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Oliver guardava il furgoncino allontanarsi, scomparendo nella foschia che invadeva le piccole strade secondarie. Doveva ammetterlo quella ragazza lo faceva impazzire. Impazzire non perchè aveva preso una di quelle ridicole cotte adolescenziali per le belle ragazze che non oserebbero neanche dargli un occhiata, ma, sembrava essere qualcosa di più. Aveva ancora per la testa tutte le parole e frasi strambe che Mada aveva pronunciato quella sera e come quel comportamento semplice ,ma, rivoluzionario lo incuriosiva. Persino il nome era strambo. Chissà da quale misteriosa parte del mondo provenisse.

In fin dei conti quella ragazza era un mistero per lui :non conosceva dove abitasse, le sue abitudini, difetti, se amava la vita solitaria o no, se avesse fratelli o sorelle.

Non sapeva nulla.

Ad un tratto, però, sentì gridare il proprietario ,del primo locale dove era stato, che sbraitavs ad un poliziotto di fianco a agli:

"È lui!!"

L'agente di polizia prese una rincorsa verso Oliver che a sua volta un po' stravolto e preso alla sprovvista cominciò ad affrettarsi a fuggire.

Malauguratamente il poliziotto era ben addestrato e lo raggiunse in men che non si dica.

"Mani al muro!"

E lo spinse contro la parete di un palazzo lì vicino.

"Cosa ho fatto questa volta, Jerry? "

Oliver conosceva benissimo il poliziotto, infatti, da quando aveva undici anni che nei momenti di crisi in casa tra il padre e la madre scappava sempre alla centrale di polizia dove c'era sempre Jerry ad accoglierlo e a dargli una mano.Egli tentava sempre di fare il possibile per far arrestare il padre ,ma, non aveva in mano abbastanza prove. Dopo un po'di anni giunto ai quindici anni Oliver aveva cominciato a compiere piccoli furti e spesso veniva preso da Jerry. Fu proprio in quei momenti di sfogo per Oliver che strinse una forte amicizia con il poliziotto. Jerry sapeva che Oliver era un bravo ragazzo e spesso tentava di rimetterlo nella buona strada, con qualche soddisfazione.

"Non hai pagato la birra a quel povero signore"

" Merda! Mi ero proprio dimenticato! "

"Dai ti porto con me e domani gli riporti i soldi che gli devi"

Disse Jerry con tono incoraggiante.

"Okay, lo farò"

Rispose Oliver.

Salirono entrambi sull'auto di lavoro di Jerry e partirono verso la stazione di polizia.

"Come va, Jerry? La famiglia? "

Jerry aveva l'aria stanca forse per la lunga e piena giornata ,ma, ogni volta che si trovava a parlare con Oliver la stanchezza spariva di botto. Pensava sempre che Oliver era quella tipica persona incompresa dal mondo che tenta in mille modi di non farsi accettare di essere disgustoso per gli altri, ma, tutto ciò non aveva funzionato con Jerry.

Essendo un uomo di colore per lui era stato duro insersi nella società che dovrebbe essere aperta e rispettosa per le altre etnie, ma, si dimostra crudele per le diversità. Sapeva benissimo come si sentiva e lo trattava come se fosse stato uno dei suoi figli.

"Come al solito"

Rispose sospirando.

"A te?"

"Come puoi vedere sono appena stato arrestato da un poliziotto".

Si guardarono e scoppiarono a ridere per la strana situazione in cui si trovavano.

"Tornando a noi, chi era quella ragazza con cui sei scappato e che hai salutato prima che partisse? "

Ricordo di un domaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora