Capitolo 12

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#Spazioautrice

Ecco a voi il capitolo di domenica!♥ Spero vi piaccia.

Baci, Giada

Pov's Esme

Qualche ora dopo mi avviai verso casa per poter portare Hannah in laboratorio nel mentre Marcus stava sistemando alcuni documenti nel suo studio.

<<Hannah? Sei sveglia?>> domandai entrando, la trovai seduta sul divano con il computer davanti.

<<Si, stavo vedendo delle cose per la scuola>> rispose girandosi a guardarmi. <<Zia credi che sia possibile studiare ed addestrarmi qui?>> si alzò e mi raggiunse.

<<Non lo so..>> il pensiero di lei in missione mi faceva preoccupare.

<<Ti prego>> mi supplicò giungendo le mani a mo' di preghiera, ci pensai su.

<<Devo parlarne con Marcus e vedere se la cosa è fattibile>> dissi alla fine prendendogli le mani, lei mi ringraziò e mi abbracciò sorridendo uscì di casa ed io la seguii e ci avviammo in laboratorio dove incontrammo Marcus in compagnia di Susy ed Elia, li guardai stranita e Susy mi spiegò il motivo della loro presenza.

<<Marcus ha messo su una piccola squadra con noi, da oggi affronteremo le missioni insieme>> io annuì contenta per quella decisione, conoscendoci da molto tempo, in missione avremmo un'alta percentuale di successo rispetto ad altre squadre.

<<Bene, iniziamo?>> domandò Elia battendo le mani, fece accomodare Hannah su una poltrona poi le mise un casco con dei fili attaccati che si collegavano ad uno schermo.

<<Resta ferma per qualche minuto>>disse Elia e vedendo Hannah preoccupata la rassicurò. <<Non preoccuparti non sentirai dolore>> Hannah annuii e fece quello che gli diceva Elia. Sentii il telefono vibrare nella mia tasca così lo presi e lessi il messaggio che mi era arrivato.

Da: Generale

Agente Johns si rechi immediatamente nello studio dell'agente Green.

Alzai un sopracciglio infastidita, non sopportavo per niente il generale soprattutto il modo e l'atteggiamento che spesso usava nei miei confronti, ed in passato non mancarono le occasioni per farglielo notare. Mi girai a guardare Marcus e vidi che anche lui aveva ricevuto lo stesso messaggio.

<<Il Generale ci ha convocati>> dissi rivolgendomi agl'altri.

<<Andate ti invierò un messaggio quando finiremo>> rispose Susy, ci salutammo e così io e Marcus ci avviammo all'ascensore. Le guardie del corpo del Generale si erano sistemate fuori dalla porta dello studio e dopo aver confermato le nostre identità ci lasciarono entrare dove trovammo il generale ad aspettarci, seduto comodamente sulla poltrona dietro alla scrivania con sguardo perso dentro ai documenti, sentii affianco a me Marcus irrigidirsi al che si schiarì la voce attirando l'attenzione del generale.

<<Per quale motivo ci ha convocati qui con tanta urgenza?>> domandò Marcus confuso, il Generale si alzò si sistemò la giacca e si avvicinò a noi, parlò poi rivolgendosi ad entrambi.

<<Ho saputo che l'agente Johns è stata sospesa, Agente Johns riprenderà servizio con effetto immediato.>> io annuii e lui continuò a parlare. <<Fra quattro ore si terrà l'incontro tra la nuova candidata al potere e lei agente Johns, agente Green l'aiuti a prepararsi. Ci vediamo in palestra>> detto ciò se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.

<<Ma che diamine! Non potevano avvisarmi prima? Ma poi hai visto il modo in cui ci guardava?>> domandai infuriata.

<<Meglio non pensarci. Ora andiamo che ti devi preparare>> disse Marcus uscendo dallo studio ed in silenzio lo seguii.

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Erano passate due ore e del messaggio di Susy non c'era ancora traccia.

<<Smettila di guardare il telefono ogni cinque minuti, quando finiranno ti scriverà>> disse Marcus appoggiandosi con la schiena al ripiano della cucina di casa sua, lo guardai ansiosa ed annuii.

<<Ancora mi devi spiegare perché siamo a casa tua e perché sei scomparso per due ore lasciandomi da sola>> dissi lanciandogli un'occhiataccia. Si staccò dal ripiano e mi fece mettere affianco a lui.

<<Dovevo selezionare delle cose che ti sarebbero servite per l'incontro. Ora tocca a te scegliere>> disse premendo un bottone sotto al ripiano della cucina esso ruotò mostrando un altro ripiano pieno di armi, la mia bocca si spalancò e mi voltai di scatto verso Marcus.

<<E' stupendo! Però non pensi che ci siano troppe armi, mica la devo uccidere!>> esclamai lui mi fissò e non parlò poi scoppiò a ridere, tirai un sospiro di sollievo e gli diedi uno schiaffo sul braccio cosa che aumentò le sue risate, guardarlo ridere mi scaldò il cuore ed iniziai a ridere anche io, ci calmammo e scelsi le mie armi poi Marcus mi passò una tuta nera.

<<E' nuova, l'hanno modificata il mese scorso, ha una doppia protezione da coltelli e armi da fuoco e facilita i movimenti durante i combattimenti. Presumo che anche l'agente con cui ti sfiderai la indosserà>> spiegò, mi spogliai rimanendo in pantaloncini e canottiera, non lo guardai ma sentii Marcus schiarirsi la voce ed un sorrisetto mi si formò sul volto, mi allungò il pantalone e poi la maglia completai il look con un paio di stivali con il tacco alto, mi fermai e rimasi in silenzio Marcus alzò un sopracciglio e mi guardò.

<<Dei tacchi, per combattere. Sei serio?>> domandai alzando un sopracciglio, alzò le mani.

<<Non ho deciso io, presumo che vogliano vedere le vostre capacità sui tacchi>> rispose, sentii il mio telefono vibrare.

Da: Susy

Abbiamo finito, dove state?

A: Susy

A casa di Marcus venite.

<<Stanno venendo Susy, Elia e Hannah>> dissi prendendo la cintura porta armi, me la misi in vita e la sistemai. Qualche minuto dopo bussarono alla porta ed andai ad aprire.

<<Ho saputo che si terrà oggi l'incontro>> disse Susy una volta entrata in casa.

<<Si fra un'ora, avete esaminato i ricordi?>> chiesi ad Elia, mi avvicinai ad Hannah e la squadrai per vedere se aveva riportato qualche ferita. <<Stai bene?>> le domandai ansiosa lei annuii e mi sorrise.

<<Si abbiamo dato un'occhiata ma credo sia meglio parlarne con più calma dopo l'incontro>> mi rispose Elia mettendomi una mano sulla spalla, Marcus lanciò un'occhiataccia ad Elia e si mise affianco a me Elia in risposta alzò le mani e rise, scuotendo la testa guardai l'ora sull'orologio. Hannah si sporse verso di me e mi abbracciò infondendomi tranquillità e calore, ricambiai l'abbraccio sorridendo. Ci staccammo e ci avviamo in palestra dove si sarebbe tenuto l'incontro, gl'altri entrarono ma Marcus mi afferrò il braccio facendomi girare e mi baciò, sgranai gl'occhi non aspettandomelo ma subito dopo li chiusi sorridendo sulle sue labbra, ci staccammo con il fiatone e lui mi accarezzò la guancia sorridendomi.

<<Fagli il culo a quella>> disse ridendo prima di spingermi dentro alla palestra, lo guardai e gli feci l'occhiolino.

<<Lo farò>>

Fearless (in pausa)(in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora