. "Hyung, ho 19 anni ora, ho finito scuola e non ho ancora fatto nulla."

L'espressione di Jimin si ammorbidì all'istante. "Guk, è questo che ti preoccupa?" Jungkook annuì. "Beh, non dovresti, ci stai dando troppo peso, fidati di me. Il sesso non è niente in confronto a tutte le altre cose che hai fatto. Non pensi che i tuoi compagni di scuola scambierebbero immediatamente le loro esperienze sessuali per vivere la tua vita? Per guadagnare un decimo di quello che guadagni tu? Per incontrare tutte le persone famose che hai incontrato tu? Ti esibisci di fronte a migliaia di persone e loro non possono neanche immaginare che cosa significhi. Non potranno mai provare quella sensazione. Seriamente Guk, noi siamo tipo la più importante band del mondo, non dovresti preoccuparti di queste cose."

"Lo so ma è proprio questo il punto." Disse Jungkook. "Quando incontro qualcuno, tutti pensano che essendo un idol probabilmente ho molte ragazze che mi girano attorno. Pensano che io sia, si insomma, esperto in queste cose."

"Guk, lo stai trasformando in qualcosa di più grande di quello che è." Rispose il maggiore dolcemente. "Baciare qualcuno è naturale, non devi preoccuparti di essere più o meno bravo a farlo. Fidati di me."

Certo, ovvio perché Jimin ha Taehyung. Jungkook si girò, andando a riporre i propri vestiti nell'armadio, dando le spalle al maggiore.

"Guk?" Lo richiamò Jimin e Jungkook lo sentì camminare e poi percepì una mano fare pressione sulla schiena.

Your Lips | italian translation [vminkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora