Lilies

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Il rumore costante del deumidificatore rischiava di far addormentare nuovamente un Soobin reduce da una notte passata a finire i compiti, dato che aveva avuto la brillante idea di non svolgerli i giorni successivi; aveva terminato poco dopo mezzanotte e il fatto che spesso fosse distratto dai messaggi di Yeonjun non aiutava affatto.

Non che si fossero scritti chissà cosa, la conversazione era morta subito e, francamente, la colpa era un po' di Soobin, perché non aveva dato modo all'altro ragazzo di rispondere in qualche altro modo. Insomma, come si può rispondere ad un "a domani" ? Con niente ovviamente.

La parte che odiava di più della sua routine mattutina era l'esatto istante in cui doveva trascinarsi in bagno e sistemarsi i capelli, seguita a ruota da quando doveva dirigersi verso la cucina fredda e vuota (sua madre usciva di casa poco prima che lui si svegliasse) e preparare la colazione.

L'appartamento in sé non era freddo, ma appena esci dal tuo letto comodo e caldo ogni cosa ti sembra ghiacciata. Quella mattina però la sua routine stava per essere sconvolta, perché il suono della notifica del cellulare riecheggiò nella cucina. Beomgyu solitamente gli mandava messaggi, ma erano tanti e continui, quindi quando un secondo, terzo e quarto suono non arrivarono, diede per scontato che fosse Yeonjun a scrivergli.

Quindi si fiondò verso il tavolo dove aveva lasciato l'oggetto e, grazie all'anteprima dei messaggi che appariva nel blocco schermo, constatò che in effetti era proprio Yeonjun ad avergli mandato un buongiorno con tante emoji carine. Soobin non usava mai emoji, forse quello era un aspetto che doveva cambiare.

Gli scrisse anche lui un semplice buongiorno, tornando poi alla prima impresa della giornata: la colazione. E proprio mentre stava accendendo i fornelli il suo sguardo cadde su un altro messaggio di Yeonjun, che questa volta gli proponeva di andare insieme ad una specie di pasticceria che aveva visto per caso mentre lo riportava a casa il giorno prima.

Soobin non aveva mai trovato così facile interagire con qualcuno: il ragazzo più grande era talmente estroverso che stava fondando da solo le fondamenta di una possibile amicizia, si era buttato avanti lui ed aveva chiesto il suo nome, numero di telefono, lo aveva accompagnato a casa...perché Soobin non poteva essere come lui? Perché doveva bloccarsi per ogni stupidaggine?

La prima ed ultima volta che andò da Burger King perché sia lui che Beomgyu non avevano voglia di aspettare troppo tempo per mangiare, si rifiutò di dire all'addetta che il suo panino era sbagliato e con riluttanza mangiò quel dannatissimo panino con insalata, cetrioli e pomodoro, sarebbe stato decisamente più appetibile con del Ketchup ma non aveva il coraggio di chiederlo.

Un'altra volta andò nel panico al supermercato perché non riusciva a prendere le monete di resto ed imbustare gli alimenti velocemente, di conseguenza le persone in fila stavano aspettando solamente lui. Da quel giorno non andava mai al supermercato da solo. Mai. Regola numero uno.

Per concludere, odiava quando si semplicemente...spegneva. Come se le energie gli fossero sottratte dal corpo ed avesse bisogno di tornarsene a casa. Aveva una personalità un po' strana. Ma voleva lavorarci e migliorare, voleva avere più autostima.

Ad ogni modo, accettò la proposta di Yeonjun. Chiaramente.

Si affrettò a prepararsi, impiegando forse più tempo del dovuto per contemplare se la divisa fosse ben stirata, se i capelli fossero fuori posto e se indossare i suoi guanti verdi...opzione che scartò per la sanità mentale di Beomgyu.

Mentre si guardava allo specchio ricordò come un trucco leggero adornava gli occhi di Yeonjun, di come stesse probabilmente indossando un balsamo labbra colorato anche quella mattina, ai suoi orecchini. Anche Soobin voleva avere dei piercing al lobo. Aggiunse questo suo capriccio alla lista mentale delle cose da fare il prima possibile.

Aphelion- YeonbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora