My infinity // Bryce Hall

Non decidi tu

Bryce:"Ehy bellissima"

Gioia:"Ciao Bryce, che ci fai qui?"

Bryce:"Stavo passando da queste parti e ho visto Josh, allora mi sono fermato. Invece voi non dovevate andare in studio?"

Io:"Si...be'...ecco, vedi...forse è il caso che ti racconti tutto"

Josh:"Sicura?"

Io:"E' giusto così. Però non in un parcheggio, andiamo a pranzare insieme e ti racconto tutto"

Josh:"Bisogna avvisare gli altri"

Io:"Chiamo io Jaden"

Chiamata con Jj

J: Ehy sis, dimmi
Io: Ehy Koala, io, Josh e Bryce andiamo a pranzo fuori. Tu e Anthony riuscite ad arrangiarvi o incendiate la casa?
J: Perché andate a pranzo fuori? E poi Bryce cosa centra?
Io: Josh mi è venuto a prendere in studio e visto che ha incontrato Bryce prima adesso è con noi
J: E perché non potete tornare a casa?
Io: Perché ormai siamo fuori e abbiamo deciso così. Quindi tu e Anthony vi arrangiate?
J: Si, ordineremo qualcosa
Io: Allora ci vediamo dopo
J: Aspetta
Io: Che c'è?
J: State attenti, vi controllo anche da lontano
Io: Si Jaden. Ciao
J: Ciao

Per fortuna non ha fatto troppe storie. Forse finalmente ha capito che essere geloso anche dei suoi amici sicuramente non porta da nessuna parte. Appena stacco la chiamata avviso Josh che può partire. Adesso dovrò raccontare tutto a Bryce, non devo avere paura tanto lui non mi giudicherebbe mai. Non so perché con Josh sono riuscita a raccontare tutto senza troppi giri di parole, forse perché in quel momento avevo bisogno di parlare con qualcuno quindi non ho pensato molto alle conseguenze. Se devo essere sincera, però, non mi convince molto la versione dei fatti che mi ha dato Bryce. Per quale motivo si trovava proprio in quel luogo. Forse sono solo paranoie che mi sto facendo. Vicino a Dunkin ci sono molti negozi, magari era lì per fare un giro. Devo smetterla di pensare, rischio di andare in crisi per niente. Penso che andrò a fare un corso di yoga per rilassarmi. 
Dopo una decina di minuti siamo davanti ad un ristorante italiano veramente carino. Mi piace molto l'Italia e ci sono pure stata un paio di volte. Il cibo è ottimo e sicuramente quello dei ristoranti italiani in America non sarà la stessa cosa, ma ci accontentiamo. Scendiamo dalla macchina ed entriamo. Ci accoglie una cameriera gentilissima che ci accompagna ad un tavolo abbastanza isolato, come stato richiesto da Josh. Ci sediamo e guardiamo subito i menù per decidere cosa ordinare. Penso che prenderò la carbonara, in Italia la prendevo sempre, è veramente buona. Appena la cameriera prende le nostre ordinazioni se ne va lasciandoci soli. E' arrivato il momento di parlare.

Bryce:"Quindi?"

Io:"Prima che inizi a raccontarti io, tu dimmi cos'hai visto dal parcheggio"

Bryce:"Ho visto te e Chase da Dunkin, niente di più. Comunque ho sempre saputo che vi conoscevate già, almeno, l'ho sempre pensato"

Io:"E' vero, io e Chase ci conosciamo da molto tempo, ancora prima che lui incontrasse voi"

Bryce:"Oh wow, addirittura. E come fai a conoscerlo?"

Io:"Prima che si trasferisse qui, viveva a New York e un giorno ci siamo conosciuti, poi..."

Bryce:"Poi?"

Io:"Poi mi sono innamorata di lui e ci siamo messi insieme, però ci siamo lasciati in un modo un po' strano"

Bryce:"Ovvero?"

Racconto tutta la storia anche a lui e quasi mi metto a piangere. Non gli ho detto che quello che è successo stanotte è dovuto a Chase perché con noi c'è pure Josh e non mi va di raccontare anche questa parte della mia vita. Bryce sembra molto preso da tutta la storia e diciamo che la sua faccia quando ha saputo della droga è stata molto sbalordita. A vedermi non sembra, tutti dicono sempre che a primo impatto sembro una ragazza tranquilla, molto timida che non trasgredirebbe mai le regole, invece anche io ho un mio lato oscuro che nessuno conosce. Secondo me dentro ognuno di noi c'è una parte oscura che tendiamo a non rivelare per paura oppure semplicemente perché vigliamo tenercela per noi. 
Appena ho finito il mio discorso sento gli occhi leggermente umidi, d'altronde in mezzo a sto casino ci sono stati anche i momenti belli che non posso dimenticare. Bryce non ha ancora parlato e sta fissando un punto davanti a se, sembra quasi ipnotizzato.