"Andy hai preso le chiavi della macchina?"
Urlò Juliet mentre scendeva di corsa le scale e attendeva con ansia l'arrivo del suo compagno che però tardava all'arrivare.
"Sì...arrivo!"
Sentì la sua voce che si stava avvicinando e i tonfi dei passi sulle scale si facevano sempre più forti. Finalmente, dopo sei faticose (in discesa meno) rampe di scale, era giunto al piano terra.
"Era ora! Su sali in macchina"
Egli sorrise e ancora con le fette biscottate in mano(da sapere che la colazione era un momento importante da avere sempre da conto secondo il modo di vedere di Andy) salì dentro alla postazione opposta a quella del pilota.
Juliet mise in moto e partì a tutta sparata, guidando una macchina da strade di campagna come una da corsa.
"Ti prego July, sei la donna più brava e più bella del mondo, ma, quando guidi mi fai molta paura"
Ella sorrise divertita e rispose : "Se non fosse per me tu arriveresti sempre in ritardo alle prove della band e soprattutto a lavoro"
Andy fece cenno con la testa che aveva maledettamente ragione come sempre d'altronde(le donne hanno sempre ragione purtroppo, loro riflettono e fanno mentre gli uomini fanno e basta combinando casini) e spostò lo sguardo fuori dal finestrino perdendosi con l'immaginazione in un posto magico nel quale tutta quella furia e fretta di quella mattina del primo d'aprile era sparita senza lasciare traccia. Aveva ben notato che la natura era così bella a primavera, ciò che era vecchio tornava nuovo e l'aria profumava di nuovi odori che davano l'ispirazione a scrivere nuova musica, una musica pulita senza grezze armonie, una musica malinconica e nostalgica che riflette un uomo che non ha più il tempo di sedersi in un prato pieno di fiori e scrivere canzoni dedicate alla donna amata e per essere e conoscere veramente se stesso. Questo, forse poteva essere uno dei tre desideri che nascondeva nel suo cuore si perché il primo era rimanere per sempre anche dopo la morte con Juliet, il secondo quello appena detto e il terzo non ancora ci metteva pensiero. Forse una vita felice? Una casa senza un tetto che va a pezzi? Non lo sapeva e non lo avrebbe saputo se quel giorno non fosse accaduta qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita.
Era ancora immerso nei suoi astratti pensieri quando ad un tratto notò in lontananza che all'incrocio tra la strada e la ferrovia si innalzava un enorme nube nera che stava per invadere il meraviglioso e sereno cielo azzurro.
"July, dammi il telefono! "
Parlò talmente tanto veloce e con un tono che andava sul terrificato e sullo stupefatto e Juliet un po' spaventata da questo suo atteggiamento indicò con il dito la borsa sotto il suo sedile.
"Cosa devi farci con...oh mio dio! Un incendio!?"
"Accosta che chiamo i vigili del fuoco".In men che non si dica arrivarono i pompieri nel luogo esatto dell'incendio e cominciarono a spegnere le fiamme. Nel frattempo Juliet ed Andy stavano arrivando con l'auto nell'area del disastro.
"Juliet vai a lavoro io rimango qui a dare una mano".
Propose il giovane.
"Sicuro che non devo rimanere anche io?"
Chiese insicura con un piccolo tremolio nella voce.
"Sicuro"
rispose con molta convinzione e prima di incamminarsi verso il centro dell'inferno prese Juliet tra le braccia.
" Ti amo tanto."
La baciò e in seguito si incamminò verso i vigili del fuoco.
"Anche io"
Sussurrò tra se e se Juliet guardando il suo amato allontanarsi e scomparire dietro la foschia che si era andata a creare .Andy si avvicinò verso uno dei vigili del fuoco.
"Scusi! Cosa è successo? "
"Da quello che ho capito una bomba all'interno del veicolo, davvero orribile"
Continuando ad aggiustare la pompa.
"È terribile"
"Proprio così"
Confermò l'uomo tentando di essere meno tragico possibile.
"Ci sono stati dei morti?"
Domandò incuriosito Andy.
"No. È stata ritrovata solo una donna svenuta con un brutto taglio. Ha perso molto sangue, ma, credo che se la caverá. Sa ai giorni d'oggi i medici sanno fare miracoli".
'Forse' pensava Andy preoccupato.
"L'unica cosa strana che non ci si spiega e come mai ci sono due auto e non ancora vi è traccia di una seconda vittima. Magari si tratterà dell'auto del pazzo che ha procurato tutto questo scompiglio, la gente di oggi ama rischiare anche con la vita degli altri".
Andy nel frattempo ascoltava le informazioni del vigile del fuoco vagava con lo sguardo in cerca di qualche spiegazione più comprensibile e per farsi un pochino il quadro della situazione.
"Potrebbe essere qualcosa che riguarda la mafia locale o non so qualche gang?"
"Ragazzo misa che hai centrato nel segno. La donna ritrovata è un famosissimo giudice della città qui vicina ed era stata rapita e non si sapeva che fine avesse fatto e. .."
"Per caso qualcuno, che non era nei piani, la trovata e mentre la salvava cercando di portarla via da qui è scoppiata questa bomba e adesso questo qualcuno è scomparso nel nulla"
Il vigile del fuoco lo guardò sbalordito, quasi a bocca aperta. Spesso succedeva che le persone non considerino la grande logicità che si celava dietro un volto che sembrava essere di un povero musicista di locali sporchi e questo creava in Andy un certo fastidio che, però dopo molti anni era riuscito a gestire.
"Non devo essere un investigatore per capire come è andata a finire la storia".
Disse un po'snervato.
"Ora devo andare ragazzo...se vuoi dare una mano è sempre accolta, ma, non dare fastidio a quelli della scientifica"
Andy fece cenno di consenso.
Si avvicinò alle auto per osservare e cercare di trovare qualcosa di rilevante per la polizia. Ad un tratto notò che sul terreno c'erano delle impronte di scarpe che sembravano essere taglia 47(un bel piede) e di un corpo trascinato a terra. Cominciò a seguirle e ad inoltrarsi nella cupa foresta che vi era ad un lato della strada. Pochi passi nel terreno fangoso che ridusse le sue scarpe in condizioni pietose e pensò subito alla reazione che avrebbe avuto Juliet alla vista di quelle. Poteva trovare la situazione un po' comica, ma, mentre camminava inciampò a qualcosa di duro per terra e cadde sbattendo il braccio contro un robusto albero provocando un dolore allucinante tanto da fargli pensare che quella era punizione che si meritava per aver sporcato le scarpe, ma come tentò di rialzarsi notò un enorme busta di plastica.
D'improvviso non sapeva cosa potesse essere forse un cuscino ma era troppo duro così immediatamente capì che al suo interno poteva esserci un uomo e strappò la busta con tutta la forza che aveva trovando il volto pallido e magro di un uomo sulla trentina con un po' di barba, con capelli marrone chiaro e con occhi cerchiati da un insolito colore violaceo.
Il corpo era immobile, ma si poteva ancora sentire il battito lento del suo cuore.
"Merda! Respira, respira!"
Diede delle forti botte sul petto e fece la respirazione bocca bocca, finché non sentì un piccolo respiro.
"Grazie signore"
Adesso Andy non poteva perdere altro tempo, si guardò attorno e urlò con tutta la forza che gli era rimasta: aiuto.
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Ricordo di un domani
ParanormalPossiamo vivere fino alla morte...ma avvolte si continua all'infinito.