Una Donna In Bianco E Nero

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Tra l'erba verde di fine estate
Fumavi uno stelo di fiore
Dello stesso colore dei tuoi occhi,
Della stessa bellezza del tuo viso.
Io, seduto su una roccia,
Ti osservavo guardare le stelle,
Ancora coperte dal sole del tramonto.
I boschi sospiravano parole
Simili a falchi che spiccano il volo,
Liberi da ogni potere.
Le tue labbra ruvide
Mordevano quel pezzo di natura,
Assaporandone l'aspro sapore
Ma gustandone l'essenza,
Limpida come il mare d'inverno.
Quello stesso mare che tu,
Amante d'un mondo libero,
Guardavi splendere sotto la pioggia.
Non c'era rumore che sfuggiva all'udito
E ogni profumo che volteggiava nell'aria
Veniva colto come musica
Portata lenta dal vento leggero.
Bianco era il viso, nero il vestito,
Bianca l'anima, neri i pensieri.
Una donna in bianco e nero
Con ideali convinti e pensieri contorti.
Contro ogni guerra, contro ogni nazione,
Contro i potenti, contro ogni fazione.
Io, seduto su una roccia,
Ti osservavo giocare con la vita
Mentre la vita andava via.
Ti osservavo giocare con l'amore
Quando è l'amore a giocare con la gente,
Modellando passioni e desideri.
Tra l'erba verde di fine estate
Fumavi uno stelo di fiore.
Non un pensiero al paradiso.
Non un pensiero al denaro.
Con la voglia di donare
Senza promettere l'eternità,
Garantendo il presente.
Io, seduto su una roccia,
Osservavo l'ultimo spicchio di sole
Scomparire dietro il grande masso
E l'ombra dell'olmo sparire
In un'oscurità sempre più invadente.
Rimaneva solo il tuo profilo
Che adesso tremolava
E quasi spariva tra il nero del prato.
Lo stelo ancora tra le labbra,
I sogni ancora nella mente
E l'amore ancora negli occhi.
Io, seduto su una roccia,
Diventavo parte dello sfondo:
Sulla bocca ancora un sorriso,
Nel cuore di nuovo una speranza.

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