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Faceva un caldo tremendo dentro l'auto, l'aria condizionata era rotta e Jared non aveva un misero centesimo per farla riparare ed era già troppo se riusciva a tenersi una macchina.
La vita era stata malvagia con lui: aver perso il lavoro e perso ciò che amava di più lo aveva reso ancora più forte, ma terribilmente distrutto. Il ricordo di sua moglie lo atteriva continuamente e il dolore sulle sue spalle si caricava giorno per giorno.

Quella mattina aveva preso una vera decisione: ricominciare da capo, andare ad abitare vicino sua sorella in città e vivere di nuovo.
"Nuova vita, sto arrivando! "
Sussurrò tra se e se alla vista delle abitazioni in lontananza che segnavano il distacco che vi era tra cielo e terra. Distacco che in realtà non esiste, ma, non si sa il perchè l'uomo vuole credere il contrario.
Ad un tratto ,però, arrivato ad un bivio, vide davanti a sé una macchina ferma prima dei binari ferroviari. Insospettito fermò l'auto e scese per controllare se chi guidasse stesse bene o forse aveva bisogno di qualche aiuto.
Jared era sempre stato un uomo premuroso e sempre disponibile tanto che al primo aiuto accorreva sempre a dare una mano, anche se non sempre si può aiutare con una sola mano ed è indispensabile usarne due.
Si avvicinò con cautela alla portiera della macchina sospetta e, pulendo il vetro ricoperto di polvere con la mano, vide una donna sulla quarantina accasciata in una posizione strana sul sedile con un brutto taglio sulla fronte dal quale scendeva del liquido rosso che pian piano invase l'intero viso rendendolo quasi irricoscibile ed infine notò che aveva le mani e piedi legati da una spessa corda.
"O mio dio! Signora mi sente?"
Disse bussando con forza sul finestrino, ma, non ottenne alcuna risposta. Fortunatamente la portiera dell'auto non era bloccata e riuscì con uno sforzo misero, date le dimensioni della signora, a tirarla fuori e ,presa tra le braccia, si allontanò dalla sua auto per portarla dentro la propria. La maglia che Jared indossava quel giorno era passata da un bianco panna ad un rosso fuoco e sperava vivamente che tutto quel sangue in fondo non fosse così tanto perché se lo fosse stato forse non vi sarebbero state molte possibilità per la signora.
Ad un tratto, però, fu travolto da uno strano rumore che immediatamente si tramutò in un forte botto simile a quello di un'esplosione, si girò per vedere cosa fosse, ma,venne sommerso dal buio più totale.

Ricordo di un domaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora