Terra-Mare

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Potete chiudere i porti
Ma non potrete mai serrare
Le porte del cuore
Di chi sa amare
Chi è stato abbandonato dalla vita.

E se infine la paura di essere migliori
Vincerà sulla consapevolezza di saper amare
Allora la macchia dell'odio e del rancore
Tingerà di un rosso denso terra e mare.

Corpi umani giaceranno
Morti tra fango e cenere.
Si vedranno bambini spiaggiati,
Giovani ciechi senza voce
Bruciati dal piombo,
Padri freddi che stringeranno
Corpi morti di bambine.

E lo stesso cuore di chi odia
Batteva in chi ormai muore,
Sopraffatto dal non credere all'amore.
Lo stesso mondo era riflesso
Nelle loro iridi colorate,
Lo stesso mondo che vedo io adesso
Con i miei occhi ancora accesi. 

E chi applaude questa morte
Osanna un Dio misericordioso,
Piange per chi perde un caro
E si dispera per chi perde un lavoro,
E giustificare la morte con la morte
Non donerà il paradiso a chi crede.

Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Amerai il prossimo tuo, tranne se è diverso.

La paura del diverso è una malattia,
L'augurarne la morte è mera pazzia.

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