Mr Arrogante (Completed) Serie Reali

Capitolo 36

Piaciuta la punizione? :-) e quello che è accaduto dopo?? aahah... Dominic non è uno da prendere sotto gamba..arrogante, autoritario, possessivo...ma anche dolce, tenero e protettivo con la sua piccola rosa.

Rose POV

Osservo il segno rosso che fa bella mostra di se sul mio collo e gemo. Gli avvenimenti della sera prima mi tornano prepotentemente alla mente, facendomi arrossire. Non riesco a credere che lo abbia fatto, ne che io gli e lo abbia permesso, se è per questo.

Chiudo gli occhi, esasperata, per riaprirli quando sento la porta  del bagno aprirsi e il mio peggior incubo entrare con solo i pantaloni del pigiama a coprirlo. 

Arrossisco ancora di più e richiudo gli occhi, sperando che se ne vada. Naturalmente non lo fa. Sento le sue braccia allacciarsi attorno alla mia vita, attirandomi a se.

Trattengo il respiro.

- Come ti senti? -

La voce roca mi fa correre brividi lungo la schiena. Di imbarazzo vero?

Sento le sue labbra sul mio collo e cerco di spostarmi, senza successo. Sono prigioniera tra le sue braccia.

- Andiamo rosellina, non essere scontrosa - Mormora divertito, mentre la lingua segue il contorno del succhiotto che mi ha lasciato ieri sera.

- Ti prego - Mormoro imbarazzata.

Vorrei che la terra si aprisse qui e subito, ma figuriamoci se qualche entità ultraterrena esaudisca il mio desiderio.

- Ti prego continua? - Mi motteggia, incontrando il mio sguardo nello specchio.

Lo fulmino, senza ottenere risultati.

Sghignazza.

La sua mano scompare sotto la maglietta, accarezzando le mie natiche.

Emetto un gridolino, cercando di fuggire.  Ma anche questa volta mi blocca.

- Hai un bellissimo sedere, piccola rose. Sodo... tondo... -

Chiudo gli occhi esasperata.

- Basta!!!!-

La sua mano si chiude a coppa su una natica, saggiandone la consistenza.

Voglio morire.

- Dovresti disubbidire più spesso sai? Mi è piaciuto averti sulle mie ginocchia - Mormora roco.

Non posso farcela. Semplicemente non posso. 

Sollevo un piede e con tutta la forza che ho lo schianto sul suo, ottenendo la mia liberazione. Senza perdere un secondo, mi fiondo fuori dalla porta del bagno, seguita dalle sue risate.

Entro nella cabina armadio e mi ci chiudo dentro, per poi lasciarmi cadere sul pavimento, il respiro affannato, il volto arrossato. Abbraccio le gambe con le braccia e vi poso sopra la testa.

Non uscirò più da qui. Mai più.

Sento i suoi passi che si fermano davanti alla porta.

Trattengo il fiato.

- Piccola rose non puoi rimanere lì dentro per sempre. Prima o poi dovrai uscire -

Percepisco il divertimento nella sua voce e lo odio ancora di più.

- Non pensavo che volessi ripetere l'esperienza così presto. Ma bada, non mi sto affatto lamentando -

Sgrano gli occhi alla minaccia.

Non può... non dice sul serio.... 

- Uno.... -

Sgrano gli occhi, guardando la porta.