Capitolo 13

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Apro lentamente gli occhi, cerco di stiracchiarmi ma qualcosa me lo impedisce.
Mi giro e vedo Niall ancora abbracciato a me, è così carino quando dorme.
Mi alzo cercando di non fare troppo rumore.
Mi dirigo in cucina e guardo l'orario, sono le 10:30 del mattino.
Vado in bagno e mi lavo velocemente, metto l'accappatoio e torno in stanza per prendere i vestiti.

"Buongiorno piccola" La sua voce assonnata mi distrae.

𝑃𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑎? 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑎' 𝑚𝑖𝑐𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑔𝑜𝑛𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 "𝑎𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒𝑡𝑡𝑒"? 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑑𝑖𝑜.

"Non chiamarmi così. Ma comunque buongiorno." Uso un tono freddo per poi aprire l' armadio.

Prendo la prima cosa che mi capita davanti e torno in bagno.

Niall inizia a bussare la porta del bagno.

"Un attimo" esclamo.

Non risponde ma continua a bussare.

"Che ti costa aspettare un po'" finisco di vestirmi e apro la porta ormai infastidita.

Trovo un Niall appoggiato al muro a petto nudo. Questo ragazzo deve smetterla di fare certe cose.

"Dove vai?"

"Da mia madre" esco dal bagno e torno in stanza per mettere le scarpe.

"Ti accompagno, vorrei conoscerla" mi segue.

Oh no caro Niall. Se mia madre fosse ancora viva direbbe che saresti il ragazzo perfetto, ma l'apparenza inganna bello mio.

"Non è una donna che parla molto ultimamente." finisco di allacciare le scarpe.

"Potevi prendere da lei almeno" ride.

Per un momento mi sono sentita ferita ma poi ricordo che lui non sa nulla al riguardo.

"In ogni caso preferisco andare da sola" Cerco di uscire dalla stanza ma me lo impedisce.

"Nessuno mi dice no" alza il mio viso dolcemente con le sue mani per farmi guardare i suoi occhi.

"Mi pare di averti già detto di no altre volte" sposto la sua mano.

Si sposta per farmi passare e bisbiglia qualcosa che non riesco a capire.

prendo le chiavi e prima di dirigermi in auto saluto Niall.

Prima di arrivare al cimitero mi accosto da un fioraio.
Prendo un piccolo mazzo di tulipani, le sue preferite.

Non dista tanto da qua, ci metto infatti 5 minuti ad arrivarci.

Entrare lì mi fa sempre un certo effetto, è così maliconico e le persone tristi di certo non aiutano a migliorare l'atmosfera, ma è pur sempre comprensibile.

Poco dopo trovo la lapide di mia madre, fortunatamente non è difficile confondersi, visto che ci sono tante lapidi vicine, lei è una delle prime.

Appoggio i fiori sul prato vicino alla sua lapide, poi mi siedo anche io.

"Auguri mamma"

Resto per un momento in silenzio e mi scappa una piccola lacrima, la faccio scendere sul viso.

"Devo raccontarti un sacco di cose"

Inizio a raccontarle da quando ho trovato lavoro per farmi una vacanza da sogno, fino all'incontro con Niall.

"Stiamo per chiudere". Urla il guardiano un po' distante da me.

Ero così presa nel raccontarle le cose, che non mi sono accorta che si è fatto abbastanza tardi.

Estate inaspettata.||NiallHoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora