Prologo

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Eravamo persone normali, in un certo senso. Nella nostra vita non hai tempo per pensare, non hai tempo e basta. Basta solo un secondo per cambiare tutto, se ti distrai sei morto, se pensi troppo lentamente sei morto, se chiudi gli occhi un attimo sei morto. Fin da piccoli ti insegnano di goderti il momento, perché non sai se domani ci sarai ancora. Mettiamo a repentaglio la nostra vita pur di salvare quella degli altri, così andiamo avanti, con la licenza di uccidere.
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Mi buttai su di lui abbracciandolo e piangendo lacrime di gioia, sentii dei rumorie e capii da cosa provenivano, dovevo proteggerlo, l'avevo appena ritrovato, e non ero intenzionata a perderlo di nuovo, mi ero ripromessa molti anni orsono che se l'avrei ritrovato sarei diventata la persona che lui non aveva mai avuto e che quegli esseri spregevoli gli avevano portato via con la forza solo per un loro resoconto personale, quando scoprii che lui era ancora vivo, iniziai a non dormire la notte, mi dedicavo anima e corpo alle sue ricerche, ed ora averlo tra le mie braccia, sentire il suo respiro agitato e i suoi signozzi mentre mi abbracciava stretta a lui, mi fecero capire che non ci aveva dimenticato ne a me ne a Marcus, e che aspettava il giorno in cui saremmo venuti a salvarlo, lo sistemai meglio facendogli da scudo, un attimo dopo sentii delle fitte di dolore per tutta la schiena, non mi importava in quel momento, lui era più importante.

Fearless (in pausa)(in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora