Oh salice piangente,
Cosa di questo mondo
Più ti tortura?
Stai fermo, nel prato,
E passi le giornate toccando,
Con i tuoi rami cadenti,
A volte la fredda terra
A volta un manto fiorito.
Ma dimmi, cosa di questo mondo
Più ti tortura?
Salice piangente,
Le tue lacrime non serviranno
A nulla contro la violenza,
L'odio, il dolore. Prepara
Il tuo cuore di corteccia e resina
E perdi la tua coscienza,
Vuoto fantoccio di legno diventa,
Solo così puoi sfuggire.
Potessimo tutti diventare arbusti
E con fredda indifferenza
Scivolare nel mormorio del vento,
Ma delle vittime e dei feriti
Sognerei ogni notte il lamento.