Capitolo 28 Parte 2. Adattarsi

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Una settimana dopo...

Draco appoggiò il suo peso contro il muro, gli occhi fissi su sua zia, che stava chiaramente combattendo contro le lacrime.

Andromeda aveva detto loro ieri che Ted stava scappando. Avevano ricevuto un avviso anonimo, possibilmente dall'Ordine, che il Ministero era stato informato della posizione di Ted, ed era solo questione di tempo prima che arrivassero a cercarlo. Theo era stato veloce nel reagire e aveva ammaccato il muro con un pugno, chiedendosi perché Ted non potesse stare con loro nella casa sicura. Ted aveva dovuto calmarlo, spiegando che se i seguaci di Voldemort sapevano che era nascosto, probabilmente avrebbero condotto una ricerca approfondita e c'era il rischio che il loro nascondiglio fosse scoperto. Se avessero saputo che era in fuga, lo avrebbero cacciato e ogni attenzione sarebbe stata dirottata.

Per dirla senza mezzi termini; Ted stava mettendo la sua vita in pericolo per aiutare un gruppo di adolescenti che conosceva a malapena. Theo aveva ragione; Ted era un tipo decente.

Quell'idea aveva suscitato un profondo rispetto per Draco nei confronti di suo zio, e improvvisamente nel mondo nacque un secondo Babbano che non disprezzava. E proprio come Hermione, questo nato Babbano fu costretto a scomparire dalla sua vita troppo presto.

Era quasi come se il destino prendesse un po del suo tempo, cercando di mandarlo fuori di testa. Avrebbe messo queste persone sul suo cammino che gli avrebbero fatto dimenticare tutti i suoi pregiudizi insegnati alla nascita, e poi li avrebbe semplicemente strappati via come i fragili petali di un papavero, e lui era rimasto irritato e confuso da tutto ciò.

Draco spostò la sua attenzione su suo zio, che stava arruffando i capelli di Davis e mormorando alcune parole di separazione a Bletchley e Bulstrode. Accanto a Draco, Theo era teso; i pugni si strinsero e tremarono leggermente, e i suoi denti digrignarono dietro le labbra increspate. I suoi occhi si posarono su Blaise e Lovegood, notando che le loro dita erano intrecciate - quasi nascoste, tranne dall'angolazione di Draco - e Blaise stava disegnando cerchi distratti contro il dorso della sua mano. Le loro dita si districarono mentre Ted si avvicinava a loro, e la Lovegood cadde nel suo caldo abbraccio con quel suo familiare sorriso distratto.

"Ricorda di stare lontano dai mirtilli acerbi e dal vischio" disse mentre si allontanava. "Non vorresti provocarti alcuni gargarismi."

Draco inarcò un sopracciglio, ma resistette alla tentazione di deridere il suo commento.

"Lo farò" rispose Ted con un sorriso affettuoso, sporgendosi in avanti per stringere la mano di Blaise. "Aiuta Andromeda a tenere tutto questo in ordine mentre sono via."

"Certo" Blaise si accigliò. "Buona fortuna, amico."

Draco raddrizzò la schiena quando Ted si voltò verso di lui, avvicinandosi con un'espressione seria che lo fece sentire un po' preoccupato e imbarazzato.

"Prenditi cura di mia moglie" disse Ted in tono sommesso, cosicché solo loro avrebbero sentito. "Prenditi cura di tua zia, ok?"

Incerto sul da dire, Draco inspirò lentamente e annuì semplicemente con la testa, e il piccolo gesto sembrò bastare a tranquillizzare suo zio. Spostando il suo peso con disagio, distolse gli occhi quando Ted si spostò infine verso Theo, e Draco inclinò la testa in modo da poter cogliere discretamente le parole sommesse della loro conversazione.

"... il tuo carattere, conta fino a dieci" consigliò Ted. "E prova a pensare prima di parlare-

"Sì, sì" borbottò Theo in tono sprezzante, e Draco non dovette vederlo per sapere che stava alzando gli occhi al cielo. "Comportati come un Tassorosso e bla bla bla-

"Sei un bravo ragazzo, Theo" lo interruppe Ted. "Posso vederlo, 'Dromeda può vederlo, e tutti loro possono vederlo. Devi avere più fiducia in te stesso."

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