Capitolo 9

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Entro in mensa. Oggi non fa freddo... si congela. Ho il naso tutto rosso, credo di essermi presa un raffreddore e le dita dei piedi ormai sono dei ghiaccioli. Forse esagero... ma dovete capire che io sto bene quando fuori ci sono 40 gradi. Cerco di stringermi ancora di più nella felpa, voglio che diventi la mia seconda pelle, cavolo! Mi siedo, aspettando Charlotte. Ormai è diventata una specie di rito, mangiamo sempre insieme. Questa cosa di non poterla vedere tutte le ore in classe mi disturba, insomma è molto più divertente stare sempre insieme che vedersi solo all'entrata, al pranzo e all'uscita. Sospiro, paese che vai usanze che trovi... non le faccio io le regole. 

Guardo il telefono per vedere l'orario, tra poco dovrebbe arrivare. Alzo di poco la testa guardando il tavolo degli stronzi. Ok... ero brilla, ma mi ricordo tutto. Mi ha dato un bacio sulla guancia. Quasi quasi mi metto a ridere per l'imbarazzo. Sono quel tipo di ragazza che cambia canale quando i due protagonisti si stanno per baciare, o quando sta per spuntare fuori il fantasma nei film dell'orrore. Mi faccio prendere dall'emozione e quindi preferisco non guardare. 

Pensare che Brutus mi abbia raccontato le sue cose, che stiamo stati cosi vicini mi fa... emozionare. Forse riesco a farmelo amico! Alzo mentalmente un pugno verso il cielo. "ce la farò" sussurro convinta. Io e gli stronzi diventeremo migliori amici! Al tavolo c'è solo Damian, forse sta aspettando tutti gli altri. Starnutisco. "salute" la voce di Charlotte. Tiro sul con il naso e le sorrido. "grazie" si siede davanti a me con il suo vassoio. Come sempre è perfetta... non ha un singolo capello fuori posto, i suoi vestiti sono tutti stirati e i capelli piastrati. "tu non mangi oggi?" mi chiede vedendo che non ho preso il vassoio. Apro lo zaino e tiro fuori un contenitore con dentro un bel po' di pasta. "non ce la faccio più... devo mangiare la pasta!" dico tirando fuori la forchetta ed impugnandola come fosse una coltello. Charlotte sorride scuotendo la testa. 

Inforchetto un fusillo e me lo porto alla bocca. Pasta mi sei mancata! "ma come fate a mangiare tutti i giorni la pasta?" mi chiede guardandomi male. Alzo un sopracciglio. "questo è uno stereotipo" le dico puntandole contro la forchetta. "non mangiamo solo pasta... ma qualche volta ci vuole. Poi scusa, io potrei chiederti come fai tutti i giorni a mangiare gli Hamburger". "touché" risponde lei. Le sorrido. Visto? Charlotte non se la prede mai. Le sorrido. Anche lei comincia a mangiare una zuppa di formaggio... blah! Qui va tanto... la mangiano in molti. Vabbé, come ho detto paese che vai, usanze che trovi.

 "alla fine l'altro giorno come hai fatto a tornare a casa?" mi chiede guardandomi da dietro i suoi grandi occhiali. Alzo le spalle. Non ho niente da raccontare. No Comment Charl. "Livia... quando siamo tornate a vedere come stavi non c'eri più" mi dice con un piccolo sorriso. Non ho raccontato niente a nessuno delle due... anche perché non ne ho avuto occasione. Poi... bho... credo che quello che mi ha detto Brutus debba rimanere tra di noi, mi sembra una cosa troppo privata, si è fidato di me e io non tradisco la fiducia delle persone, tranne quella della scuola, quella l'ho tradita quando ho rubato quelle cartelle private. 

"Allison? Non viene?" gli chiede cercando di cambiare discorso, una tattica ormai consolidata. "arriva tra poco, l'ho incontrata in corridoio. Cosa hai fatto sabato sera?" Accidenti! Con lei le mie tattiche fortissime non funzionano. È come se io fossi Superman e lei la Criptonite. "oggi i capelli ti stanno davvero bene" prendo un altro fusillo. "hai combinato qualcosa" continua sempre più concentrata a stanarmi. "per non parlare di quella maglietta. FA-VO-LO-SA!" cerca di trattenere una risata. "oddio!" dice entusiasta. Sposta il vassoio con lo schifo giallo e mi fissa. "deve essere qualcosa di davvero interessante se per ben tre volte hai cercato di cambiare discorso" mi sorride. "ho cambiato discorso perché non ho niente da dire" come sono buoni questi fusili. "bugiarda" Sento gli occhi di Charlotte che mi fissano. 

"perché sarebbe una bugiarda?" alzo gli occhi al cielo. Ci mancava solo Allison. "perché sabato sera ha fatto qualcosa, ma non mi sta dicendo cosa". Altro fusillo. Ma perché dovrei raccontare gli affari miei agli altri? "Io so cosa ha fatto" dice Allison con un sorriso furbo. Ha i capelli sciolti e le lunghe ciocche gli ricadono morbide sulla schiena. Mi giro di scatto. "ti ho visto uscire dalla stanza di Brutus" Charlotte apre la bocca e si gira verso di me. "cosa?" l'eccitazione è evidente nei suoi occhi. "poi sono saliti in macchina e sono spariti" dice Allison continuando a fare un sorrisino. 

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