Capitolo 16

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#MICHAEL POVS

Il lavoro al bar è stressante, clienti da servire, pulire il bancone, rifare i tramezzini e le brioche, devo fare tutto io. Forse dovrei chiamare un assistente ma non avrei abbastanza soldi per pagarlo. Fra affitto dell'appartamento e gli alimenti per il bar non riuscirei a permettermelo.

Sono al bancone, come sempre a pulire, pulire le briciole che lasciano quegli stronzi che non sanno mangiare una brioche senza fare casino ovunque.

"Hei!! Mike!" mi chiama una voce

"G-gwen ciao" sorrido guardandola, è vicinissima "il solito?" le chiedo.

"Si!" sorride e le porgo un bicchiere di the alla pesca, ghiacciato.

"Che ci fai qui?" chiedo

"Sono venuta a stuprarti!" dice naturalmente.

"C-cosa?" balbetto confuso.

"Oh scusa, la mia amica mi ha cacciato dalla camera perché doveva incontrarsi con un tizio... Secondo me scoperanno alla grande"

Rimango in silenzio per un pò e lei scoppia a ridere.

"Oh mio caro, sei troppo serio!"

"Non è vero" borbotto come un bambino e lei si sporge in avanti, appoggiando le sue piccole mani sulle mie guance iniziando a tirarle dai lati giocando con la pelle morbida di esse.

"Oddio che cosa carinaaaa!" Esclama  guardandomi.

"Gwen smettila" rido prendendole le mani e subito si fa seria.
È bellissima, con i suoi occhi nocciola e il viso paffuto.

"Ho fame!" dice ad un certo punto interrompendo il contatto fra le nostre mani che ancora si sostenevano.

"Vuoi questi?" le porgo una piccola ciotola colma dei suoi biscotti preferiti.

"Si!" risponde come una bambina

"A solo una condizione, usciresti con me?"

"Certo scimmietta!" sorride e mi abbraccia forte alzandosi appena dallo sgabello sui cui era seduta.

- è così bassa-

Sorrido.

The Teacher // Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora