Capitolo 10

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Pov's Esmeralda

Guardai l'orologio da polso, erano passate tre ore e Hannah ancora non si svegliava. Strinsi la sua mano poi mi alzai e andai a bere un bicchiere d'acqua, appoggiata al lavello e persa tra i miei pensieri non sentii il campanello, esso suonò una seconda volta e corsi ad aprire.

<<Chi è?>> domandai stranita da quella visita inaspettata.

<<Sono io, Marcus>> sbuffai e mi guardai intorno cercando in giro tracce del piccolo furto in laboratorio.

<<Vuoi aprire?>> chiese impaziente.

<<Sisi, ecco entra>> risposi aprendo la porta, entrò e mi guardò.

<<Dov'è Hannah?>> guardò prima sul divano poi nella camera dove dormiva Hannah. Sgranai gl'occhi e mi precipitai davanti a Marcus coprendo il cestino dove all'interno si trovava il siero. Teneva lo sguardo rivolto verso Hannah poi con una lentezza impressionante si girò verso di me, mi trucidò con lo sguardo e parlò.

<<Vediamo se ho capito la situazione. Tu... hai rubato il siero dei ricordi dal laboratorio... poi, sei andata dalla dottoressa, sei stata sospesa e nonostante ciò hai dato il siero ad Hannah. Stai correndo un rischio non indifferente sappilo>> alzai gl'occhi al cielo e mi spostai, ero stata messa sotto osservazione durante quelle due settimane e ogni mio minimo movimento veniva segnalato a Marcus.

<<Lo so benissimo ma Hannah ha bisogno di sapere la verità...>> mi grattai il braccio sentendomi colpevole per quello che stavo per dirgli.<<... gli ho detto che forse i suoi genitori sono ancora vivi>>

<<Cazzo Esmeralda!>> urlò mettendosi le mani nei capelli <<Si può sapere che ti passa per la testa!>>

<<Shhh, abbassa la voce sta dormendo>> dissi tappandogli la bocca. Mi guardò furioso tolse la mano dalla bocca e mi trascinò in cucina.

<<Mi spieghi ora cosa devo fare? Eh? Dovrei licenziarti oppure chiudere un occhio, dimmelo tu!>> disse furioso.

<<Chiudere un occhio!?>> risposi, fece un profondo respiro e si calmò.

<<Per questa volta non farò niente...>> gli sorrisi e provai a ringraziarlo ma lui mi blocco alzando una mano. <<...ma non fare niente del genere senza prima avvisarmi, d'accordo?>> annuì incapace di parlare per il tono minaccioso che aveva usato, guardai verso Hannah.

<<Spero stia bene>>

Pov's Hannah

La minime prese diversi coltelli e una pistola li appoggiò sul letto e si vestì, una volta finito corse in soggiorno e chiamò qualcuno. Mi guardai intorno e una lacrima sfuggì dal mio controllo, ritornare a ricordare la casa dove ero cresciuta mi fece stringere il cuore dal dolore.

-Pronto, zia?- la voce della minime catturò la mia attenzione e mi avvicinai di più per poter sentire le risposte della zia passata.

-Sono entrati degl'uomini armati ed hanno catturato mamma e papà, da quello che ho capito sono stati mandati da Revon-

-Stai bene? Dove sono loro ora?- domandò zia Esme preoccupata.

-Li ho messi k.o. e mi sono fatta rivelare dove si trovano i miei genitori-

-Okay ora ci penso io, dove sono?-

-Sono su un furgone delle consegne- rispose e poi attaccò, mi accigliai vedendola correre verso la sua camera ed aprire il cassetto della scrivania estraendo un computer portatile, mi avvicinai e sgranai gli occhi, stava entrando nel telefono di zia Esme.

Fearless (in pausa)(in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora