The Teacher // Luke Hemmings

Capitolo 11

Tutto passa in fretta, una settimana. Una settimana che non vivo.

Non sto vivendo, sto semplicemente sopravvivendo.

Sto scappando da una cosa più grande di me.

Sto scappando da una persona terribile.

Sto scappando da un Dio vivente.

Sto scappando da uno stronzo.

Sto scappando da un ragazzo.

Sto scappando dal mio professore di biologia.

E penso sappiate a chi mi stia riferendo.

Sto scappando da te, Luke.

Sto scappando da Luke Hemmings.

Non so cosa vuole da me, non so perché gli interesso così tanto ma è come se fosse un cagnolino, mi segue dappertutto.
Me lo ritrovo ovunque, persino fuori dalle aule dei vari corsi che frequento. Non ho detto nulla di tutto alle mie amiche, temendo mi ritenessero pazza.
Ma ho paura, sembra così determinato a volermi.
Lui è il cacciatore ed io la sua preda.

Non so dove nascondermi...
Aspetta, trovato!
Mi nascondo dentro uno sgabuzzino buio, merda.
Io ho paura del buio. Frugo nelle tasche della mia felpa e prendo il mio telefono, lo sblocco e con le mani tremanti compongo il numero telefonico dell'unica persona in grado di salvarmi.

"Pronto?"

"Gwen, aiuto." Sussurro

"Annie che succede?"

"M-mi sta seguendo, ho paura."

"Chi? Annie, calmati e dimmi chi."

Faccio un grande respiro profondo e con voce roca in stile dark fenner dico "Il prof di....."

"Biologia!" urlo svegliandomi.

"Cazzo Annie ma che!?"

"Mi stava seguendo, era vicino, voleva uccidermi." dico tutto d'un fiato respirando affannosamente.

"E dopo dici a me che sclero male eh?" sbuffa Gwen.

"Gne!" rispondo facendole la linguaccia.

"Scema.Vai o farai tardi a lezione"

"Che fai sfotti? Solo perché  tu oggi non ci vai.. Stronza." borbotto vestendomi.

" lo so, lo so." dice fiera.

"Ci vediamo dopo, maniaca!"

"A dopo, ritardata!" mi saluta mentre esco dalla stanza.

Sbatto la porta divertita, lei è unica, un caso a parte, ma la adoro cosi  com'è e non c'è nulla che cambierei in lei.
Cammino spedita verso il corso di chimica, la cosa che odio di più, cammino e cammino e già sono stanca.

-questo campus è enorme cavolo!- penso sbuffando sonoramente.

"Ahi!!" esclamo scontrandosi contro una superficie dura.
Cerco di allontanarmi con le mani poggiate su di essa, è morbida, calda, respira... Aspetta!

"Cavolo scusami." dice quest'ultima 'cosa'.

"Owen, ciao! " esclamo.

"Ci si rivede eh?" ridacchia.

"Eh già " sorrido.

Vedo una figura in lontananza che ci osserva ma non ci faccio molto caso.

"Stai bene?" chiede

"Sisi, tranquillo"

"Sembra che ci incontriamo sempre allo stesso modo." sorride mentre vedo la figura avvicinarsi pian piano a noi.

"Mh, è tardi. Vado, o faccio ritardo alla mia prima ora." dico per poi andarmene ma una mano mi afferra il polso tirandomi a se.

"Senti, ti va ... Ti va di uscire sta sera?" dice mentre la figura ci raggiunge e si fa sempre più nitida.

"Ok, va... " cerco di rispondere ma una voce mi interrompe.

"Mi dispiace ma sta sera lei ha già un impegno."

"Non è-" tento di replicare ma lui mi interrompe di nuovo.

"Su ragazzo, ora vai a lezione." esclama ringhiando e Owen se ne va senza proferire alcuna parola.

-codardo- penso per poi girarmi verso il biondo.

" Luke ma che cazzo fai!!" quasi urlo contro di lui.

"Ti ho solo salvato la vita, potresti ringraziare." borbotta indifferente.

"Ah si? E da cosa!?"

"Potrebbe benissimo essere un serial killer che ti vuole portare fuori solo per stuprati e poi ucciderti atrocemente."

"E chi mi dice che non ti stai auto descrivendo? Forse questo dovrei pensarlo di te." dico acida.

"Oh tesoro, non scherzerei con il fuoco, se fossi in te"

"Mhmh, certo." dico andandomene.

"Ti vengo a prendere alle 19:30 al tuo dormitorio." urla per farsi sentire da me che sono ormai lontana.

-certo Hemmings, contaci-