Epilogo

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Da quando Bakugou era tornato a scuola, aveva lasciato che gli altri si avvicinassero a lui, senza che lui li respingesse.
Deku era sempre accanto a lui, come se fosse la sua voce. Parlava per conto del biondo, traducendo ciò che lui dicesse tramite la lingua dei segni e credeva che il sorriso che lui gli rivolgeva per ringraziarlo fosse la cosa più bella al mondo.

Spronato da Midoriya, aveva confessato tutto ai professori che avevano compreso, giustificandolo e Present Mic si era subito messo a sua disposizione per insegnargli al meglio la lingua dei segni.
In classe erano stati tutti comprensivi ed il biondo si era sorpreso di quanto fosse stato semplice. Con il loro aiuto aveva ricominciato a studiare ed a voler studiare per diventare un Hero fortissimo, nonostante quel piccolo inconveniente e stava lavorando per affinare gli altri sensi.

Adesso Bakugou stava tornando a casa camminando accanto a Deku che gli stava spiegando come All Might fosse riuscito a salvare tutti nella sua ultima impresa, il pomeriggio prima. Il biondo osservava le mani di Deku che si muovevano veloci, scandendo bene ogni singola parola anche con le labbra. Aveva deciso di frequentare con lui le sue lezioni di lingua dei segni ed anche se Katsuki non glielo aveva mai detto, gli era davvero riconoscente per tutto quello che aveva fatto per lui negli ultimi tre mesi.

Per tutto il tragitto Bakugou si era limitato ad "ascoltarlo", distogliendo lo sguardo da lui solo per qualche secondo. In realtà non aveva capito nulla di ciò che Izuku gli stesse dicendo, troppo impegnato a fissare il suo volto, a stupirsi di come si illuminasse ogni volta che parlava del supereroe, sorprendendosi nel provare della gelosia nei confronti di All Might. Chissà se Deku si illuminava così anche quando parlava di lui...

L'inverno era arrivato e stava per arrivare anche la neve.
Quella sera di inizio stagione trascinava con sè un profumo di fresco e la sensazione che tutto fosse immobile e freddo. Silenzioso.
I rami degli alberi spogli parevano lunghe dita che si allungavano per toccare il cielo leggermente annuvolato, sperando di sfiorare quelle nuvole bianche pulite e senza neanche un'imperfezione, senza neanche un'ombra minacciosa che potesse rovinare il loro pallore.

Quando arrivarono davanti casa di Bakugou, la prima del quartiere dove entrambi vivevano, Deku si fermò come al solito ed alzò gli occhi sul suo volto.
Tutto bene, Kacchan?
Aveva mormorato un po' preoccupato lasciando che lui gli leggesse le labbra.
-Deku, io stavo pensando... Vorresti fare una passeggiata con me?
Dopo aver iniziato le lezioni con Present Mic, Bakugou aveva imparato a regolare il volume ed il tono della sua voce anche senza sentirlo. Adesso parlava quasi nel migliore dei modi, ogni tanto succedeva che si impicciasse con qualche parola, ma con pazienza ripeteva la frase con più calma, aiutato da Deku.

Il corvino aveva annuito ed aveva continuato a camminare, proseguendo lungo l'intero quartiere, seguito da Bakugou.
Quando erano passati sotto il ponte dove cinque mesi prima Bakugou aveva combattuto contro il Villain, perdendo l'udito, questo si era fermato per qualche istante, cercando la mano di Deku con la sua. Era diventato ormai un gesto che faceva quasi spontaneamente ogni volta che aveva bisogno del suo sostegno, trovandolo sempre.
Deku si era fermato accanto a lui ed era rimasto fermo per tutto il tempo di cui l'amico ne avesse bisogno. Avrebbe voluto allungare una mano ed alzarsi leggermente sulle punte per poter asciugare la lacrima che era scesa piano sulla sua guancia, ma non lo fece.

Aspettò che il biondo ricominciasse a camminare per fare lo stesso.
Arrivarono al parco, lo stesso dove Bakugou era stato aggredito e si erano stesi sull'erba senza dire nulla, da soli, tenendo le mani intrecciate e gli occhi rivolti al cielo che si stava oscurando man mano che il tempo passava.
Poi Deku si era avvicinato un po' di più all'altro, portando le loro mani sul suo petto, sentendo il battito dei loro cuori che acceleravano insieme.

-Izuku...- lo aveva chiamato Bakugou e questo si era girato. -Il Cielo è Annuvolato.
Deku aveva iniziato a sorridere, portandosi il dorso della mano vicino al viso.
B-E-L-L-O-V-E-R-O-?

Bakugou aveva annuito e poi si era girato verso il corvino: -Grazie. Per essere sempre rimasto con me. Nonostante tutto.
N-O-N-M-I-D-E-V-I-R-I-N-G-R-A-Z-I-A-R-E aveva scosso la testa l'altro.
L-O-F-A-C-C-I-O-C-O-N-I-L-C-U-O-R-E.
-Grazie comunque, Deku.- Kacchan si era portato una mano al cuore, per ringraziarlo. -Ho capito qualcosa in questi ultimi mesi. Che ho sbagliato tantissimo in tutto quello che ho sempre fatto. Ti ho fatto soffrire tantissimo e non mi scuserò mai abbastanza. Mi dispiace davvero davvero tanto.
K-A-C-C-H-A-N

-Deku, io...- Bakugou non potè finire la frase perchè si ritrovò con le labbra di Deku sulle sue. Si era alzato sulle braccia sciogliendo le loro dita intrecciate ed aveva avvicinato il suo volto a quello del ragazzo, con un bacio che voleva rubare da molto tempo ormai. Quando Bakugou aveva ricambiato il bacio, socchiudendo le labbra per baciare a sua volta Deku, quest'ultimo si era sentito in Paradiso. Dovettero separarsi dopo qualche istante per riprendere fiato, ma Bakugou fece scivolare una mano dietro la nuca del corvino per riattirarlo a sè, per poterlo baciare di nuovo.

Andarono avanti così per minuti interi, in silenzio, lasciando che fossero i loro baci a parlare, in una conversazione che anche Bakugou riusciva ad ascoltare, nitida e cristallina.
Quando si staccarono le nuvole coprivano le luci argentee che avrebbero dovuto illuminare la notte, accanto il grande disco luminoso che troneggiava al centro del cielo. I loro volti arrossati erano celati dall'oscurità, le labbra gonfie rivelate solo a loro due.

Bakugou non ebbe bisogno dell'udito per sentire le parole che gli rivolse Deku qualche secondo dopo, fissandolo intensamente negli occhi, anche se avrebbe pagato tutto l'oro del mondo per poterle ascoltare.
-Anche io, Deku.

Se qualcuno, da lontano o da vicino, avesse osservato di nascosto od esposto alla luce di quella stessa Luna, lo stesso cielo sotto il quale i due ragazzi si stavano baciando, facendo parlare i loro sentimenti senza vergogna, probabilmente avrebbe visto come sfondo un semplice e scuro Cielo Annuvolato.

Fine.

Come il Cielo Annuvolato//BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora